Maria Benedetto

Titolo professionale

Corso di formazione di 50 ore svolte in conformita' del d.m.180 del 2010 modificato dal decreto 145/2011, per la formazione quale mediatore civile e commerciale , grazie al quale ho sviluppato le tecniche di mediazione delle controversie .

Pubblicazione legale

Spesso alla morte del de cuius , il patrimonio viene lasciato in eredità ai congiunti , senza testamento. In tal caso, a seconda della composizione degli eredi ( solo coniuge, coniuge con figli , solo figli) le quote di legittima sono diverse , ma il regime che si instaura è quello della comunione ereditaria . Per procedere alla divisione, a meno che gli eredi non riescano a formulare un piano di divisione sulla base di un accordo congiunto, va previamente effettuata la ricostruzione del patrimonio del de cuius, per quantificare anzitutto il valore delle singole quote . Tale ricostruzione va effettuata anche mediante la collazione: alla somma dei beni mobili ed immobili lasciati in eredità vanno aggiunte le donazioni dirette ed indirette fatte, in vita, dal defunto agli eredi. Il calcolo del valore della singola quota ereditaria non può prescindere dalla collazione e quindi verrà effettuato , per dirla con semplicità, dividendo la massa ereditaria così ricostruita , tra gli eredi pro quota, e sottraendo poi le singole donazioni ricevute da ogni erede, dalla propria quota.

Pubblicazione legale

La rottura della comunione coniugale provoca una serie di problematiche che possono essere risolte con varie modalità. Va data a mio parere priorità , prima di tutto, alla verifica della possibilità di trovare un accordo su tutti gli aspetti , collocazione dei figli privilegiata o paritaria, presso uno o entrambi i coniugi, mantenimento dei figli minori o non autosufficienti economicamente, assegnazione della casa coniugale, eventuale contributo al mantenimento del coniuge , regolamento degli aspetti patrimoniali. Infatti un accordo congiunto, anche nelle forme della negoziazione assistita, qualora sia possibile, evita che i rapporti personali ( è le vicende giudiziarie) tra i coniugi vengano gestiti in contenzioso ,con pesanti ripercussioni in termini di stress psicologico, contiene le spese legali ed abbrevia i tempi di risoluzione della controversia . Qualora un accordo congiunto non sia possibile o le trattative non approdino ad un risultato, o la situazione presenti aspetti di urgenza, iniziare la separazione o il divorzio in contenzioso è l'unica soluzione, fermo restando che in qualsiasi momento è possibile il mutamento del rito in consensuale. Tuttavia in entrambi i casi è fondamentale perseguire la tutela ed il rispetto degli interessi dei figli minori o non autosufficienti , nonché la tutela del coniuge, allo stato dei fatti, più debole. Avv. Maria Benedetto

Pubblicazione legale

Il Tribunale di Milano con sentenza depositata il 9.05.23 pronunciando la separazione consensuale tra due coniugi che, con lo stesso ricorso, hanno chiesto che venisse pronunciato anche il divorzio, ha chiesto ai coniugi di comunicare, dopo sei mesi la loro volontà di non riconciliarsi, in modo che lo stesso Tribunale possa pronunciare il divorzio senza che i coniugi presentino un nuovo ricorso. Infatti la legge prevede ancora che tra la separazione consensuale e il divorzio debbano passare almeno sei mesi e quindi il Tribunale , dopo avere provveduto a pronunciare la separazione , ha chiesto ai coniugi che si dichiarino in merito, decorso il suddetto termine.

Caso legale seguito

Ho trattato casi di regolamento delle condizioni relative ai figli nati fuori dal matrimonio,dopo la fine della convivenza dei genitori, mediante ricorso consensuale o in via giudiziale. Attualmente il rito è unico ed è quello previsto in materia di famiglia nella fattispecie di separazioni e divorzi, giudiziali e consensuali.

Pubblicazione legale

Premesso che l'affido dei figli minori, per legge è condiviso da entrambi i genitori e che quello esclusivo ad uno solo di essi viene richiesto e concesso solo in casi particolari, la collocazione dei figli minori può essere privilegiata o paritaria. Privilegiata presso uno dei genitori o paritaria e quindi alternata tra entrambi secondo modalità da definire in base all'età dei bambini , la risposta graduale degli stessi , e valutate tutte le circostanze del caso di specie.

Caso legale seguito

Ho difeso il cliente in separazioni consensuali gestite con le forme della negoziazione assistita , che prevede un accordo tramite i rispettivi senza l'intervento del Giudice, ma sottoposto, una volta raggiunto, solo al visto del PM.

Caso legale seguito

Ho seguito casi di separazione con richiesta di addebito all'altro coniuge e riserva di separata azione di risarcimento danni biologici e morali . L'addebito della separazione comporta che il coniuge a carico del quale viene dichiarato, perde il diritto ad ottenere un assegno di mantenimento da parte dell'altro coniuge .

Caso legale seguito

Ho trattato un divorzio nato come giudiziale e chiuso con un accordo congiunto, che prevedeva la cessione tra i coniugi di quote immobiliari nonchè la divisione di immobili . In tal caso il successivo atto notarile che ha dato esecuzione all'accordo è esente da qualsiasi imposta, eccetto l'onorario del Notaio.

Caso legale seguito

Ho assistito un mio cliente nel divorzio, nato come giudiziale , e poi concluso con accordo con cui l'erogazione del mantenimento in favore del figlio maggiorenne ma non ancora autosufficiente, è stata prevista come diretta nelle mani del figlio r l'assegno divorzile in favore del coniuge è stato erogato a saldo e stralcio ed in modalità una tantum , con definizione in tal modo di tutti i rapporti economici è patrimoniali tra i coniugi . Con l'erogazione del mantenimento una tantum il coniuge percipiente non potrà più vantare oltre che diritti ereditari , quelli sul tfr , ecc , nei confronti del coniuge erogante.

Pubblicazione legale

Nel caso in cui un soggetto subisca danni in ipotesi di responsabilità medica, hanno un loro autonomo rilievo anche quelli subiti iure proprio dali stretti congiunti del soggetto danneggiato. Detti danni possono essere morali, biologici, ed anche patrimoniali . La prova del danno morale è assistita da presunzioni che partono anzitutto dall'intensita' del vincolo, è così il danno biologico che, se particolarmente intenso, può essere oggetto di prove documentali . Il danno patrimoniale può essere valutato nell'ipotesi un cui la diminuita capacità del danneggiato privi il congiunto di un apporto economico essenziale .

Caso legale seguito

Ho rappresentato un cliente in una azione di risarcimento danni per gravissime lesioni riportate nel corso di un ricovero in una struttura ospedaliera, Si è agito per il riconoscimento della responsabilità contrattuale della struttura ospedaliera , e per il risarcimento dei danni morali biologici e patrimoniali sia del danneggiato che degli stretti congiunti, con esito pienamente favorevole .

Caso legale seguito

Ho seguito un caso di investimento di un pedone nel centro storico . Lesioni gravissime superiori al 60% , risarcimento definito con l'Assicurazione in fase stragiudiziale in parte, mediante accettazione in acconto, e nella successiva. fase giudiziale , per ottenere il risarcimento definitivo a saldo.

Caso legale seguito

Ho seguito con successo casi complessi di recupero di crediti per i quali è stato necessario agire previamente a tutela degli stessi con azione revocatoria ordinaria/azione di simulazione , o con sequestro conservativo, ed all'esito con esecuzione mobiliare/immobiliare , che hanno avuto esito positivo, comportando il recupero totale del credito.