Avvocato Gianfranco Ferrari a Ardea

Gianfranco Ferrari

Avvocato penalista cassazionista, con esperienza anche in civile e amministrativo


Informazioni generali

Oltre all'esperienza nel ramo penale e in diritto civile soprattutto per il ramo dei risarcimenti danni alla persona e al patrimonio, ho potuto approfondire anche l'esperienza dell'assistenza a società,imprese e consorzi,soprattutto nel ramo degli stabilimenti balneari e dei Consorzi stradali. Pertanto,sia pure da professionista esterno,ho prestato attività di riordino e assistenza globale per imprenditori,società ed enti, talchè si può dire che abbia anche acquisito esperienze affini o in tutto analoghe a quelle del cosiddetto "giurista di impresa". Mi intendo anche di amministrativo e diritto U.E. e sono anche giornalista.

Esperienza


Diritto penale

Nasco come penalista e amministrativista, arrivando poi al civile e soprattutto l'esperienza più radicata è sulla difesa delle persone offese e parti civili fin dalla fase delle indagini preliminari.


Violenza

In particolare violenza sessuale, maltrattamenti e lesioni essendomi laureato con tesi su tutti i reati sessuali sotto il profilo penale e medico-legale di 3.600 pagine e 6 volumi


Stalking e molestie

Nonchè per i reati di violenza di genere più in generale.


Altre categorie:

Reati contro il patrimonio, Omicidio, Discriminazione, Sostanze stupefacenti, Diritto immobiliare, Edilizia ed urbanistica, Incidenti stradali, Diritto marittimo, Diritti umani, Diritto civile, Diritto di famiglia, Eredità e successioni, Unioni civili, Separazione, Divorzio, Matrimonio, Proprietà intellettuale, Contratti, Diritto tributario, Diritto amministrativo, Appalti pubblici, Ricorso al TAR, Aste giudiziarie, Diritto internazionale ed europeo, Immigrazione e cittadinanza, Diritto condominiale, Locazioni, Sfratto, Multe e contravvenzioni, Malasanità e responsabilità medica, Diritto ambientale, Tutela degli animali, Arte e beni culturali, Tutela degli anziani, Diritto dell'informatica, Privacy e GDPR, Diritto militare, Mediazione, Negoziazione assistita, Cassazione.


Referenze

Pubblicazione legale

EMERGENZA CORONAVIRUS,QUESTIONI GIURIDICHE E MEDICO-LEGALI

Mio blog, articolo scritto con Avv. Paola Ciciotti

EMERGENZA CORONAVIRUS, MESSA IN MORA ACQUISIZIONE E SPERIMENTAZIONE AVIGAN E FARMACI ANTAGONISTI DEL VIRUS E PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE D'URGENZA, ORDINANZE N°74 E 73 DEL 20/03/2020 DEL SINDACO DEL COMUNE DI ARDEA MARIO SAVARESE CON RICHIESTA DI REVOCA IMMEDIATA BLOCCHI STRADALI FISSI PER “ISOLAMENTO” COMUNE DI ARDEA, PROFILI DI INCOSTITUZIONALITA' D.P.C.M. , ISTANZA COSTITUZIONE D'URGENZA DI UNA COMMISSIONE PARLAMENTARE E DI UNA COMMISSIONE INTERMINISTERIALE E REGIONALE D'INCHIESTA NELLE REGIONI INTERESSATE DA DEFICIT SANITARI A SEGUITO DELL'EMERGENZA CORONAVIRUS CON ACCERTAMENTI AMMINISTRATIVI E PENALI DI RILIEVO. I sottoscritti Avvocati Paola Ciciotti e Gianfranco Ferrari con la presente messa in mora e istanza di autotutela e quanto in epìgrafe indicato, intendono evidenziare alle autorità preposte quanto segue: 1)L'emergenza coronavirus si è contraddistinta anzitutto come emergenza sanitaria che ha evidenziato in toto la crisi ed inadeguatezza del nostro sistema sanitario a seguito di anni di continue politiche di tagli indiscriminati di ospedali, posti-letto, farmaci e prestazioni,ecc.(un articolo del giornale Huffpost del 5/03/2020 parla di 37 miliardi di euro, 70.000 posti-letto e 359 reparti tagliati negli ultimi 10 anni). Il dato di confronto incontrovertibile è con la Germania, un paese che ha una popolazione anziana come la nostra e un numero di contagi forse addirittura superiore,ma per cui i dati statistici sono freddamente obiettivi e fungono da prova insuperabile del problema socio-sanitario in Italia, a tal proposito è eloquente un articolo di stampa...segue nel blog

Pubblicazione legale

LA CAPTAZIONE IN MATERIA TESTAMENTARIA: IL CONFINE A VOLTE LABILE TRA CAPTAZIONE E CIRCONVENZIONE IN UN CONTESTO SOCIALE E IN UN PERIODO STORICO ASSIMILABILE AL BASSO IMPERO: AMANTI,PROSTITUTE E CACCIATORI D’EREDITA’, QUASI UN AFFRESCO DEL POETA MARZIALE.

