Michele Pansera

Caso legale seguito

Un coltivatore di canapa light si era visto estirpare il raccolto e contestare la violazione dell'art. 73 comma 4 DPR 309/90. A seguito di ricorso in Cassazione la Suprema Corte annullava il provvedimento ablativo sentenziando l'assenza di gravi indizi di colpevolezza.

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Assistenza e difesa penale nel Maxi Processo denominato Kallipolis acceso dalla DDA di Catania nei confronti della locale articolazione del Clan Santapaola. Lo Studio si è occupato della difesa di imputato giudicato con il rito abbreviato ed ulteriore assistito che ha scelto il rito ordinario.

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Lo Studio Legale Pansera è stato impegnato in difesa di imputato cui era contestata la qualifica di capo e promotore nel delitto di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata dall'agevolazione mafiosa.

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Dopo una operazione di Polizia che ha interessato una azienda prodruttrice di canapa sativa è stato proposto riesame che ha annullato il provvedimento di sequestro. Ciò ha portato il P.M. a chiedere l'archiviazione di tutto il procedimento per assenza di indizi qualificando come legale e rispettoso del precetto penale l'operare dell'Azienda Agricola.

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Un assistito veniva indagato per maltrattamenti in famiglia, allontanato dalla famiglia con divieto di frequentare il coniuge ed i figli. Dopo l'interrogatorio di garanzia e le indagini difensive con audizione protetta dei minori il processo si è ribaltato. Adesso la posizione dell'uomo è stata archiviata e la donna è imputata per calunnia e procurato allarme.

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Maxi Processo con oltre 300 imputati ed altrettanti capi di imputazione.

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Difesa penale nel delitto di estorsione aggravata dal metodo mafioso in terrotorio di Randazzo e Castiglione di Sicilia. Processo conclusosi con assoluzione per non aver commesso il fatto.

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Maxi processo di mafia e droga, ove erano contestate plurime estorsioni aggravate dal metodo mafioso ai danni di primarie aziende produttrici di vino Doc dell'Etna

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Maxi Operazione di Mafia della DDA di Catania. Assistenza difensiva imputato di associazione mafiosa e circa 30 estorsioni con metodo mafioso.

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Procedimento DDA per mafia ed estorsione. Il processo si è concluso con assoluzione dal delitto di associazione mafiosa e per una ipotesi di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Su tanti capi di imputazione v'è stata una sola condanna per tentativo di estorzione così ridimensionandosi l'ipotesi accusatoria.

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Esito positivo innanzi al Tribunale del Riesame dopo un arresto ed ordinanza di custodia cautelare per detenzione di armi clandestine. Le indagini difensive e l'accesso di persona del legale presso i luoghi con accertamento foto e video hanno permesso di provare la non attribuibilità della detenzione con immediata scarcerazione dell'indagato e pedissequo provvedimento di archiviazione

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Assoluzione per un giovane catanese dalla contestazione di violenza sessuale. Gli accertamenti sul telefono dell'imputato e la trascrizione di registrazioni telefoniche con perizia della difesa hanno provato l'accordo delle due presunte vittime rappresentante una concordata alterazione dei fatti per cui si stava celebrando il processo. Cià ha portato ad assoluzione con formula dubitativa.

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Scarcerazione per assenza di gravità indiziaria per un imprenditore accusato di partecipazione all'associazione mafiosa del territorio Catanese. Il tribunale ha annullato il provvedimento del Gip e la posizione è stata poi processualmente stralciata.

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IL procedimento penale nasceva dalle emergenze captative che rappresentavano la presenza di un soggetto riconosciuto quale conversante in luogo sottoposto ad intercettazione. Una consulenza di parte ha provato la non corrispondenza della voce ed il Tribunale del Riesame ha scarcerato l'indagato.

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Le indagini avevano portato ad imputazione per reati in materia ambientale stante la dispersione di fanghi inquinanti. Gli accertamenti tecnici hanno portato a rilevare un intervento di terzi che aveva compromesso l'impianto di depurazione ed a scagionare il gestore del medesimo