Avvocato Giulia Sorrentino a Modena

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Bonifici on line non autorizzati. Quando scatta la responsabilità della banca.

Scritto da: Giulia Sorrentino - Pubblicato su IUSTLAB

Pubblicazione legale:

Al giorno d’oggi le operazioni bancarie vengono compiute, prevalentemente, da migliaia di utenti tramite le piattaforme di home banking.

Generalmente, per garantire un’operatività sicura, il cliente ha a disposizione un codice identificativo, una password e una chiave di autenticazione (con un sistema di protezione a due fattori) per effettuare l’accesso.

Tuttavia, sono sempre più frequenti i casi di disconoscimento di operazioni bancarie non autorizzate. Mi riferisco alle ipotesi di bonifici materialmente deviati dall’esterno e indirizzati a beneficiari sconosciuti o pagamenti che vengono inspiegabilmente addebitati sul proprio conto.

Quando scatta la responsabilità della banca?

In questo articolo cercheremo proprio di far chiarezza sulle ipotesi di responsabilità della banca a fronte di operazioni effettuate dalla clientela tramite home banking non preventivamente autorizzate.

In linea di massima, il prestatore del servizio (la banca) ha l’obbligo di assicurare che i dispositivi forniti alla clientela non siano accessibili a soggetti diversi dal legittimo titolare. L’istituto di credito è ,infatti, tenuto ad operare secondo il parametro di diligenza, ex art. 1176 II comma c.c., dell’accorto banchiere.

In capo alla banca gravano obblighi di informazione e protezione verso i clienti in ragione della asimmetria che caratterizza il rapporto interno. La clientela si pone rispetto la banca in una “posizione debole” sia a livello informativo sia a livello di forza contrattuale. Questo giustifica gli obblighi informativi e di protezione posti a carico dell’istituto di credito.

Al fine di garantire la fiducia degli utenti nella sicurezza del sistema,  la giurisprudenza tende a ricondurre nell’area del rischio professionale dell’istituto di credito l’utilizzazione dei codici di accesso al sistema da parte di terzi (Cass. Sent. 2950/2017).

In poche parole la banca ha l’obbligo di adottare tutti gli accorgimenti adeguati per prevenire e quindi evitale un accesso fraudolento al sistema di home banking da parte di soggetti non autorizzati.

Responsabilità per esercizio di attività pericolosa

Nello specifico, qualora si verifichi un accesso non autorizzato o l’impiego di dati raccolti per finalità non conformi alla legge, la banca risponde ai sensi dell’art. 2050 c.c.  responsabilità per esercizio di attività pericolosa.

L’attività delle banche è ritenuta pericolosa nella misura in cui comporta la gestione di dati sensibili dei clienti. A tal proposito, infatti, opera la disciplina dettata dal Codice in materia di protezione dei dati personali.

In particolare, l’art. 15 del D.lgs.196/2003 prevede che chiunque cagioni un danno ad altri per effetto del trattamento dei dati personali è tenuto al risarcimento ai sensi dell’art. 2050 c.c. Ed ancora, i dati personali oggetto di trattamento devono essere custoditi e controllati in modo da ridurre al minimo i rischi di distruzione, perdita degli stessi o accesso non autorizzato.

L’intermediario (la banca) ha quindi l’obbligo, in qualità di responsabile del trattamento dei dati, di adottare tutti gli accorgimenti adeguati a prevenire l’illecita captazione degli stessi. Diversamente si andrà incontro ad una responsabilità per esercizio di attività pericolosa ex art. 2050 c.c.

Si tratta di una responsabilità oggettiva aggravata. Il prestatore del servizio, per andare esente da responsabilità, non deve solo dimostrare di aver adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno, ma è tenuto a fornire la prova positiva di una causa esterna (ad esempio la colpa dell’utente che ha mal custodito o rivelato a terzi le chiavi di accesso al sistema).

Alla base di questo modello di responsabilità vi è una giustificazione al contempo sociale e commerciale, il cosiddetto rischio di impresa. L’idea è quella secondo cui i rischi di attività oggettivamente pericolose, che interessano un’ampia moltitudine di utenti gravano, sull’impresa che può, grazie alla determinazione dei prezzi di vendita di beni o servizi, convertire tali rischi in costi distribuiti, così, tra tutti i consumatori e non sul singolo.

Quali meccanismi è possibile attivare?

Per accertare la responsabilità della banca si potrà avviare un giudizio ordinario e chiedere al Giudice la condanna al risarcimento del danno subito, generalmente quantificato nella somma sottratta al singolo dall’operazione non autorizzata.

Peraltro occorre ricordare che in materia dei contratti bancari la legge impone la mediazione obbligatoria. Ciò significa che prima di rivolgersi al Giudice, dando avvio ad un procedimento ordinario, occorrerà esperire il procedimento di mediazione a pena di improcedibilità della domanda.

Come vedi, ogni vicenda ha delle peculiarità proprie e delle caratteristiche che la rendono unica. Rivolgersi ad un legale può aiutarti a capire come procedere, i passaggi da seguire e quali strade è possibile percorrere.

Infine, vale la pena ricordare che, una valida alternativa, all’avvio di un giudizio per la definizione della controversia, può essere la presentazione di un ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario.

