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Cittadinanza per residenza: la discrezionalità nella valutazione dei requisiti

Gennaio 2023




Caso legale: Un mio assistito cittadino marocchino aveva presentato istanza di rilascio del provvedimento di concessione della cittadinanza italiana per residenza. Gli era stato notificato preavviso di rigetto dell'istanza ex art. 10 bis l. 241/1990, con il quale la Pubblica Amministrazione lamentava la carenza di due requisiti: alcuni mesi di residenza sul territorio nazionale (c.d. "buco di residenza") e parziale carenza dei redditi minimi per l'anno 2021. Riscontrando il preavviso, ho permesso all'Amministrazione competente di valutare ulteriori presupposti sino a quel momento non considerati nell'istruttoria: un errore dei servizi sociali che avevano in cura il nucleo familiare per assicurare una soluzione abitativa, i quali non avevano provveduto alla nuova iscrizione anagrafica, e la diminuzione reddituale del tutto fisiologica nel corso dell'anno più colpito dalla pandemia, soprattutto per un lavoratore autonomo come il richiedente. Dopo aver inoltrato la risposta al preavviso, sono seguiti alcuni mesi di istruttoria all'esito dei quali il cittadino marocchino ha ottenuto l'emanazione del provvedimento di concessione della cittadinanza italiana.



Pubblicato da:


Maria Paola De Nobili

Avvocata immigrazione e penale