Avvocato Gino Di Mascio a Pescara

Gino Di Mascio

Avvocato


Informazioni generali

L'Avv. DI MASCIO, dopo aver conseguito a Roma un Master Breve in Diritto Bancario e Finanziario, opera da anni prevalentemente in tale settore, patrocinando gli interessi dei clienti nei confronti delle banche. Ha conseguito l'abilitazione per l'iscrizione all'albo dei soggetti incaricati delle funzioni di gestione e controllo delle procedure di cui al codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza. Si occupa, altresì, di infortunistica stradale e diritto delle assicurazioni, successioni ed azioni di risarcimento del danno da responsabilità medica.

Esperienza


Diritto bancario e finanziario

L'aver conseguito a Roma un Master Breve in Diritto Bancario e Finanziario


Usura

Ho patrocinato diversi procedimenti di questo tipo, oltre che in diritto finanziario.


Recupero crediti

Ne ho seguiti molti. Quasi tutti con esito positivo per il cliente creditore.


Altre categorie:

Incidenti stradali, Sovraindebitamento, Diritto civile, Investimenti, Eredità e successioni, Fallimento e proc. concorsuali, Diritto assicurativo, Pignoramento, Contratti, Diritto condominiale, Locazioni, Sfratto, Multe e contravvenzioni, Tutela del consumatore, Risarcimento danni, Malasanità e responsabilità medica, Mediazione, Negoziazione assistita, Cassazione.


Referenze

Caso legale seguito

Accordo transattivo cliente-debitore vs banca

Anno 2020

Un cliente, titolare di un laboratorio per il confezionamento di capi per famose griffe italiane, aveva maturato un debito nei riguardi di un primario Istituto di Credito di €. 198.000,00, per tutta una serie di operazioni bancarie succedutesi nel corso degli anni. A seguito del ricevimento di una lettera di diffida e messa in mora, con contestuale dichiarazione dei decanza dal beneficio del termine ed intimazione al rimborso, in unica soluzione, dell'importo dovuto, attivavo, nell'interesse del cliente, una prima trattativa con l'Istituto al fine di ottenere una rateizzazione del debito e consentire al cliente di tornare "in bonis" e consentirgli di riprendere la produzione. Iniziativa questa che andava a buon fine; invitavo, quindi, il cliente a pagare le prime rate, salvo poi dirgli di sospendere il pagamento avendo, nel frattempo, sollevato alla banca tutta una serie di contestazioni circa la usurarietà degli interessi applicati, corroborate da numerose decisioni della Cassazione nel frattempo intervenute sul tema. All'esito di tali fondate quanto circostanziate contestazioni e dopo una lunga trattativa che mi ha portato, spessissimo, a dovermi personalmente recare finanche presso la sede della direzione generale, la banca, pur di evitare il "minacciato" contenzioso, si determinava ad accettare un accordo transattivo che prevedeva una riduzione della posizione debitoria in capo al mio cliente, dagli originari €. 198.000,00 ad €. 78.000,00 con rimborso rateale mensile di tale importo (€. 78.000,00) in 5 anni e senza interessi.

Titolo professionale

Master Breve in Diritto Bancario e Finanziario a Roma

Altalex - 12/2012

Attestato di partecipazione al master. Mi ha consentito di acquisire tutti quegli strumenti normativi e giurisprudenziali essenziali per la migliore tutela dei diritti degli utenti bancari, nonchè di conoscere le dinamiche e le "logiche" attraverso le quali le banche e gli intermediari finanziari operano nel mercato del credito e della finanza.

Caso legale seguito

Definizione posizione debitoria cliente verso banca con accordo transattivo

2023 Pescara

Ho appena definito, con accordo transattivo, una posizione debitoria di una cliente nei confronti di un primario Istituto Bancario Italiano. A seguito della sottoscrizione, nel lontano 2014, di un mutuo fondiario per un importo di €. 190.000,00 per l'acquisto della propria abitazione principale, la mia cliente non è riuscita ad onorare il piano di ammortamento, maturando un debito, tra rate non pagate, interessi di mora maturati e capitale residuo da rimborsare, di circa €. 240.000,00. La procedura di sovraindebitamento, in origine attivata, non è stata omologata dal tribunale Competente stante il voto contrario della stessa banca, titolare di una quota percentuale del credito superiore al 60%. Successivamente ed all'esito di tutta una serie di contestazioni circa la regolarità e legittimità del contratto di mutuo e dopo un lungo quanto estenuante periodo di trattative, si è finalmente giunti ad un accordo transattivo in forza del quale la banca, a fronte di un credito consolidato di circa €. 240.000,00, si è dichiarata disposta ad accettare, a saldo e stralcio ed a definizione di ogni e qualsiasi pretesa creditoria vantata nei riguardi della cliente, un importo di "appena" €. 110.000,00 con conseguente obbligo, da parte della stessa banca, di provvedere alla cancellazione del nominativo della mia cliente dalla Centrale Rischi di Banca d'Italia oltre che da tutte le altre Banche Dati Private, con conseguente ritorno "in bonis" della cliente.

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Lo studio

Gino Di Mascio
Via Bruno Buozzi N. 93
Pescara (PE)

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