Si tratta di uno strumento di tutela celere, semplice ed economico rispetto l’instaurazione di un procedimento ordinario dinanzi ad un giudice. Un sistema di risoluzione delle controversie, tra clienti e banche, alternativo al giudizio ordinario.

Per depositare il ricorso non è necessaria l’assistenza di una avvocato, ma si potrà seguire una procedura on line, depositando la relativa documentazione.

Proporre tale ricorso non escluderà, in una fase successiva, la possibilità di adire il giudice ordinario. Contemporaneamente non possono essere attivati entrambi gli strumenti.

L’unico limite del ricorso all’ABF è rappresentato dal fatto che le sue decisioni non sono vincolanti, come vale per le sentenze di un giudice, ma hanno un effetto “persuasivo” . Se la banca non rispetta le decisioni dell’Arbitro viene resa pubblica per cinque anni la notizia dell’inadempimento sul sito internet della banca e del ABF.

Ad oggi tale strumento ha un’operatività in forte crescita perché offre una risposta concreta ai cittadini che non intendono sottostare alle tempistiche di un processo e affrontare costi senz’altro più elevati dei 20 euro necessari per la presentazione del ricorso all’ABF.

#dirittobancario #dirittocivile #responsabilitàbanca #attivitàpericolosa #ABF

 


Avv. Giulia Sorrentino - Avvocato civilista a Modena

Sono Giulia Sorrentino, avvocato civilista, specializzata in contrattualistica, diritto dei trasporti, diritto commerciale e bancario. Laureata con lode all'Università di Catania, ho svolto un tirocinio formativo presso la Corte di Appello di Bologna e ho conseguito l'abilitazione nel 2018. Collaboro con uno studio professionale a forte vocazione internazionale ove fornisco assistenza e consulenza professionale, giudiziale e stragiudiziale, a privati e imprese. Offro servizi legali su tutto il territorio nazionale, credendo fortemente nella digitalizzazione del settore.




Giulia Sorrentino

Esperienza


Diritto di famiglia

Mi occupo quotidianamente di diritto di famiglia, nelle sue molteplici sfaccettature (separazioni, divorzi, unioni civili, affidamento di minori) collaborando con diversi mediatori familiari ed esperti del settore. Ritengo fondamentale fornire un supporto operativo/giuridico alla clientela per la gestione di questioni patrimoniali e personali, cercando sempre di percorrere la strada del dialogo.


Eredità e successioni

Conoscenza della legislazione in materia e forte capacità di mediare sono elementi fondamentali per operare in questo settore. Mi occupo di questioni ereditarie e successorie da diversi anni, cercando sempre offrire un supporto concreto e pratico


Unioni civili

Ho accompagnato e seguito diverse coppie interessate a formalizzare la loro unione civile. La normativa in materia, piuttosto recente, va adeguata alle prescrizioni comunali ove deve avvenire il riconoscimento dell'unione. L'aiuto di un professionista, in questo caso, può essere fondamentale.


Altre categorie:

Separazione, Diritto civile, Contratti, Diritto bancario e finanziario, Domiciliazioni, Diritto commerciale e societario, Divorzio, Matrimonio, Usura, Recupero crediti, Pignoramento, Diritto dei trasporti terrestri, Tutela del consumatore, Malasanità e responsabilità medica, Mediazione, Negoziazione assistita, Risarcimento danni.


Referenze

Caso legale seguito

Supervisione successione ereditaria

Modena - Bologna

Nel mese di marzo 2022, ho avuto occasione di affrontare una complessa questione successoria. Nello specifico, ho supervisionato le operazioni di liquidazione da parte delle Banche, mi sono interfacciata con gli eredi e ho definito questioni condominiali legate agli immobili presenti nell'asse ereditario. In questa materia è fondamentale la capacità di mediare e di operare nell'interesse comune, tenuto conto dell'elevato grado di conflittualità che di regola caratterizza le vicende successorie.

Esperienza di lavoro

Praticante - Studio legale Muccio

Dal 1/2015 al 1/2017

Ho svolto la pratica forense presso lo studio legale Muccio (Bologna). Durante questo periodo di formazione ho avuto la possibilità di approfondire tematiche settoriali e specifiche in materia successoria e di responsabilità medica. Con l’avv. Muccio ho mosso i primi passi nel mondo dell’ avvocatura, imparando a negoziare e trattare con clienti, enti pubblici e privati.

Caso legale seguito

Unione civile - Riconoscimento vincoli affettivi ex L. 76/2016

Settembre 2021 - Modena

Recentemente ho avuto modo di assistere clienti interessati a unirsi civilmente ex L. 76/2016 (Cirinnà). L'attività di consulenza e assistenza legale si è resa necessaria in ragione del coinvolgimento di un consolato estero, al fine di reperire tutta la documentazione richiesta. Ad oggi il percorso di riconoscimento dei vincoli affettivi tra persone dello stesso sesso si snoda tra adempimenti burocratici, coinvolgimento dei Consolati esteri di appartenenza, nel caso di soggetti stranieri e uno scambio informativo continuo con la PA che adotta modelli operativi differenti a seconda del territorio. Per queste ragioni il supporto di un avvocato può essere determinante.

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