Avvocato Matteo Raimondi a Roma

Matteo Raimondi

Avvocato esperto in Diritto Immobiliare (Compravendita, Locazione e Condomini)

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Balconi aggettanti in un condominio: a chi spettano le spese per il rifacimento?

Scritto da: Matteo Raimondi - Pubblicato su IUSTLAB

Pubblicazione legale:

In riferimento ai balconi aggettanti (cioè quelli che, a differenza dei così detti ad incasso, sporgono dalla facciata) la giurisprudenza (vedasi da ultimo la Cassazione n.7603/2017) ha più volte affermato il principio secondo cui "L'assemblea condominiale non può assumere decisioni che riguardino i singoli condomini nell'ambito dei beni di loro proprietà esclusiva"; ciò "salvo che non si riflettano sull'adeguato uso delle cose comuni; ne consegue che nel caso in cui i balconi, che appartengono in modo esclusivo al proprietario dell'appartamento di cui fanno parte, presentino nella facciata esterna elementi decorativi, o anche semplicemente cromatici, che si armonizzano con la facciata del fabbricato dal quale sporgono, per i lavori di restauro o di manutenzione straordinaria della facciata, decisi con la prescritta maggioranza, legittimamente viene incluso nei lavori comuni il contemporaneo rifacimento della facciata esterna dei detti balconi, essendo il decoro estetico dell'edificio condominiale un bene comune, della cui tutela è competente l'assemblea".
In buona sostanza, fermo restando il principio della proprietà privata/esclusiva dei singoli condomini in riferimento ai balconi aggettanti, fa eccezione il caso in cui le lavorazioni su tali balconi vadano ad incidere sul decoro architettonico.
Una più recente sentenza del Tribunale di Milano n.6076/2019 fa maggiore luce su cosa si intenda per decoro architettonico e quali lavorazioni sui balconi ricomprenda: "balconi aggettanti costituiscono un prolungamento della corrispondente unità immobiliare sita in un edificio condominiale e appartengono perciò in via esclusiva al proprietario di questa, salvo i rivestimenti e gli elementi della parte frontale e di quella inferiore, i quali devono considerarsi beni comuni quando si inseriscono nel prospetto dell'edificio e contribuiscono a renderlo esteticamente gradevole. Da ciò consegue che possono essere ripartite tra tutti i condomini le sole spese relative ai rivestimenti e ai frontalini e non anche quelle relative alle ringhiere e all'intonaco dei balconi di competenza dei proprietari delle relative singole unità immobiliari. Ciò posto, il Tribunale ha ritenuto che la delibera dell'assemblea condominiale oggetto di causa nella fattispecie fosse nulla laddove l'assemblea aveva deliberato sull'esecuzione dei lavori per il rifacimento delle facciate e dei balconi, andando al di là dei propri poteri, ovvero deliberando su beni, quali frontalini, parapetti e solette, ringhiere, che esulano dalle parti comuni".
In poche parole occorrerà capire, caso per caso - in base ai lavori effettivamente oggetto della delibera assembleare -, se verrà fatto un distinguo tra le lavorazioni ad uso esclusivo e quelle che (anche in riferimento ai balconi aggettanti) possono essere oggetto di delibera assembleare in quanto relative a parti comuni.
Se così non dovesse essere, potrebbe configurarsi l'ipotesi di nullità, quantomeno parziale, della delibera.


Avv. Matteo Raimondi - Avvocato esperto in Diritto Immobiliare (Compravendita, Locazione e Condomini)

Sono un Avvocato civilista specializzato principalmente nei settori di Diritto Immobiliare, Diritto di Famiglia, Responsabilità Medico-Sanitaria-Assicurativa, Risarcimento Danni, Successioni-Eredità, Contrattualistica. Relatore di convegni in ordine alle tematiche dei Condomini e delle Locazioni (con particolare focus sulle Locazioni Brevi), nella qualità di membro della Commissione Condomini e Locazioni dell'Ordine degli Avvocati di Roma.




Matteo Raimondi

Esperienza


Diritto immobiliare

Il diritto immobiliare rappresenta il core business dell'attività dello studio. La consulenza legale sia stragiudiziale, sia giudiziale comprende la redazione, gestione e risoluzione di contratti (preliminari, compravendita, locazioni, comodati, ecc...), le trattative, l'assistenza in compravendite (fino al rogito notarile) e locazioni.


Locazioni

Sono altamente specializzato in materia delle locazioni. Fornisco consulenza e assistenza in ordine alle locazioni commerciali, ad uso abitativo e transitorie. In particolare, nella qualità di Membro della Commissione Locazione e Condomini dell'Ordine degli Avvocati di Roma, mi sono occupato come relatore dei profili autorizzativi e sanzionatori in ordine alle Locazioni Brevi, materia in continua evoluzione anche alla luce del Decreto Rilanci.


Diritto condominiale

Presto attività di consulenza e assistenza nelle controversie condominiali sia a livello stragiudiziale (redazione di diffide, trattative con il condominio, mediazione), sia a livello legale (ATP, impugnazioni delibere condominiali, cause ordinarie, ecc...).


Altre categorie:

Diritto civile, Eredità e successioni, Separazione, Divorzio, Recupero crediti, Pignoramento, Contratti, Sfratto, Risarcimento danni, Mediazione, Negoziazione assistita, Diritto di famiglia.


