La procedura stragiudiziale di mediazione, introdotta con apposito decreto nel 2010 e obbligatoria per una serie di materie, ad avviso di chi scrive stenta ad affermarsi pienamente e quindi ad evitare lunghe e costose controversie in ambito giudiziale (c.d. obiettivo deflattivo della giustizia ) per i seguenti motivi:
1) il procedimento di mediazione è un iter stragiudiziale che consente a due o più parti in conflitto di raggiungere un accordo per la risoluzione della controversia, tuttavia spesso le parti non scelgono, prima di una causa per legge devono esperire il c.d. tentativo di conciliazione; o meglio, di solito è una delle parti che vuole avere conto e ragione rispetto a determinate pretese a chiamare in mediazione l'altra, non interessata a farsi tirare in ballo in una vertenza potenzialmente dispendiosa e che giudica irrilevante la possibilità di definire la questione una volta per tutte;
2) pur con il conforto dei rispettivi legali e del mediatore che chiarisce fondamenti e finalità della procedura nel primo incontro, le parti spesso sono portate a comportarsi come se si fosse già in causa e restano poco propense all'elaborazione di una composizione transattiva della controversia se non dopo più o meno lunghe e laboriose trattative;
3) ultimo ma non meno importante, a frenare potenziali utenti soprattutto nel caso della mediazione volontaria è anche il sensibile aumento dei costi della procedura stessa, certamente inferiori ad una azione da promuovere in sede giudiziale ma non tanto da non riscuotere un giudizio negativo da parte dei non addetti ai lavori.
Fatte tali premesse, restano alti i vantaggi della composizione in mediazione di procedure potenzialmente estenuanti come, ad esempio, quelle relative allo scioglimento di comunioni ereditarie, vertenze che spesso intrecciano questioni patrimoniali e personali che vanno trattate con la dovuta riservatezza, caratteristica precipua dell'istituto in esame; chi scrive confida che la procedura di mediazione riceva la rilevanza che che è dovuta a mezzo di informazione sempre più capillare e corretta, e si impegna personalmente a fare divulgazione sul tema, con ciò smentendo la diceria sempre diffusa ma oramai logora che gli avvocati mirano alla causa.
Mi chiamo Guglielma Vaccaro, con pluriennale esperienza nel diritto civile, delle locazioni e del condomino;alla base di ogni vertenza, specialmente nel settore locatizio - condominiale, c'è la necessità di attento ascolto, per questo privilegio fin quanto possibile la composizione stragiudiziale del conflitto in quanto, con efficace applicazione del diritto si possono trovare soluzioni ragionevoli in tempi che la giustizia italiana non sarebbe mai in grado di fornire. Ciò permette inoltre di avere costi più competitivi. Opero prevalentemente in provincia di Varese.
Esperienza ultra decennale anche come referente di primarie associazioni dedicate alla tutela del cittadino hanno permesso di approfondire la tutela a 360 gradi sia del proprietario che dell'inquilino.
Dalla pratica al conseguimento dell'abilitazione e sino ad oggi si è consolidata un'esperienza in vari ambiti civilistici (sinistri, famiglia, lavoro) che ha permesso di comprendere sempre meglio le specifiche esigenze di ogni assistito.
Esperienza ultra decennale anche come referente di primarie associazioni dedicate alla tutela del cittadino hanno permesso di approfondire la tutela a 360 gradi del soggetto coinvolto in operazioni immobiliari, si tratti di acquisto, vendita o contratti di locazione oltre l'analisi completa dei modelli contrattuali più utilizzati.
Diritto condominiale, Sfratto, Diritto dell'informatica, Diritto di famiglia, Separazione, Eredità e successioni, Unioni civili, Divorzio, Matrimonio.
Guglielma Vaccaro
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Saronno (VA)
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