Avvocato Iacopo Benevieri a Roma

Iacopo Benevieri

Avvocato Penalista a Roma


Informazioni generali

Sono avvocato penalista cassazionista, in esercizio da quasi 20 anni. Sono esperto nella comunicazione nell'aula di udienza, nelle tecniche di interrogatorio, di esame e controesame, di intercettazioni telefoniche, temi sui quali sono autore di libri e articoli scientifici e partecipo come relatore in numerosi convegni e corsi di formazione. Ho maturato una vasta esperienza nel processo penale in materia di reati contro la persona (malsanità, violenza, molestie, stalking), reati tributari, economici, fallimentari e relativi alle sostanze stupefacenti. Mi occupo di reati collegati a sinistri stradali.

Esperienza


Diritto penale

Ho avuto la fortuna di formarmi e maturare professionalmente presso uno degli avvocati penalisti più noti, gestendo delicati processi anche di rilievo nazionale. Mi occupo della difesa delle parti civili e degli imputati, con i quali stringo un rapporto di fiducia indispensabile per approfondire ogni aspetto della vicenda e, così, esercitare efficacemente la difesa. Effettuo indagini difensive, in quanto sono convinto che la difesa debba essere attiva nella ricerca di prove a favore della/del cliente.


Stalking e molestie

Una delle aree di specializzazione sono i reati di stalking e molestie. Si tratta di reati molto complessi, perché spesso nascono all'interno di relazioni e conoscenze avviate. Sono reati che possono essere affrontati solo se si è in possesso di particolari competenze professionali. La vittima manifesta sensazioni ed emozioni intense, caratterizzati da preoccupazione e paura per la propria vita, da sensazioni di rabbia, di colpa e vergogna. Ecco perchè la difesa penale deve essere attuata con un approccio che unisca alla competenza tecnica, la capacità di analisi psicologica nella relazione tra imputato/a e persona offesa.


Violenza

Mi occupo di reati di violenza sessuale, maltrattamenti, stalking. La violenza non è soltanto quella fisica ma anche quella psicologica, più insidiosa perché non lascia segni visibili. Spesso questi reati avvengono all'interno delle famiglie, nelle relazioni di amicizia, di conoscenza o in quelle affettive e sentimentali. In questi casi è indispensabile per l'avvocato conoscere la vicenda umana e personale delle persone coinvolte. Per questo motivo attuo la difesa con un continuo dialogo e ascolto della/del cliente. In questi processi l'avvocato deve diventare uno stabile punto di riferimento per la parte assistita.


Altre categorie:

Reati contro il patrimonio, Omicidio, Sostanze stupefacenti, Incidenti stradali, Diritto tributario, Discriminazione, Diritto penitenziario, Tutela dei minori, Risarcimento danni, Malasanità e responsabilità medica, Diritto ambientale, Arte e beni culturali, Diritto dell'informatica, Diritti umani, Cassazione.


Referenze

Pubblicazione legale

Gli stereotipi sulla violenza di genere nella motivazione della sentenza. Riflessioni su C. eur. dir. uomo, 27.5.2021, J.L. contro Italia.

Rivista "Penale Diritto e Procedura", 29 luglio 2021

Nella sentenza Corte e.d.u., 27 marzo 2021, J.L. c. Italia la Corte europea dei diritti dell’uomo, chiamata a pronunciarsi in merito a una vicenda giudiziaria italiana relativa a una presunta violenza sessuale di gruppo, ha rilevato come la sentenza assolutoria della Corte d’appello, nel ribaltare l’esito del giudizio di primo grado, abbia fatto ricorso nella motivazione ad affermazioni colpevolizzanti, moralizzanti e stereotipate determinando una vittimizzazione secondaria della persona offesa, con conseguente violazione dell’art. 8 C.e.d.u. Il presente commento si prefigge di evidenziare come il ricorso agli stereotipi possa costituire vizio di legittimità della motivazione.

Speaker ad evento

Corso di alta formazione in tema di violenza di genere e sui minori

Università degli Studi del Sannio - 4/2021

La vittimizzazione secondaria giudiziaria tra linguaggio e norme processuali

Pubblicazione legale

Il giudice suggestivo. L’esame testimoniale condotto dal giudice in una prospettiva tra diritto e linguaggio

Rivista "Penale Diritto e Procedura", 18 giugno 2020

Con la sentenza Cass., Sez. IV, sentenza 6 febbraio 2020 (dep. 19 maggio 2020), n. 15331, la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza con la quale la Corte d’Appello, in sede di giudizio di rinvio, aveva condannato l’imputato a seguito dell’esame della persona offesa per effetto della rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale, evidenziando la natura suggestiva e nociva delle domande rivolte alla teste dal Giudice consigliere. Le brevi osservazioni che seguono si soffermano sugli elementi di novità contenuti nella sentenza, alla luce sia dei principali orientamenti giurisprudenziali formatisi in tema di ammissibilità delle domande suggestive provenienti dal giudice, sia degli studi di linguistica forense, italiani e internazionali, condotti sul punto.

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Lo studio

Iacopo Benevieri
Via Archimede N. 152
Roma (RM)

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