Sentenza giudiziaria:
La vicenda traeva origine dal provvedimento con cui la Questura aveva rigettato l’istanza di rilascio del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, presentata da un cittadino ghanese, sulla scorta dell’asserita inesistenza del rapporto di lavoro dedotto.
Il ricorrente rappresentava di risiedere stabilmente in Italia da più di cinque anni, in forza di regolari titoli di soggiorno; di avere costituito in Italia un nucleo familiare, composto dalla moglie e da un figlio; di avere sempre lavorato, ora in forma autonoma ora subordinata. Quindi, contestava le determinazioni assunte da parte resistente e chiedeva, che venisse accertato il suo diritto al rilascio di un permesso di soggiorno per motivi familiari.
Il Tribunale, alla luce delle circostanze rappresentate e della giurisprudenza di legittimità formatasi sul punto, ha ritenuto meritevole di tutela l’unita familiare del ricorrente, nel preminente interesse del minore.
Da qui la dichiarazione della sussistenza in capo al ricorrente dei requisiti per il rilascio del permesso di soggiorno per motivi familiari. Permesso di soggiorno che è stato poi rilasciato dalla competente Questura.