Caso legale:
Il mio assistito era stato condannato con l'accusa di avere commesso il reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Nel giudizio di appello ho dimostrato che le intercettazioni su cui si basava la condanna di primo grado erano equivoche e perciò non potevano giustificare la condanna. La Corte di Appello di Palermo ha accolto la tesi difensiva.
Fonte: Giornale di Sicilia