Referenze

Pubblicazione legale

Compravendita immobiliare: le Sezioni Unite sposano la “Teoria formale”

Articolo di commento alla sentenza del 22 marzo 2019 n. 8230, le SS. UU. che ha finalmente risolto il conflitto in favore tra le contrapposte teorie della nullità formale e sostanziale dell’atto di compravendita in favore di una nullità meramente testuale, enunciando il seguente principio di diritto: "In presenza nell'atto della dichiarazione dell'alienante degli estremi del titolo urbanistico, reale e riferibile all'immobile, il contratto è valido a prescindere dal profilo della conformità o della difformità della costruzione realizzata al titolo menzionato".

Pubblicazione legale

Parere in ordine alla possibilità di usucapire un immobile

Pubblicato su IUSTLAB

Parere sulla possibilità di usucapire un immobile, unendo al proprio possesso quello del dante causa ( ergo : presupposti trasferimento), nonché sull’ammissibilità della domanda di acquisto per usucapione del diritto di proprietà di un immobile abusivo. 1) trasferimento del possesso : in tema di accessione nel possesso, di cui all'art. 1146, comma 2, c.c., la più recente e dominante giurisprudenza della Suprema Corte sembra ammettere il trapasso/trasferimento del possesso dall'uno all'altro dei successivi possessori; ciò, tuttavia, sul presupposto che “ il trasferimento trovi la propria giustificazione in un titolo astrattamente idoneo a trasferire la proprietà o altro diritto reale sul bene ”, escludendo, dunque, che oggetto del trasferimento possa essere “ costituito dal mero potere di fatto sulla cosa ” (Cass. n.20715/2018; nella stessa direzione anche le più recenti pronunce Cass. civ. n. 19940/2022 e Cass. civ. n. 8596/2022). In tale ultimo caso, il venditore si era dichiarato proprietario del bene stesso per usucapione, pur in assenza di sentenza dichiarativa dell'intervenuta usucapione e la Corte aveva comunque ritenuto che “ il titolo vantato dal (OMISSIS) e dall’ (OMISSIS) fosse astrattamente idoneo al trasferimento della proprietà del bene di cui è causa, posto che a tal fine è sufficiente anche un ‘…acquisto invalido o proveniente a non domino ’ ” (richiamando a tal fine l’ordinanza della Cass. n.22348/2011). Secondo tale concorde e più recente giurisprudenza, pertanto, sarebbe possibile unire il proprio possesso (sul presupposto che lo stesso sia continuo, ininterrotto e pacifico) a quello del dante causa ai fini dell’usucapione e per fare ciò sarebbe sufficiente anche la sola scrittura privata che fornisca la prova di aver acquisito un titolo astrattamente idoneo. 2) Domanda di usucapione su immobile abusivo : in considerazione, altresì, della riferita abusività/non regolarità dell’immobile che ci occupa, occorreva, poi, verificare se sussiste la possibilità di acquistare per usucapione il diritto di proprietà anche su un immobile abusivo; ulteriore approfondimento che risultava essere una conditio sine qua non rispetto al precedente in ordine alla trasferibilità del possesso. Ebbene, anche in tal caso, l’orientamento della recente e dominante giurisprudenza sembra prevedere tale soluzione che è stata prospettata ex plurimis dalla recente sentenza del Tribunale di Catanzaro (ordinanza n. 696 del 24.3.2023), evidenziando l’irrilevanza della condizione di abusività dell’immobile oggetto della domanda ai fini dell’accoglimento o del rigetto della stessa: “ E' possibile presentare richiesta di acquisto tramite usucapione anche per immobili abusivi non regolarizzati dal punto di vista urbanistico ed edilizio ”; ciò richiamando l’evoluzione della più recente giurisprudenza di legittimità sulla previsione dell’acquisto per usucapione del diritto di proprietà di un immobile “ anche nel caso in cui la costruzione sia abusiva, atteso che il difetto della concessione edilizia esaurisce la sua rilevanza nell'ambito del rapporto pubblicistico, senza incidere sui requisiti del possesso ad usucapionem ” (Cass. n.6727/2018; in tal senso anche Cass. n.3979/2013). Tale ultimo orientamento pare aver superato/soppiantato il precedente secondo il quale non si poteva dar luogo all'usucapione di un manufatto abusivo, nemmeno dopo lo scadere dei 20 anni previsti dalla legge (principio stabilito dal Tar del Lazio con sentenza n.2606/2011). Anche sotto tale secondo ed ultimo aspetto, in definitiva e alla luce di quanto sopra esposto, è possibile in linea generale ritenere l’ammissibilità dell’acquisto tramite usucapione del diritto di proprietà di un immobile sebbene lo stesso sia abusivo e/o da regolarizzare, fermo restando ovviamente che senza la sua successiva eventuale regolarizzazione si andrà comunque incontro a tutte le inevitabili preclusioni in punto di trasferimento a titolo derivativo, nonché alle relative conseguenze sotto il profilo edilizio amministrativo (eventuali sanzioni connesse all’abusività, ecc.)

Speaker ad evento

Locazioni turistiche: profili autorizzativi e sanzionatori

Convegno Ordine Avvocati Roma - 11/2023

Convegno in ordine agli aspetti autorizzativi e sanzionatori delle locazioni brevi. Tutto quello che c'è da sapere su cosa fare per aprire un'attività di locazione turistica e le sanzioni previste per l'omesso e/o errato adempimento agli obblighi previsti ex lege.

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