Pubblicazione legale:
Con la sentenza Cass., Sez. IV, sentenza 6 febbraio 2020 (dep. 19 maggio 2020), n. 15331, la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza con la quale la Corte d’Appello, in sede di giudizio di rinvio, aveva condannato l’imputato a seguito dell’esame della persona offesa per effetto della rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale, evidenziando la natura suggestiva e nociva delle domande rivolte alla teste dal Giudice consigliere. Le brevi osservazioni che seguono si soffermano sugli elementi di novità contenuti nella sentenza, alla luce sia dei principali orientamenti giurisprudenziali formatisi in tema di ammissibilità delle domande suggestive provenienti dal giudice, sia degli studi di linguistica forense, italiani e internazionali, condotti sul punto.
Fonte: Rivista "Penale Diritto e Procedura", 18 giugno 2020 - leggi l'articolo