La filiera delle responsabilità nella costruzione di edifici

Impreseedilinews - 10/2019




Intervista: Sono maturi i tempi per trasformare la salubrità dell’aria indoor in una qualità essenziale dell’immobile al pari della sua efficienza energetica, che costituisce sotto forma di certificazione un elemento essenziale di validità del negozio giuridico di trasferimento degli immobili. Sono estremamente convinto che il trasferimento della proprietà, ma non solo, anche un semplice contratto di concessione in godimento dell’immobile debba essere accompagnato da una certificazione di salubrità e quanto affermo è fondato su oggettivi riscontri giurisprudenziali. Esiste una vera e propria filiera delle responsabilità, dal committente fino all’ultimo concessionario del bene, verso l’utilizzatore finale. Tutti i protagonisti del processo costruttivo, soprattutto i professionisti, sono tenuti al rispetto di un livello di diligenza professionale più alto dell’uomo comune. Recenti sentenze prevedono per i casi gravissimi di violazione delle buone norme di costruzione e progettazione, sotto il profilo civilistico, la risoluzione del contratto per inadempimento, dove si verifichino gravi difformità e vizi dell’edificio declinati anche sotto il profilo della salubrità (muffe, radon, inquinamento elettromagnetico…). La nostra giurisprudenza è giunta a risarcire insieme al danno materiale anche il danno non patrimoniale cioè il danno al benessere psico-fisico della persona che vive e lavora nell’ambiente confinato insalubre.

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Pubblicato da:


Massimo Murru

Massimo Murru Avvocato di Impresa a Cagliari




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