Nicola Frivoli

Pubblicazione legale

Nelle dinamiche della vita condominiale, è possibile la nomina di un amministratore ad acta al fine di consentire un intervento attivo dell’autorità giudiziaria per la manchevole attività da parte dell’amministratore di condominio, in particolare quanto non si prendono provvedimenti per la cosa comune, quando non si formi una maggioranza e quando la delibera adottata non venga eseguita. Tutti i condomini è conferito il diritto di provocare l’intervento del Tribunale, in ambito di volontaria giurisdizione, per risolvere le problematiche condominiali. Approfondiamo la disciplina e le caratteristiche.

Speaker ad evento

Convegno tenutosi in Roma, organizzato da APICE ITALIA (di cui sono componente del comitato scientifico), in data 24.11.2023, dove ho relazionato sulla tipologia dei manufatti presenti in condominio (veranda, pergotenda, gazebo, tettoia, vepa, tettoia, ecc.) e le responsabilità dell'amministratore di condominio, riferendomi ad un mia opera monografica, quale coautore, pubblicata nel mese di aprile 2023, edita Giuffrè Francis Lefebvre, dal titolo: "Nuovi manufatti in condominio: quali tutele?"

Speaker ad evento

Il mio intervento verte sui procedimenti di volontaria giurisdizione in ambito condominiale (revoca amministratore di condominio, curatore speciale, nomina ammistratore ad acta e nomina dell'amministratore giudiziario). In particolare faro' riferimento alla mia opera monografica, pubblicata a settembre 2023, edita Giuffre' dal titolo: Le procedure di volontaria giurisdizione in condominio.

Speaker ad evento

Evento organizzato dal Centro Studi Insgi con sede in Foggia. Il mio intervento verte sulle responsabilità dell'amministratore in caso di mancata denuncia di un illecito edilizio in condominio o da parte del condomino.

Speaker ad evento

Relaziono sul contenzioso sorto e che sorgerà sui bonus edilzi, in particolare il Superbonus, riferendomi a recente manuale da me pubblicato a settembre 2023, dal titolo: La gestione del contenzioso del Superbonus, edito Duepuntozero.

Pubblicazione legale

Nelle dinamiche della vita condominiale, se per qualsiasi causa manca il legale rappresentante dei condomini, chi intende iniziare o proseguire una lite contro i partecipanti a un condominio può richiedere la nomina di un curatore speciale ai sensi dell'art. 80 cod. proc. civ. In tal caso, deve essere nominato il curatore speciale che deve senza indugio convocare l'assemblea dei condomini per avere istruzioni sulla condotta della lite. Approfondiamo la disciplina e le caratteristiche.

Pubblicazione legale

Il rapporto contrattuale tra appaltatore e committente può terminare non solo per l'esecuzioni dei lavori e il conseguente pagamento del prezzo sancito nel contratto sorto tra le parti, bensì per altre cause. Il contratto di appalto può terminare anche per altre patologie, non solo per l'inadempimento contrattuale, dovute ad iniziative unilaterali delle parti contrattuali, che hanno come unica conseguenza l'interruzione del rapporto. In ambito condominiale, il committente-condominio può interrompere il contratto per recesso, oppure scioglimento del rapporto contrattuale a causa della sopravvenuta impossibilità nell'esecuzione, per il perimento o deterioramento della cosa, come morte dell'appaltatore.

Pubblicazione legale

In tema di impugnativa a delibera condominiale, il sindacato dell'autorità giudiziaria è limitato ad un riscontro di legittimità della decisione, avendo riguardo all'osservanza delle norme di legge o del regolamento condominiale oppure all'eccesso di potere, inteso quale controllo del legittimo esercizio del potere di cui all'assemblea medesima dispone, non potendosi invece estendere al merito ed al controllo della discrezionalità di cui tale organo è investito.

