Revenge porn: la vendetta nell'era digitale

Scritto da: Martina Strigiotti -




Pubblicazione legale: Il testo tratta in modo approfondito il fenomeno del revenge porn, termine con cui si indica la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso della persona ritratta, spesso per vendetta dopo la fine di una relazione. Viene spiegato come questa pratica, seppur ancora sottovalutata, abbia avuto un impatto devastante su numerose vittime, portando in alcuni casi anche a gravi conseguenze psicologiche e sociali, come depressione, isolamento e persino il suicidio. Grazie alla legge 69/2019 (Codice Rosso) il reato è stato introdotto nel codice penale all’art. 612-ter c.p., con pene severe per chi realizza o diffonde tali contenuti. La norma punisce anche chi, pur non essendo l'autore originario, inoltra o pubblica materiale ricevuto da terzi. Il testo descrive anche i casi aggravati, ad esempio se l’autore è un ex partner o se i contenuti sono diffusi via web. Tuttavia, l'analisi non si ferma all’aspetto penalistico: si sottolinea il ruolo dell’educazione digitale, la necessità di prevenzione e l’importanza di un dialogo aperto tra genitori e figli, poiché il fenomeno coinvolge anche molti minori. Sono infine illustrati i rimedi concreti disponibili: dalla segnalazione ai social e al Garante per la Privacy, fino alla denuncia alla Polizia Postale. In sintesi, il testo offre una panoramica chiara del problema, dei suoi risvolti giuridici e delle tutele per le vittime.

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Martina Strigiotti

Avvocato Penalista




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