Gianmarco Scioscia

Nel diritto di famiglia bisogna comprendere l'assistito e far comprendere a quest'ultimo la situazione concreta in cui si è venuto a trovare. Il tutto al fine di trovare un accordo equo e sostenibile nel tempo senza dover esperire lunghi ed estenuanti contenziosi. il ricorso al Tribunale deve avvenire solo in casi estremi e necessari (si pensi ad esempio ai casi di violenza fisica e psicologica).

Il ottimo contratto è un asset ed una "assicurazione" sia per i privati che per le aziende. Un contratto chiaro, preciso ed approfondito è uno strumento di prevenzione che evita il contenzioso o, aiuta, a vincerlo. Investire in prevenzione costa 7 volte meno rispetto a tentare di risolvere una controversia (con esiti non scontati). Si pensi, in caso di sfratto, la difficoltà per il proprietario di casa di dimostrare l'esatto stato dei luoghi al momento della sottoscrizione del contratto di compravendita o la proprietà di beni lasciati in uso al conduttore (es. condizionatori). In mancanza niente risarcimento in caso di danni.

La negoziazione assistita è un istituto che permette di far negoziare, tramite l'ausilio di avvocati, due parti che si trovano in conflitto. Questo istituto è uno strumento poco valorizzato, ma che ha un enorme potenziale anche in situazioni molto delicate (es. divorzio, separazione, regolamentazione della responsabilità genitoriale per i figli nati fuori dal matrimonio). L'accordo raggiunto, essendo poi scritto dai rispettivi avvocati, potrà essere molto più dettagliato e preciso di una sentenza. In questa circostanza è molto utile che l'avvocato che vi rappresenta abbia anche un'ottima esperienza in materia contrattuale.