Pubblicazione legale:
Il saggio si sofferma sulla nuova azione inibitoria collettiva, introdotta nel corpo del c.p.c. all’art. 840-sexiesdecies dalla l. 12 aprile 2019, n. 31, con cui è stato aggiunto, in chiusura del Libro IV, il nuovo titolo VIII-bis, rubricato «Dei procedimenti collettivi». Nell’art. 840-sexiesdecies c.p.c. è stata fatta confluire la disciplina dell’azione inibitoria collettiva, attualmente dettata negli artt. 139 e 140 cod. cons., che perde così la sua tradizionale vocazione settoriale e consumeristica, per divenire strumento generale di reazione alle violazioni plurioffensive. La mutata collocazione sistematica – dal codice del consumo al codice di rito – non ha soltanto un valore simbolico, ma porta con sé rilevanti e assai problematiche conseguenze teoriche e applicative, sul piano ricostruttivo generale e soprattutto sul tema dell’efficacia di accertamento ultra partes del “giudicato inibitorio collettivo”, ammesso che di res iudicata possa propriamente discorrersi. Oltre a ciò, il rito speciale disegnato dal conditor per l’inibitoria collettiva è un mix di rito camerale e rito sommario, che suscita gravi incertezze non solo sull’idoneità al giudicato, ma anzitutto sul regime impugnatorio del provvedimento.
Fonte: Rivista di Diritto processuale Civile