Marco Zucchini

Caso legale seguito

Una società immobiliare stipula contratti preliminari di compravendita con futuri acquirenti di appartamenti in costruzione, incassando ingenti caparre, complessivamente per circa 4 milioni di Euro, caparre che vengono in parte utilizzate da detta società per dare un acconto al venditore del terreno sul quale costruire il complesso immobiliare. La società non riesce ad avere il finanziamento bancario per completare l' acquisizione del terreno; di conseguenza non è in grado né di andare avanti nell'operazione immobiliare, né di restituire detti acconti. Quale advisor legale ho impostato un concordato preventivo della società e una vertenza giudiziaria a latere contro il venditore del terreno che, dopo una lunga trattativa e l'impostazione di un piano di risanamento, ha portato: alla continuazione dell'operazione immobiliare attraverso la cessione della stessa ad una cooperativa immobiliare; alla restituzione da parte della venditrice del terreno dell'acconto datole, acconto con il quale sono stati rimborsati i promissari acquirenti in una rilevante percentuale.

Pubblicazione legale

L’attuale pandemia e la conseguente normativa governativa impattano sul corso delle obbligazioni e dei contratti: si tratta di accadimenti sopravvenuti che incidono, in particolare, sull’equilibrio sinallagmatico di molte pattuizioni. Questo contributo, in primis, ha l’intento di sondare l’efficacia, nei contratti con prestazioni corrispettive , dei rimedi che il nostro codice espressamente prevede in situazioni analoghe a quella che stiamo vivendo. Si prenderanno in considerazione gli istituti giuridici della impossibilità temporanea e parziale della prestazione e della risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta della stessa . Nell’indagine si dovrà discernere tra i contratti ad esecuzione istantanea e quelli ad esecuzione continuata o periodica , tenendo altresì presente che alcune prestazioni sono direttamente interdette dalle disposizioni emergenziali, mentre altre sembrano (il verbo dubitativo non è casuale) toccate solo di riflesso. In secondo luogo, atteso che in certi casi gli specifici rimedi codicistici appaiono inadeguati, saggeremo il canone generale della buona fede contrattuale, di cui agli articoli 1175, 1366 e 1375 del Codice Civile , quale fondamento, sia l’inesigibilità delle prestazione diventata troppo onerosa, sia un obbligo di rinegoziare i contratti diventati economicamente squilibrati in conseguenza della crisi in atto.

Titolo professionale

Il corso consente, secondo quanto prescritto dalla legge e dalla risoluzioni ministeriali, l'assolvimento degli obblighi di formazione per l'iscrizione all'Albo dei Gestori della Crisi D'Impresa in conformità alle linee guida elaborate dalla Scuola Superiore di Magistratura