Gianmarco Lorenzi

Informazioni generali

L'Avvocato Gianmarco Lorenzi esercita la professione di avvocato penalista, occupandosi di tutti i reati previsti dal codice penale e dalle leggi speciali. Si è laureato con lode in Giurisprudenza presso la Luiss Guido Carli di Roma, discutendo una tesi in diritto processuale penale, ed ha conseguito con lode un master in diritto penale dell'economia e dell'impresa presso l'Alma Mater Studiorum di Bologna. È autore di alcune pubblicazioni in diritto processuale penale ed in diritto penale societario su riviste specializzate. Si occupa, infine, di responsabilità degli enti ex d.lgs. 231/2001, anche in qualità di componente OdV.

Esperienza

Diritto penale

L'avv. Gianmarco Lorenzi offre assistenza in materia penale a persone sottoposte ad indagini preliminari o imputate nell'ambito di un procedimento penale, anche destinatarie di misure cautelari personali o reali, con riguardo a tutti gli illeciti previsti dal codice penale e dalle leggi speciali. Assiste, inoltre, società ed enti in materia di responsabilità ex d.lgs. 231/2001, sia in ambito giudiziale, sia attraverso la predisposizione di Modelli Organizzativi idonei a prevenire la commissione di reati. Cura, infine, gli interessi di persone offese o danneggiate per il risarcimento dei danni derivanti dal reato.

Altre categorie

Sostanze stupefacenti, Violenza, Stalking e molestie, Truffe, Omicidio, Discriminazione, Diritto penitenziario, Malasanità e responsabilità medica.

Credenziali

Titolo professionale

Master in diritto penale dell'economia e dell'impresa

ALMA MATER STUDIORUM BOLOGNA - 1/2021

Diritto penale societario, diritto penale ambientale, sicurezza sul lavoro, diritto penale fallimentare, diritto penale finanziario, compliance ex d.lgs. 231/2001, diritto penale tributario, diritto penale dell'economia

Pubblicazione legale

La rilevanza delle iscrizioni ex art. 335 c.p.p. ai fini del giudizio prognostico sul pericolo di reiteratio criminis

Giurisprudenza Penale

La sentenza in commento offre un interessante spunto di riflessione in tema di esigenze cautelari e, segnatamente, in ordine alla rilevanza da attribuire alle iscrizioni ex art. 335 c.p.p. ai fini del giudizio prognostico sulla pericolosità della persona attinta da misura restrittiva della libertà personale, apprezzabile ai sensi dell’art. 274 lett. c) c.p.p. In particolare, con la pronuncia in esame, la Corte di Cassazione ha affermato il principio di diritto secondo il quale anche i procedimenti penali ancora nella fase delle indagini preliminari possono essere considerati elementi sintomatici della personalità del prevenuto tali giustificare la sussistenza del periculum di reiterazione del reato.

Pubblicazione legale

Concretezza ed attualità dell’interesse all’impugnazione del pubblico ministero nell’ambito del giudizio cautelare

Giurisprudenza Penale

Cass. pen., Sez. VI, 16 dicembre 2021 (ud. 25 novembre 2021), n. 46129 Presidente Fidelbo, Relatore Ricciarelli Con la sentenza in commento, la VI Sezione della Corte di Cassazione ha affermato il principio per il quale, in caso di impugnazione di una ordinanza del Tribunale del riesame che abbia annullato la misura per difetto della sola gravità indiziaria, sussiste in capo al Pubblico Ministero l’onere di rappresentare, a pena di inammissibilità, l’interesse ad impugnare anche in relazione all’attualità e alla concretezza delle esigenze cautelari, essendo tuttavia sufficiente il solo riferimento alla gravità indiziaria nel caso in cui si tratti di uno dei reati per i quali opera la presunzione di cui all’art. 275, comma 3, cod. proc. pen., ove non superata in concreto.