Pubblicazione legale:
Oggi quasi nessuna impresa può permettersi di lavorare senza strumenti digitali: CRM, gestionali in cloud, piattaforme per la fatturazione elettronica, e-commerce, sistemi di email marketing, hosting. Tutti servizi indispensabili, spesso forniti da terze parti esterne.
Ma c'è un dettaglio che in molti trascurano: i contratti con questi fornitori. Sì, proprio quei documenti lunghi, pieni di legalese, che si accettano con un click senza pensarci troppo.
In realtà, quei contratti regolano aspetti fondamentali per la sicurezza, la privacy e la continuità del tuo business. Ecco perché è essenziale saperli leggere, interpretarli correttamente e, quando possibile, negoziare clausole a tutela della tua attività.
Usare un software in cloud o una piattaforma online significa affidare a un soggetto terzo:
Il rischio non è solo tecnico, ma anche legale. Se il fornitore non garantisce adeguati livelli di sicurezza, responsabilità chiare e conformità al GDPR, la tua azienda potrebbe ritrovarsi esposta a violazioni, danni economici e sanzioni.
Vediamo ora le clausole più importanti da verificare (o chiedere di inserire) nei contratti con fornitori digitali:
Non dare nulla per scontato. Il contratto deve definire in modo chiaro:
Attenzione: molti fornitori operano con condizioni "standardizzate". Se il contratto è troppo generico o ambiguo, potresti non avere strumenti concreti per far valere i tuoi diritti.
L’SLA (Service Level Agreement) stabilisce i livelli minimi di performance:
Perché è importante: se la piattaforma smette di funzionare e non ci sono penali o garanzie, la tua attività potrebbe restare ferma senza alcuna tutela.
Se il fornitore tratta dati per tuo conto (es. piattaforme cloud, CRM, newsletter), è tuo obbligo, come titolare del trattamento, verificare la sua conformità al GDPR. Devi:
Nota pratica: molti fornitori offrono un DPA "preconfezionato". Leggilo attentamente perché alcuni si limitano a tutelare se stessi, scaricando ogni responsabilità sul cliente.
È una delle sezioni più "delicate". Molti contratti contengono clausole di esonero da responsabilità, che limitano drasticamente il risarcimento in caso di disservizi, perdita di dati o violazione di sicurezza.
Attenzione: se il tuo business dipende fortemente da quel servizio, valuta attentamente il rischio. Potresti aver bisogno di:
Assicurati che siano chiariti:
Obiettivo: evitare di restare vincolati a lungo termine a un servizio che non funziona o che non è più adatto alle esigenze dell’azienda.
Quando termina il contratto, cosa succede ai dati?
Una clausola chiara sulla portabilità e cancellazione dei dati è fondamentale per garantirti continuità e libertà.
Prima di firmare un contratto con un fornitore digitale, verifica se:
Nel mondo dei servizi online, la firma è spesso digitale ma le conseguenze sono molto concrete.
Un contratto ben strutturato con il tuo fornitore digitale è il primo strumento per prevenire controversie, tutelare i dati dei tuoi clienti e garantire la continuità della tua attività.
E se il contratto ti sembra troppo complesso, rivolgiti a un esperto legale.