La pubblicazione affronta un duplice aspetto del fenomeno "mobbing" (persecuzioni perpetrate nell'ambiente di lavoro, da colleghi o da superiori, finalizzato a costringere il lavoratore "debole" alle dimissioni), fenomeno certamente deprecabile e da arginare, effettuato in violazione delle norme costituzionali e civili di tutela e di sicurezza del lavoratore, in considerazione anche dell'estrema difficoltà, per ogni lavoratore, in tali casi, di offrire una prova certa e inconfutabile dei torti subiti, come sia il procedimento civile che penale impongono. La pubblicazione affronta, però, anche un aspetto meno conosciuto del fenomeno "mobbing" invocato, qualche volta, non da lavoratori perseguitati e discriminati, ma da lavoratori poco inclini al rispetto dei programmi di impresa in cui espletano la loro attività, e, precisamente ai programmi di profitto e di incremento della produzione, in quanto attaccati a rigide posizioni di rifiuto di modifica delle proprie attività pregresse, spesso assenti sul luogo di lavoro, non per motivi giustificati, ma per negligenza e disinteresse; in tali casi i richiami del datore di lavoro non sono finalizzati all'emarginazione del lavoratore ma al suo stimolo di impegno entro i limiti consentiti dalla morale e dal diritto. La pubblicazione quindi giunge alla considerazione dell'importanza di un attento distinguo dei casi di mobbing, rispetto ad altre fattispecie, meno meritevoli di tutela, che, comunque, si verificano sul posto di lavoro.
Fonte: Legalità e Giustizia
Esperienza trentennale in materia di Diritto di Famiglia, dei Minori e Penale. L'assistenza legale è esercitata con serietà, responsabilità ed onestà. Preziosa l'esperienza raggiunta grazie all'attività di Giudice Onorario. Dal mio primo patrocinio legale, in un procedimento di affidamento di un bambino di pochi mesi di vita, figlio di una tossicodipendente, con a proprio carico una lunga lista di precedenti penali, ho compreso che l’avvocato, nei giudizi minorili, deve abbandonare logiche di parte e faziosità legate al contraddittorio puro e semplice, essendo unica finalità l'interesse superiore del minore.
Il diritto penale impone una logica di rispetto e difesa dell'imputato seri e miranti a combattere il pregiudizio per conseguire un giudizio sano e aderente al vero. La difesa tecnica deve essere precisa e lungimirante. Queste sono le attività che metto al servizio dei miei clienti.
La specializzazione raggiunta nella mia attività professionale con riferimento alle problematiche di diritto di famiglia comporta un'analoga specializzazione nel settore penale, essendo, purtroppo, tali settori molto spesso collegati, come la cronaca giudiziaria purtroppo porta sempre alla ribalta. Da qui è derivata un'intensa attività professionale in vicende riguardanti maltrattamenti, violenza sessuale, stalking e molestie, condotte che, purtroppo, spesso accompagnano le separazioni conflittuali ed i casi familiari contrassegnati da patologie psichiatriche.
La mia esperienza professionale nel settore civile si è attuata in casi particolarmente difficili e spinosi, con problematiche complesse ed avverse, spesso, per questo, coinvolgenti più settori e rami del diritto. Significativa l'attività prestata nei giudizi aventi ad oggetto raggiri dolosi perpetrati in danno di soggetti "deboli", tali da indurli a determinazioni pregiudizievoli sia sotto il profilo patrimoniale che personale. L'esito vincente di tali giudizi ha portato all'instaurazione di procedure esecutive di recupero forzato del credito e, qualche volta, anche a denunce-querele miranti a sanzionare condotte di truffa.
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