Mio blog

LA CAPTAZIONE IN MATERIA TESTAMENTARIA: IL CONFINE A VOLTE LABILE TRA CAPTAZIONE E CIRCONVENZIONE IN UN CONTESTO SOCIALE E IN UN PERIODO STORICO ASSIMILABILE AL BASSO IMPERO: AMANTI,PROSTITUTE E CACCIATORI D’EREDITA’, QUASI UN AFFRESCO DEL POETA MARZIALE. Un appassionato lettore di Marziale e Giovenale (per tutte vedasi la Satira 12 di quest’ultimo),quale il sottoscritto, non poteva non dedicare alcuni approfondimenti alla delicata materia della captazione testamentaria. Quello che per altri negozi e per i contratti è genericamente definito come dolo, in materia testamentaria assume la peculiare denominazione di “captazione” che ci deriva direttamente dal diritto e dalla letteratura romanistica. Per descrivere,grosso modo, come ancora oggi si manifesti nelle vicende della vita di tutti i giorni,sia pur con le dovute differenze dovute al mutato contesto sociale, ci affidiamo,come affresco introduttivo, all’eredità del grande poeta epigrammatico “ ingegnoso, acuto e pungente, che aveva nello scrivere moltissimo di sale e di fiele e non meno di sincerità”,secondo la descrizione di Marziale che ci ha lasciato Plinio nelle sue epistole. Si ritrova spesso,infatti, negli Epigrammi di Marziale la figura del captator, ovvero del cacciatore di patrimoni,in particolare di eredità, che corteggia vecchi ricchi e senza figli, mirando all’eredità, oppure vedove facoltose, sperando in un matrimonio lucroso, che, ad esempio,nell’Epigramma 4,56, è scolpito nella memoria storica con i seguenti versi: “Munera quod senibus viduisque ingentia mittis, / vis te munificum, Gargiliane, vocem? / Sordidius nihil est...segui blog

Pubblicazione legale

BREVE ARRINGA A DIFESA DI CHI ESERCITA LA PROSTITUZIONE: LEGALIZZARE NON SIGNIFICA TASSARE O “LENOCINIO DI STATO”.

Mio blog personale

BREVE ARRINGA A DIFESA DI CHI ESERCITA LA PROSTITUZIONE: LEGALIZZARE NON SIGNIFICA TASSARE O “LENOCINIO DI STATO” Dopo una lunga pausa intervengo nuovamente col mio blog su un argomento tornato di attualità con la presenza di Matteo Salvini al ministero dell’interno, vale a dire legalizzare la prostituzione per fare cassa e introdurre la tassazione del “più antico mestiere del mondo” in una prospettiva di debito pubblico record e di sempre più concreto “rischio default” in Italia. La prima considerazione politica da svolgere sul tema è quindi d’obbligo: si intende legalizzare un servizio, una professione, nonostante i 60 anni di legge Merlin e gli ostacoli-sbarramenti tradizionali fin qui posti dall’ordinamento civilistico, più ancora che da quello penale, per riconoscere finalmente la dignità di persone e lavoratori/lavoratrici del settore come “sex workers”, nella definizione di origine anglosassone, oppure prevalentemente perché uno Stato dissestato e che fa acqua da tutte le parti, soprattutto in termini di tutela dei diritti, ha l’esigenza impellente di fare cassa raccimolando soldi a destra e a manca anche con metodi e principi discutibili? Rientra in giuoco, in pratica, quello che, ai tempi dei dibattiti sulla Legge Merlin, veniva definito, senza mezzi termini, come “lenocinio di Stato”. Infatti, se il problema fosse quello di diritto del lavoro o di tutela dei diritti costituzionali della personalità, se in ultima analisi, il problema fosse quello di tutelare le persone, come valori costituzionali fondamentali e primari, la questione della tassazione non dovrebbe essere posta al centro..segui il blog

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Lo studio

Gianfranco Ferrari
Metauro, 22
Ardea (RM)

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