Pubblicazione legale

Nel post si illustrano le conseguenze che derivano dalla guida in stato di ebbrezza. Nel caso meno grave potresti ricevere una sanzione amministrativa per l'infrazione commessa che potrai risolvere semplicemente pagando la relativa multa.Tuttavia, nei casi più gravi, sarai obbligato a fronteggiare un procedimento penale. In questi casi è essenziale consultare al più presto un avvocato di diritto penale, poiché è di fondamentale importanza individuare fin da subito la strategia difensiva più adeguata.

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Si cerca di fare fare chiarezza sulla recente sentenza della Cassazione (Cass. pen. sez. IV n.20763/2024). Sembrerebbe che la decisione apra la strada a un nuovo metodo di accertamento dello stato di ebbrezza del conducente. In particolare, per contestare la guida in stato di ebbrezza, non sarebbe più necessario l’alcoltest, ma solo la parola degli agenti intervenuti che possono dedurre lo stato di alterazione alcolica da alcuni indici quale l’odore acre di alcol, gli occhi rossi, l’andamento barcollante, le parole sbiascicate. Ciò ha creato scompiglio e incertezze tra i lettori in quanto l’ordinamento sembrerebbe prediligere un metodo soggettivo e discrezionale quale quello della valutazione degli agenti rispetto allo strumento oggettivo dell’alcoltest. Nel post si analizza il caso in sentenza, facendo chiarezza sull'interpretazione data dai Giudici.

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Nel post si analizzano le novità introdotte dal Decreto Caivano che, finalizzato al contrasto del disagio giovanile, della povertà educativa e della criminalità minorile, ha di fatto aumento la pena massima edittale per la detenzione di lieve entità di sostanze stupefacenti. Tale modifica aggrava notevolmente la situazione di quanti siano trovati in possesso di quantità ridotte di stupefacenti, magari perchè utilizzate anche solo per uso personale.

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Secondo la “Relazione europea sulla droga 2022” dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA), la Cannabis risulta essere la droga più utilizzata: nel 2021 circa 15,8 milioni di giovani europei di età compresa tra i 15 e i 34 anni (circa il 15,5%) hanno fatto uso di marijuana. In Italia c’è una tendenza generale verso la decriminalizzazione di questa sostanza, ma le infrazioni anche solo per il consumo sono ancora molto numerose. Il post verte sull'utilizzo di Cannabis ad uso personale.

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Nel post si illustrano le conseguenze che comporta l'addebito della separazione. Pur essendo molte le cause che possono portare alla separazione di una coppia, solo alcune di queste giustificano una pronuncia di addebito della colpa in capo ad uno dei due coniugi. L'esempio più tipico è il tradimento, ma tra i motivi di separazione con addebito più ricorrenti ci sono anche episodi di maltrattamento familiare, l'abbandono del tetto coniugale, violazione degli obblighi di assistenza materiale e morale e perfino l'eccessiva invadenza da parte dei suoceri.

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Nel post si analizzano gli 8 motivi più ricorrenti per contestare una multa con particolare riferimento al tempo della notifica, al verbale incompleto, ai cartelli di segnalazione non leggibili, al posizionamento dell'Autovelox e alla sua omologazione e approvazione, al malfunzionamento del parchimetro.

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Secondo l'ISTAT circa il 24% degli incidenti stradali sono causati dall'uso sconsiderato dello smartphone e oltre il 96% dei guidatori ammette di utilizzare il telefono ripetutamente mentre si trova alla guida per svariati motivi: controllare i social, leggere le ultime notizie, vedere video, scegliere la musica e rispondere ai messaggi whatsapp. Nel post si parla delle multe per l'utilizzo del telefono mentre si è fermi ad un semaforo rosso.

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Nel post si individuano 5 motivi per contestare una multa per eccesso di velocità, facendo riferimento alla recente ordinanza della Cassazione N. 10505/2024 che chiarisce che gli autovelox devono essere non solo approvati, ma anche omologati. Le due procedure non sono affatto equivalenti come è sempre stato sostenuto dal Ministero dei Trasporti. In difetto di una della due procedure, la multa potrebbe essere annullata.

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Sfrattare un inquilino moroso è un processo delicato che può richiedere diversi mesi, se non un anno intero, a seconda di vari fattori, primi tra tutti la presenza di minori o di soggetti con disabilità nella famiglia da sfrattare Nonostante le lungaggini della procedura, con l'assistenza legale adeguata, il risultato è garantito. Nel post si cerca di fare chiarezza su tutte le fasi della procedura di sfratto.