Giuseppe D'Acunti - Avvocato Tributarista e Civilista

Informazioni generali

Sono Giuseppe D'Acunti, esperto di diritto tributario e diritto civile. Offro un rapporto personale e diretto con i miei clienti, dimostrando sempre il mio impegno nel seguire ogni caso da vicino. Mi piace trovare soluzioni pratiche ai problemi, senza perdermi in discorsi incomprensibili. La mia concretezza ed il mio impegno hanno reso i miei clienti pienamente soddisfatti del mio operato.

Esperienza

Diritto tributario

Il diritto tributario richiede un'elevata professionalita. La partecipazione a corsi di aggiornamento sulla materia, accreditati a livello nazionale, mi ha adeguatamente fornito la preparazione sia nella fase contenziosa dinanzi alle corti di giustizia tributarie che nella precedente fase amministrativa.

Diritto civile

Esperienza e professionalità sulla materia contrattualistica in generale per fornire assistenza ad imprese e persone fisiche.

Diritto bancario e finanziario

L'ampia conoscenza della materia è lo strumento imprescindibile nell'assistenza di imprese e persone fisiche nella fase contenziosa vertente su tutti i contratti bancari e sugli strumenti di finanziamento (azioni, obbligazioni etcc..)

Credenziali

Sentenza giudiziaria

Legittima l'inpugnazione del silenzio-diniego ad istanza di sgravio.

Corte di Giustizia Tributaria di I grado Campobasso n. 329/2019 del 12.07.2019

Il Collegio di Campobasso, nell'accogliere in pieno i motivi di ricorso confezionati dall'Avv. D'Acunti, ritiene sussistente l'interesse ad agire ex art. 100 c.p.c. nei confronti del silenzio serbato dall'Amministrazione finanziaria in merito ad un'istanza di rimborso IRAP.

Sentenza giudiziaria

L'agente di commercio non versa l'irap.

Corte di Giustizia Tributaria di I Grado di Napoli sez. 24, Sentenza n. 14719 depositata il 20 dicembre 2019

L'agente di commercio, con contratto di agenzia esclusivo per una determinata zona a curare gli interessi del proponente, in assenza di autonoma organizzazione, come documentato in linea difensiva, non è assoggettato all'IRAP.

Sentenza giudiziaria

Annullati due avvisi di accertamento per 33.870,35 euro:

Corte di Giustizia Tributaria di II Grado della Campania (sez. Salerno) sez. 2, Sentenza n. 7813 depositata il 12 dicembre 2022

Lo Studio legale e tributario "Avv. Giuseppe D'Acunti" ha ottenuto l'annullamento di un accertamento induttivo ex art 39 c. 2 d.p.r. 600/1973, a carico di un'impresa di autotrasporti, e del conseguente accertamento ex art. 41bis d.p.r. 600/1973, a carico del socio unico, per un totale complessivo di € 33.870,35. La Corte di Giustizia Tributaria di II Grado della Campania (sez. Salerno) sez. 2, con la sentenza n. 7813 depositata il 12 dicembre u.s., ha rigettato l'appello proposto da Agenzia delle Entrate, aderendo alle argomentazioni difensive predisposte dall'Avv. Giuseppe D'Acunti, coadiuvato dalla consulente Dr.ssa Antonella D'Alessandro. La Corte di Giustizia ha statuito, infatti, che il mero scostamento tra la somma accertata e quella dichiarata, pari al 6,12% nel caso di specie, non legittima in alcun modo l'accertamento induttivo, non rientrando tra le ipotesi tipiche previste dagli artt. 39 e 54 d.p.r. 600/1973. Va evidenziato, altresì, che la linea difensiva, volta a superare le presunzioni dell'amministrazione finanziaria fondanti gli impugnati avvisi di accertamento, era già risultata vincente nel primo grado di giudizio grazie alla produzione delle tabelle ministeriali dei costi e delle percentuali di ricarico per le imprese di autotrasporto (fonti integrative del diritto) che hanno avuto la funzione di dimostrare la congruità dei ricavi rispetto alle attività espletate nel corso dell'anno di imposta oggetto di accertamento.

