Il nostro assistito, extracomunitario, fu raggiunto da ordinanza di custodia cautelare per il delitto di violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 20 anni. Il quadro indiziario a suo carico era rappresentato dalla denuncia della persona offesa che riferiva di essere stata aggredita nei pressi della propria abitazione in orario notturno da un uomo che, sopraggiunto alle sue spalle, le aveva palpato il seno e le altri parti intime e poi era fuggito; la ragazza indicava le fattezze dell’aggressore, soggetto di carnagione scura, probabilmente nordafricano. Dopo alcuni giorni la ragazza incrociava casualmente per strada un uomo nel quale riconosceva il suo aggressore e quindi lo seguiva: il soggetto si recava presso uno sportello bancomat ove prelevava delle banconote e successivamente faceva perdere le proprie tracce. La Polizia, a seguito delle indicazioni fornite dalla ragazza, otteneva i fotogrammi delle telecamere di sicurezza dello sportello bancomat e riusciva a risalire all’identità del soggetto che aveva effettuato l’operazione di prelievo. A seguito di perquisizione presso l’abitazione del nostro assistito veniva rinvenuto uno zainetto simile a quello che la giovane vittima aveva indicato essere in possesso del suo aggressore al momento del fatto. Il giudizio di primo grado si è concluso con la condanna dell'imputato alla pena di anni 5 di reclusione. In appello abbiamo evidenziato tutti gli elementi che, seppur apparentemente indicativi della colpevolezza del nostro assistito, in realtà presentavano forti ambiguità. La Corte di Appello ha assolto l'imputato per non aver commesso il fatto.
Avvocato Penalista dal 1996, abilitato al Patrocinio in Cassazione dal 2008. Le sedi del mio Studio Legale sono a Napoli ed a Milano. Negli anni ho maturato esperienza in vari settori del diritto penale ed in relazione a varie tipologie di delitti: di criminalità organizzata, stupefacenti, contro il patrimonio, contro la persona, sessuali, societari, fallimentari. Ho conseguito altresì competenza nei procedimenti innanzi ai Tribunali di Sorveglianza, in quelli di esecuzione della pena, di applicazione di misure di prevenzione e di emissione ed esecuzione del MAE. Patrocino nei Ricorsi ordinari e straordinari per Cassazione.
Rispetto a quando ho intrapreso la professione forense il ruolo dell'Avvocato Penalista si è profondamente modificato in quanto sempre maggiore è la preparazione tecnico-giuridica richiesta laddove forse in passato veniva richiesta una maggiore capacità persuasiva ed oratoria. In quest'ottica ho ritenuto sempre essenziale privilegiare l'approfondimento delle questioni procedurali e lo studio analitico degli atti processuali in quanto ritengo che una buona difesa non possa prescindere da questi due aspetti che vanno comunque accompagnati dalla capacità di farsi comprendere ed ascoltare sia dai Giudici che dai propri assistiti.
Ho assistito più volte imputati di violenza sessuale. La difficoltà nella difesa in tali tipologie di processi deriva soprattutto dalle modalità con le quali i reati di violenza sessuale vengono perpetrati. Trattandosi di reati che, nella maggior parte dei casi, non avvengono in presenza di testimoni ma si consumano in contesti ove sono presenti solo la vittima ed il presunto aggressore, la prova a carico dell'imputato è rappresentata quasi esclusivamente dalla narrazione della persona offesa che, se precisa e credibile, rende difficoltoso dimostrare l'estraneità e la non colpevolezza dell'imputato.
I procedimenti per stalking e molestie personali sono aumentati in misura esponenziale negli ultimi anni. Alla luce dell'introduzione della fattispecie di cui all'art. 612 bis c.p. (atti persecutori) avvenuta nel 2009, sono punite dal legislatore una serie di condotte minacciose o moleste, purché reiterate, idonee a cagionare in chi le subisce un grave stato di ansia o di paura. In questi casi può essere utile per la difesa dimostrare che la denuncia per stalking spesso è strumentale ed è finalizzata a vendicarsi rispetto a condotte che hanno determinato sofferenza emotiva ma che non sono penalmente rilevanti (tradimenti etc.).
Reati contro il patrimonio, Omicidio, Sostanze stupefacenti, Diritto penitenziario, Cassazione.
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