Maria Eleonora Puglisi

Informazioni generali

Partner di P&P Studio Legale, l’Avvocato Maria Eleonora Puglisi concentra la sua attività sulle tematiche classiche del diritto civile, del diritto societario e del diritto del lavoro. È altresì regolarmente coinvolta nelle problematiche connesse al diritto di famiglia, agli aspetti civilistici inerenti i rapporti personali e patrimoniali tra i coniugi, nonché alla disciplina legale dei rapporti di filiazione, con particolare attenzione alle delicate tematiche della tutela dei minori. Presta consulenza ed assistenza nell’attività di recupero del credito in tutte le sue fasi, fornendo supporto nell’analisi delle tematiche giuridiche.

Esperienza

Diritto assicurativo

Svolgo attività di consulenza ed assistenza, stragiudiziale e giudiziale, in materia di responsabilità civile e, soprattutto, responsabilità professionale in favore di professionisti operanti in diversi settori (medici odontoiatri, ingegneri ed architetti, dottori commercialisti).

Diritto civile

Svolgo attività di consulenza ed assistenza nell’attività di recupero del credito in favore di privati, società ed enti pubblici. Ho maturato una significativa e consolidata specializzazione nella contrattualistica, nel contenzioso civile, bancario e creditizio, del diritto commerciale e societario nonché del diritto del lavoro.

Contratti

Svolgo attività di redazione e predisposizione di contratti in favore, principalmente, di società operanti nei settori dell'edilizia, della distribuzione di carburanti e della manutenzione di impianti ascensoristici. Mi occupo, principalmente, della predisposizione di contratti di lavoro subordinato, appalti, servizi di fornitura, finanziamento, trasferimento e cessione di rami d’azienda, locazione, agenzia, distribuzione, cessione/trasferimento quote/azioni sociali, compravendite, cessioni di credito, transazioni.

Altre categorie

Diritto commerciale e societario, Recupero crediti, Fallimento e proc. concorsuali, Pignoramento, Diritto di famiglia, Separazione, Divorzio, Diritto bancario e finanziario, Sovraindebitamento, Diritto del lavoro, Mobbing, Sicurezza ed infortuni sul lavoro, Licenziamento, Previdenza, Edilizia ed urbanistica, Diritto condominiale, Locazioni, Sfratto, Diritto dei trasporti terrestri, Incidenti stradali, Tutela del consumatore, Risarcimento danni, Malasanità e responsabilità medica, Mediazione, Negoziazione assistita, Domiciliazioni.

Credenziali

Titolo professionale

Master in Gestori della crisi e insolvenza delle imprese

IUL - Università Telematica degli Studi - 8/2022

Ho frequentato il Master in Gestori della crisi e insolvenza delle imprese per perfezionare ed approfondire le competenze precedentemente acquisite nel settore delle procedure concorsuali, anche e soprattutto alla luce dell'entrate in vigore del nuovo CCII.

Titolo professionale

Corso di formazione valido per l'iscrizione nell'elenco dei professionisti delegati alle operazioni di vendita nelle esecuzioni forzate

Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Catania - 6/2023

Il corso è finalizzato all'acquisizione delle competenze necessarie all'iscrizione all'elenco di cui all'art. 179 ter disp. att. c.p.c.

Pubblicazione legale

Sull'indennità di cassa e maneggio danaro

Pubblicato su IUSTLAB

Con sentenza n. 4411/2023 il Tribunale di Catania – Sezione Lavoro ha riconosciuto il diritto del lavoratore, assunto con la qualifica di impiegato commerciale, Livello 5 del CCNL per gli addetti al settore Commercio e Terziario – Confcommercio, alla corresponsione dell’indennità di cassa e maneggio denaro prevista dall’art. 218 del richiamato CCNL. Il Tribunale ha accolto la tesi prospettata dai legali del lavoratore, Domenico Paratore e Maria Eleonora Puglisi, secondo cui: i. per l’insorgenza del diritto alla corresponsione dell’indennità non è necessario che l’attività svolta a contatto con il denaro abbia carattere di esclusività né che, a livello di contrattazione individuale, vi sia una “ specifica previsione di responsabilità contabile del dipendente ”, così disattendendo la tesi difensiva di parte datoriale secondo cui “ l’indennità andrebbe esclusa per il difetto di prova in merito all’obbligo di accollarsi eventuali differenze ”; ii. l’indennità è dovuta anche nell’ipotesi in cui i pagamenti vengono ricevuti a mezzo assegno in quanto trattasi comunque di “ un mezzo di pagamento il cui maneggio non fa venir meno rischi e responsabilità ”; iii. in assenza di una specifica contestazione sul quantum della pretesa, devono porsi a fondamento della decisione i “ conteggi effettuati dalla stessa parte ricorrente, consolidatisi nell’importo formulato nell’atto introduttivo ”, in quanto l’onere di specifica contestazione del quantum sussiste anche quando il convenuto contesti in radice la sussistenza del credito “ poiché la negazione del titolo degli emolumenti pretesi non implica necessariamente l’affermazione dell’erroneità della loro quantificazione ”. In conclusione, il Tribunale adito ha riconosciuto il diritto del dipendente alla corresponsione della richiesta indennità di cassa e maneggio denaro nella misura del 5% della paga nazionale conglobata di cui all’art. 212 del CCNL di categoria, con conseguente incremento del trattamento di fine rapporto – già erogato da parte datoriale – oltre interessi e rivalutazione monetaria ex art. 429 c.p.c.