Titolo professionale

Corso di perfezionamento su "il governo del territorio"

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SALERNO - 6/2011

Il corso ha fornito gli strumenti utili a fornire assistenza giuridica agli enti locali sia nella fase della programamzione urbanistica che nella fase dell'imposizione e regolamentazione tributaria.

Pubblicazione legale

Le videate CAD non provano la notifica di atti interruttivi della prescrizione in quanto atti interni all’amministrazione e privi di conformità.

La Commissione tributaria provinciale salernitana ritiene non provata la notifica degli atti interruttivi mediante una semplice schermata video riproducente il complesso degli atti di imposizione e di esecuzione notificati al contribuente, ritenendo la stessa atto interno all’amministrazione finanziaria, privo di rilevanza giuridica, che non può assurgere a rango di prova ex art. 2697 c.c. Tale decisione si pone in sintonia con un costante indirizzo giurisprudenziale della Corte di Cassazione – sez. Tributaria - (sentenze 189834/19, 1302/18, 6887/16, 23213/14 ) secondo il quale il concessionario è sempre tenuto a fornire in giudizio la prova della notificazione della cartella, mediante l’esibizione in giudizio della relata ovvero dell’avviso di ricevimento, non ammettendosi equipollenti.

Pubblicazione legale

L’eccezione di prescrizione post cartella con impugnazione dell’estratto di ruolo

La C.T.R. CAMPANIA sez. SALERNO, con la sentenza n. 6736 depositata il 23 agosto 2021, nel confermare la sentenza impugnata che aveva accolto l’opposizione ad estratto di ruolo relativo a cartelle esattoriali per tasse automobilistiche degli anni d’imposta 2009 e 2010, per un importo complessivo di € 15.708,12, ha stabilito alcuni principi che stanno diffondendosi nel panorama della giurisprudenza tributaria di merito. In primis, il Collegio di Seconde Cure, aderendo all’eccezione sollevata dalla società contribuente assistita dall’ Avv. Giuseppe D’Acunti, ha ritenuto inammissibili, in quanto “in violazione dell’art. 53 d.lgs. 546/1992”, le censure contenute nell’atto di appello di ADER perché ripetitive delle censure mosse nelle controdeduzioni nel giudizio di primo grado. Nel merito, il Collegio, nel motivare la conferma della sentenza gravata, aderisce a quell’orientamento della Giurisprudenza nomofilattica che ritiene ammissibile l’eccezione di prescrizione post cartella, mediante l’impugnazione dell’estratto di ruolo, alla stregua di un’azione di accertamento negativo del credito, nonché a quell’orientamento secondo il quale la richiesta di dilazione di pagamento non costituisce acquiescenza.

Sentenza giudiziaria

Annullate ordinanze - ingiunzioni inps per € 71.000,00

Sentenza del 18.04.2023 n. 901 Tribunale civile - sez. lavoro - di Salerno

Nella citata sentenza, accolta in pieno la tesi difensiva dell'Avv. Giuseppe D'Acunti circa la decadenza dell'I.N.P.S. nella riscossione delle somme dovute a titolo di omessi versamenti di ritenute previdenziali ex art. 2 comma 1-bis d.l. 563/1983, in quanto non erano stati rispettati i termini di decadenza dei 90 giorni ex art. 14 l. 689/1981 a decorrere dal 06.02.2016.

Sentenza giudiziaria

La prescrizione dei contributi inps - gestione separata - decorre dal giorno della loro scadenza

Sentenza n. 50 del 26.05.2022 - CORTE D'APPELLO SEZ. LAVORO POTENZA

La sentenza del Collegio potentino, nel confermare la sentenza di Prime Cure del Tribunale di Lagongero (PZ), ha confermato il principio, ormai consolidato nella Giurisprudenza di Legittimità e sostenuta dal difensore dell'appellatto, Avv. Giuseppe D'Acunti, secondo il quale la prescrizione quinquennale del versamento dei contributi docuti alla gestione separata dell'INPS decorre dal giorno della loro scadenza e non, come sostenuto da INPS, dall'anno successivo, ovvero dal momento in cui viene perfezionata la dichiarazione dei redditi. Il professionista appellato ha, così, risparmiato € 5.500,00.

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