Pubblicazione legale

L'amianto in tutte le sue forme è stato bandito con la l. 27 novembre 1992 n. 257, al fine di garantire la tutela della salute dei cittadini. L'esposizione all'eternit comporta conseguenze negative per la salute dei condomini sia con riferimento alle strutture condominiali esterne che quelle interne, più difficilmente individuabili. L'inerzia della compagine condominiale, nel caso di presenza di amianto all'interno di un appartamento, nelle parti comuni, comporta un risarcimento dei danni patrimoniale e non patrimoniale nei confronti di coloro che subiscono l'eccessiva esposizione alla sostanza inquinante.

Pubblicazione legale

Nel condominio, si possono verificare una miriade di eventi con riferimento ai beni comuni, come indicati nel nostro codice civile negli artt. 1117 e 1117-bis, che sono potenzialmente dannosi nei confronti dei terzi, dei condomini stessi e dei conduttori. In tali fattispecie dannose, si applica il principio della responsabilità per custodia ex art. 2051 c.c., salvo che il condominio non provi il verificarsi dell'accadimento dovuto a caso fortuito. Può accadere che un caso di danno riguardi un vizio intrinseco della cosa comune, con susseguente trasferimento della responsabilità dal condominio in capo alla società costruttrice, come previsto dall'art. 1669 c.c., fatta salva la prescrizione decennale.

Intervista pubblica

Argomenti trattati nel corso della trasmissione hanno riguardato sia la materia condominiale e locatizia, rispondendo a quesiti formulati dai telespettatori, in particolare sul ruolo dell'amministratore di condominio e si è approfondito aspetti delle installazione dei manufatti in condominio.

Speaker ad evento

L'argomento affrontato afferiva l'intervento dell'amministratore di condominio nel caso di accertamento di abusi edilizi sia su parti comuni che su proprietà esclusive.

Speaker ad evento

Evento organizzato da "ALAC ", in Bari, in data 27 maggio 2023, dove ho relazionato sulle tutele per i condomini e per il condominio nel caso di installazioni di manufatti, nel rispetto del regolamento condominiale, delle disposizioni contenute nel codice civile e della disciplina urbanistica.

Pubblicazione legale

In ambito di stipula di rapporti contrattuali locatizi, il locatore e conduttore possono, nella loro autonomia negoziale, anche stipulare un contratto di locazione ad uso abitativo e non abitativo, ovvero misto. Infatti, manca nella disciplina delle locazioni, l’esplicita disposizione contenente tale ipotesi, che non impedisce di concordare la destinazione a più usi dell'immobile locato.

Pubblicazione legale

Le locazioni vanno distinte in due categorie generali: ad uso abitativo e quello ad uso diverso. Le prime sono disciplinate con l. 431/1998 e le seconde con l. 392/1978 (cd. Legge sull’equo canone). Il legislatore ha disciplinato in modo particolare le locazioni che hanno una caratteristica legata all’esigenza costituzionale volta a tutelare le formazioni sociali con particolare momento di aggregazione (ricreative, assistenziali, culturali e scolastiche). Tali attività non rientrano in quelle definite industriali, commerciali e artigianali o lavoro autonomo espletato in modo abituale e professionale. In particolare, l’art. 42 l. 392/1978 ha disciplinato le attività non abitativa caratterizzata dall’assenza di fini di lucro e di imprenditoria.

Pubblicazione legale

In tema di contratto di locazione, in caso di eccezione di inadempimento, ex art. 1460 c.c., sollevata dal conduttore, quest'ultimo deve dare prova del proprio assunto in ordine all'inutilizzabilità dell'immobile locato, non potendo la consulenza tecnica d'ufficio sopperire a tale mancanza probatoria.

Pubblicazione legale

La locazione breve è da considerarsi un rapporto locatizio ad uso abitativo, caratterizzato dalla brevità della durata, diventando in questi anni, alla luce della recente normativa, strumento adottato nell'àmbito turistico e non solo. La finalità di tale contratto è quello di soddisfare esigenze abitative transitorie, anche di natura turistica, però si distingue dalle locazioni transitorie ordinarie e per studenti universitari, che hanno discipline differenti.