Inefficacia di atti dispositivi e tutela del credito: la prova del pregiudizio e la consapevolezza del debitore

Corte d'Appello di Bologna - sentenza 2022




Sentenza giudiziaria: Il credito litigioso, fondato su un atto illecito o un rapporto contrattuale contestato in separato giudizio, è idoneo a legittimare l'esperimento dell'azione revocatoria ordinaria avverso l'atto dispositivo compiuto dal debitore, senza che il relativo giudizio sia soggetto a sospensione necessaria ex art. 295 c.p.c., non costituendo l'accertamento del credito l'indispensabile antecedente logico-giuridico della pronuncia sulla domanda revocatoria. In tema di azione revocatoria ordinaria, ai fini della sussistenza dell'eventus damni, è sufficiente la mera variazione qualitativa del patrimonio del debitore, integrata dalla costituzione in fondo patrimoniale di beni immobili, determinando il pericolo di danno costituito dall'eventuale infruttuosità di una futura azione esecutiva, senza che la presenza di ipoteche sui beni oggetto di conferimento escluda di per sé il pregiudizio per il creditore chirografario, potendo le iscrizioni ipotecarie subire vicende modificative o estintive. In tema di azione revocatoria ordinaria di atti a titolo gratuito, il requisito della scientia damni richiesto dall'art. 2901, comma 1, n. 1, c.c. si risolve nella conoscenza del danno che ragionevolmente può derivare alle ragioni creditorie dal compimento dell'atto, non richiedendosi la consapevolezza dell'insolvenza del debitore.



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Avvocato Luigi Bolognini a Lecce
Luigi Bolognini

Avvocato immobiliarista ed esperto di diritto bancario