Pubblicazione legale:
Può capitare che nel corso di una verifica, la Guardia di Finanza o i funzionari dell’Agenzia delle Entrate ritengano opportuno acquisire informazioni da soggetti diversi rispetto al contribuente “verificato” e che, per effetto (anche) di tali informazioni, i verificatori stessi, passino poi all'accertamento del soggetto a cui le informazioni si riferiscono. Ci si chiede, quindi,se gli elementi così raccolti possano essere utilizzati in sede di accertamento fiscale, e, in caso affermativo, quale sia il loro valore probatorio.
Il tema, in altre parole, è quello dell’utilizzabilità delle dichiarazioni provenienti da terzi nell'accertamento fiscale. È chiaro come tale questione sia complessa; difatti non sono mancati i dibattiti sia a livello dottrinario, sia a livello giurisprudenziale.
Fonte: Rivista della Guardia di Finanza