Avvocato Massimo Maccagnani a Bologna

Massimo Maccagnani

Avvocato esperto in materia di proprietà industriale ed intellettuale


Informazioni generali

L'avvocato Massimo Maccagnani è iscritto all’albo degli avvocati di Bologna al n. 5302 ed anche all’albo speciale degli avvocati Cassazionisti e delle Giurisdizioni Superiori. Da venti anni svolge la propria attività prevalente nel campo della tutela della proprietà industriale (marchi, brevetti, disegni e modelli, informazioni segrete) ed intellettuale (diritto d’autore) e della concorrenza sleale, del diritto commerciale e societario. È in grado di fornire consulenza stragiudiziale (anche on line) ed assistenza giudiziale in tutta Italia e presso l’EUIPO di Alicante (Spagna), sede del marchio e del modello dell’Unione Europea.

Esperienza


Proprietà intellettuale

L'avvocato Massimo Maccagnani si è formato presso un primario studio legale in materia di proprietà industriale ed intellettuale di Bologna ed ha proseguito in questo àmbito anche nella propria attività autonoma. Egli ha maturato una notevole esperienza occupandosi di questioni stragiudiziali e giudiziali in materia di diritto d'autore, in relazione alla gestione dei diritti su brani musicali, libri e know-how, in relazione a controversie per contraffazione e plagio.


Brevetti

L'avvocato Massimo Maccagnani si è formato presso un primario studio legale in materia di proprietà industriale ed intellettuale di Bologna ed ha proseguito in questo àmbito anche nella propria attività autonoma. Egli ha maturato una notevole esperienza occupandosi di questioni stragiudiziali e giudiziali in materia di brevetti, in relazione alla gestione dei diritti di sfruttamento economico (contratti di cessione e licenza) ed in relazione a controversie giudiziali per nullità e contraffazione ed a procedure cautelari per inibitoria e sequestro.


Marchi

L'avvocato Massimo Maccagnani si è formato presso un primario studio legale in materia di proprietà industriale ed intellettuale di Bologna ed ha proseguito in questo àmbito anche nella propria attività autonoma. Egli ha maturato una notevole esperienza occupandosi di questioni stragiudiziali e giudiziali in materia di marchi, in relazione al loro deposito avanti UIBM ed EUIPO, alla gestione dei diritti di sfruttamento economico (contratti di cessione e licenza) ed in relazione a controversie giudiziali per nullità e contraffazione ed a procedure cautelari per inibitoria e sequestro e giudizi amministrativi avanti UIBM ed EUIPO.


Altre categorie:

Diritto condominiale, Diritto commerciale e societario, Locazioni, Sfratto, Cassazione.


Referenze

Sentenza giudiziaria

Ottenuta la revoca dell'amministratore di una s.a.s. per mala gestio

Ordinanza cautelare del 7 giugno 2017 n. 3358 del Tribunale di Bologna

Il Tribunale ha accertato la mala gestio dell'amministratore di una s.a.s. e lo ha revocato dall'incarico, nominando un amministratore provvisorio per il compimento dell'ordinario sino alla definizione del giudizio di merito.

Sentenza giudiziaria

Ottenuta ordinanza cautelare di inibitoria e sentenza di condanna per concorrenza sleale per sottrazione di informazioni riservate

Ordinanza cautelare del 22 giugno 2010 n. 51 e Sentenza del 27 luglio 2015 n. 2340 del Tribunale di Bologna-sezione specializzata in materia di impresa

Il Tribunale ha dichiarato la sussistenza della fattispecie di concorrenza sleale ex art. 2598, comma 1, n. 3, c.c., per la sottrazione di informazioni riservate da parte dell'ex amministratore unico di una società, divenuto consulente di altra società concorrente, per la quale aveva realizzato attacchi da scialpinismo avvalendosi di disegni tecnici realizzati nella società di provenienza. Per la particolarità della fattispecie esaminata, l'ordinanza cautelare e la sentenza di primo grado sono state pubblicate sulla rivista specializzata Giurisprudenza Annotata di Diritto Industriale al n. 5565 del 2010 ed al n. 6306 del 2015; l'ordinanza collegiale di reclamo è stata pubblicata sul portale www.giuraemilia.it.

Sentenza giudiziaria

Ho ottenuto l'affermazione del principio di stabilità dell'inibitoria cautelare

Sentenza del 3 agosto 2015 n. 2424 Tribunale di Venezia sezione specializzata in materia di impresa

Si dibatteva sulla stabilità dell'inibitoria cautelare contenuta in un'ordinanza cautelare, concessa unitamente al provvedimento di sequestro, non eseguito nei trenta giorni succcessivi, avente ad oggetto attacchi da scialpinismo. Conformemente alla tesi da me sostenuta, il Tribunale ha ritenuto doversi dichiarare l'inefficacia del solo provvedimento di sequestro e la conferma del provvedimento di inibitoria, divenuto stabile, in quanto ben si possono scindere i provvedimenti contenuti all'interno della medesima ordinanza cautelare. Per la particolarità e novità della questione, l'ordinanza è stata pubblicata sulla rivista specializzata Il Diritto Industriale n. 1/2016, con commento adesivo di Giovanni Ciccone.

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Lo studio

Massimo Maccagnani
Viale Giosué Carducci N. 24
Bologna (BO)

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