Avvocato Marisa Pellecchia a Artena

Marisa Pellecchia

Avvocato Civilista, Esperto in Lavoro Previdenza

Informazioni generali

Sono iscritta all'albo dal 1994 ed ho maturato notevole esperienza nel Diritto Civile, Del Lavoro e Della Previdenza, Diritto Amministrativo e Tributario. Mi affascinano le questioni complesse e sono un ottima mediatrice.

Esperienza


Diritto amministrativo

Mi occupo di accesso agli atti amministrativi, di tentativi di bonario componimento con le Pubbliche Amministrazioni, di ricorsi al TAR ed al Consiglio di Stato, contro gli atti amministrativi illegittimi, con richiesta di istanza di sospensiva. Nell'ambito dei ricorsi al TAR particolare attenzione viene prestata ai ricorsi in materia urbanistica


Ricorso al TAR

Mi occupo di accesso agli atti amministrativi, di tentativi di bonario componimento con le Pubbliche Amministrazioni, di ricorsi al TAR ed al Consiglio di Stato, contro gli atti amministrativi illegittimi, con richiesta di istanza di sospensiva. Nell'ambito dei ricorsi al TAR particolare attenzione viene prestata ai ricorsi in materia urbanistica


Previdenza

Mi occupo da 20 anni di ricorsi per l'invalidità civile, l'indennità di accompagnamento, l'indennità di frequenza per minori, la legge 104/92, gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Mi rapporto per queste controversie anche con il medico legale e le seguo sino al risultato ottenuto dal Cliente con la messa a regime della prestazione riconosciuta.


Altre categorie

Diritto del lavoro, Incidenti stradali, Diritto civile, Recupero crediti, Separazione, Appalti pubblici, Aste giudiziarie, Diritto assicurativo, Diritto di famiglia, Diritto condominiale, Eredità e successioni, Unioni civili, Divorzio, Matrimonio, Affidamento, Adozione, Tutela dei minori, Incapacità giuridica, Diritto commerciale e societario, Fusioni e acquisizioni, Antitrust e concorrenza sleale, Fallimento e proc. concorsuali, Proprietà intellettuale, Brevetti, Marchi, Franchising, Diritto bancario e finanziario, Investimenti, Usura, Pignoramento, Contratti, Diritto tributario, Mobbing, Sicurezza ed infortuni sul lavoro, Licenziamento, Immigrazione e cittadinanza, Diritto immobiliare, Edilizia ed urbanistica, Locazioni, Sfratto, Multe e contravvenzioni, Tutela del consumatore, Risarcimento danni, Malasanità e responsabilità medica, Diritto ambientale, Diritto e sicurezza alimentare, Diritto agrario, Arte e beni culturali, Tutela degli anziani, Arbitrato, Mediazione, Negoziazione assistita, Cassazione, Gratuito patrocinio, Domiciliazioni e sostituzioni.



Credenziali

Pubblicazione legale

JOBS ACT diritto del lavoro

Pubblicato su IUSTLAB

Il Jobs Act è la riforma del lavoro voluta dal Governo Renzi che introduce una serie di misure volte a rinnovare il mercato del lavoro . Le nuove norme riguardano sia i lavoratori, sia le aziende, e anche i candidati. Come spesso accede in materie così complesse, ci sono state diverse fasi di emanazione dei decreti e, per questo motivo, abbiamo preparato una sintesi. Di seguito trovate tutto sul Jobs Act: tutti i punti principali sono riassunti nelle infografiche, che spiegano in cosa consiste, cosa prevede, come funziona e cosa cambia con la riforma del lavoro.

Pubblicazione legale

Note di diritto del lavoro

Pubblicato su IUSTLAB

Il diritto al lavoro Il diritto al lavoro è un diritto riconosciuto a tutti i cittadini, che non si concreta nella pretesa di ottenere un posto di lavoro, ma nell’ invito rivolto ai poteri pubblici di creare le condizioni affinché tutti possano trovare occupazione. Il lavoro si concreta, in primo luogo, in una libertà che consente di scegliere il tipo e le modalità di esercizio della propria attività lavorativa. Le leggi che introducono ostacoli o limitazioni al libero esercizio dell’attività lavorativa sono, quindi, da considerarsi incostituzionali . Il diritto al lavoro nella Costituzione italiana Il carattere preminente del lavoro è immediatamente ravvisabile nell’art. 1 della Costituzione, in base al quale l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro . La Costituzione riconosce, infatti, la centralità del lavoro, inteso come principio basilare della società, per cui nel nostro Paese, al contrario del passato, non hanno alcun peso politico e sociale il censo e i privilegi di nascita o di casta. Tale dichiarazione enuncia il fondamento sociale e ideologico della Repubblica, cancellando la forma di Stato classista che caratterizzava il Regno d’Italia. Altri principi fondamentali di ordine generale sono poi contenuti negli articoli 4, comma 1, e 3, comma 2 . In base all’articolo 4, comma 1, il diritto al lavoro è riconosciuto a tutti i cittadini : tale diritto non si concreta nella pretesa di ottenere un posto di lavoro, ma nell’ invito rivolto ai poteri pubblici di creare le condizioni affinché tutti possano trovare occupazione. In base all’art. 3, comma 2, poi, la Repubblica promuove tutte le condizioni opportune , eliminando anche gli ostacoli all’effettiva partecipazione di tutti i cittadini all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese: si tratta dell’impegno assunto dallo Stato a farsi carico di una serie di obiettivi (es. massima occupazione, sviluppo), in ossequio al dovere di solidarietà sociale , sancito all’art. 2. I pubblici poteri sono cioè chiamati a intervenire per rendere effettivo tale diritto anche se i mezzi, le modalità e i tempi sono lasciati alla discrezionalità dei poteri stessi e al libero gioco delle parti sociali (rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro). L’articolo 4, comma 2, fa invece riferimento al dovere di ogni cittadino di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta , un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società: questo dovere è espressione del principio di solidarietà , che impone a coloro che ne abbiano la possibilità o i mezzi di apportare, con il proprio lavoro, una concreta utilità alla collettività e al suo progresso. Nello stesso tempo, lo Stato deve consentire al singolo di decidere la propria attività lavorativa liberamente , in conformità alle attitudini e al titolo professionale. Quali sono le norme della Costituzione italiana dedicate propriamente alla tutela del lavoro? Le norme della Costituzione dedicate propriamente al lavoro sono contenute negli articoli 35-47 , ove sono definiti i principi fondamentali che regolano l’assetto economico della società. La finalità resta quella di tutelare , nell’ambito di tali relazioni, il soggetto più debole , cioè il lavoratore, e di conferire concretezza all’impegno dello Stato alla promozione di tutti gli strumenti di emancipazione delle classi storicamente subalterne. Le richiamate norme costituzionali riguardano, ad esempio, la tutela del lavoro in tutte le sue forme; i criteri di determinazione della retribuzione ; la durata massima della giornata lavorativa; la tutela della donna lavoratrice ; il diritto del lavoratore ad adeguate forme di previdenza e assistenza sociale ; l’ attività sindacale .

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Lo studio

Marisa Pellecchia
Via Velletri N. 219
Artena (RM)

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