Avvocato Paolo Gaballo a Nardò

Paolo Gaballo

Avvocato amministrativista

Informazioni generali

Lo studio legale Gaballo è specializzato nel diritto amministrativo (urbanistica-edilizia, diritto ambientale, appalti pubblici e privati, demanio marittimo, procedure concorsuali, etc.). Offre assistenza giudiziale e stragiudiziale ed è abilitato innanzi al Patrocinio innanzi al Consiglio di Stato ed alle altre Magistrature Superiori.

Esperienza


Diritto amministrativo

Lo studio legale Gaballo è specializzato nel diritto amministrativo (urbanistica-edilizia, demanio marittimo, appalti pubblici e privati, ambiente, procedure concorsuali, etc.) e predispone da tempo ricorsi innanzi al TAR ed al Consiglio di Stato. Offre, altresì, consulenza giudiziale e stragiudiziale in favore di privati, società e Pubbliche Amministrazioni


Appalti pubblici

La materia degli appalti pubblici è costantemente seguita dallo studio nell'ambito sia di giudizi amministrativi, che di consulenze stragiudiziali inerenti l'espletamento di gare pubbliche.


Ricorso al TAR

Lo studio predispone ricorsi ai TAR, previa analisi ed approfondimento della relativa controversia.


Altre categorie

Diritto penale, Edilizia ed urbanistica, Diritto marittimo, Diritto ambientale, Diritto civile, Arte e beni culturali.



Credenziali

Pubblicazione legale

L’asl bari paga risarcimenti danni di oltre 800.000 euro per le condanne inflitte dal tar bari e dal consiglio di stato per la mancata attivazione del servizio di trasporto dei disabili dei centri diurni

Pubblicato su IUSTLAB

L’ASL Bari paga risarcimento danni per complessivi € 830.000,00 a causa dei propri inadempimenti nell’attivazione del servizio di trasporto dei disabili dei centri diurni. I fatti. L’art. 46 della Legge della Regione Puglia n. 4/2010 assegna alle ASL competenti per territorio il compito di garantire il servizio di trasporto dei disabili presso i centri diurni socio-educativi contrattualizzati con le ASL. Negli anni passati, l’ASL Bari, nonostante le diffide per l’attivazione del servizio di trasporto ricevute dai centri diurni, dalle associazioni di categoria ed anche dal Comune di Bari, non attivava detto servizio. Solo nel 2020 l’ASL Bari, per tentare di porre rimedio a tanto, in via eccezionale e temporanea, consentiva ai centri diurni di provvedere al trasporto, corrispondendo, però, agli stessi una tariffa, € 6,51 per utente, che non copriva i costi realmente sopportati. Scaduto il contratto, i centri tornavano a diffidare l’ASL Bari a prendere in carico il servizio o a ricevere una tariffa adeguata ai costi reali. In caso contrario, i centri avvertivano che sarebbero stati costretti ad interrompere il trasporto e che ciò avrebbe creato gravissimi danni agli utenti disabili dei centri ed alle rispettive famiglie, a cui sarebbe stato impedito di poter fruire di un servizio indispensabile per somministrare le terapie di cui i disabili avevano estrema necessità sulla base dei programmi di riabilitazione autorizzati dalla stessa ASL Bari. Vista l’inerzia dell’ASL Bari, quattro centri diurni, tramite l’Avv. Paolo Gaballo del Foro di Lecce, invocavano giustizia al TAR Puglia, chiedendo di porre rimedio ad una situazione divenuta improcrastinabile, nonché il rimborso delle maggiori spese sostenute negli anni per il trasporto. Il TAR disponeva il coinvolgimento nei giudizi della Regione Puglia, affinchè la stessa, assieme all’ASL Bari, pervenisse con sollecitudine ad una soluzione della vicenda. Nonostante il disposto del TAR nulla accadeva; sicchè i quattro centri diurni tornavano ad invocare giustizia al TAR Puglia, che, accogliendo le istanze cautelari avanzate dall’Avv. Gaballo, con quattro ordinanze, imponeva all’ASL Bari ed alla Regione Puglia un tavolo tecnico al fine di risolvere la situazione e, nel caso, rinegoziare con i centri diurni l’originaria tariffa per lo svolgimento, da parte di questi ultimi, del servizio di trasporto. Tuttavia, il tavolo tecnico regionale si risolveva in un nulla di fatto; sicchè subentrava il Commissario ad acta in luogo delle Amministrazioni inadempienti. Il TAR Puglia accoglieva i ricorsi dei centri diurni, dichiarando illegittimi i provvedimenti dell’ASL Bari di rinvio dell’erogazione del servizio di trasporto, condannando la Regione Puglia e l’ASL Bari, in solido, a risarcire i danni, individuati nei costi del servizio sopportati dai centri, e disponendo la trasmissione degli atti alla Corte dei Conti per le responsabilità che la stessa avesse ritenuto di individuare. In caso di mancato accordo sulla somma da risarcire, il TAR nominava come Commissario ad acta il Prefetto di Bari. Nei giudizi interveniva, a supporto dei centri, l’Associazione Welfare a Levante con il proprio Presidente Antonio Perruggini. L’ASL Bari e la Regione decidevano di appellare tutte le sentenze del TAR. Nel dicembre 2024 il Consiglio di Stato, con quattro sentenze, accogliendo le tesi dell’Avv. Gaballo, confermava l’illegittimità dei provvedimenti dell’ASL Bari di rinvio nell’erogazione del servizio di trasporto presso i centri diurni e la condanna dell’ASL Bari e Regione Puglia, in solido, a risarcire le spese nelle more sopportate dai centri, oltre interessi . Le quattro nuove decisioni del Consiglio di Stato rivestivano particolare importanza, in quanto consentivano di sbloccare, definitivamente, una situazione che si trascinava da anni in danno dei centri diurni e dei loro utenti disabili e rappresentavano una pietra miliare nella distribuzione delle competenze dei servizi in favore dei diversamente abili e nell’interpretazione della normativa regionale in materia. Di recente, l’ASL Bari, dovendo dare esecuzione alle decisioni della Magistratura Amministrativa, ha risarcito ai centri vittoriosi complessivi € 830.000,00 . L’ASL, inoltre, ha convenuto con i centri di affidare agli stessi, ma solo fino al prossimo mese di dicembre, il servizio di trasporto, pagando ai centri una tariffa di € 14,50 ad utente, oltre il doppio quindi di quella di € 6,51 convenuta in passato . Dal primo gennaio 2026 spetterà all’ASL Bari assicurare il servizio, prendendolo in carico a affidandolo a terzi.

Pubblicazione legale

Via libera dal TAR Lecce agli idrovolanti per la Grecia da Santa Maria al Bagno

Pubblicato su IUSTLAB

Il TAR Lecce rigetta il ricorso contro i provvedimenti che autorizza no il progetto degli idrovolanti nella marina di S anta M aria al Bagno, che, pertanto, ora può “ decollare ”. I fatti. Lo scorso mese di febbraio, i l proprietario di un’abitazione vicina al giardino della memoria di S .M. al Bagno e presidente del Comitato di S .M. al Bagno a difesa della m a rina e del giardino della memoria , impugna va al TAR Lecce il progetto degli idrovolanti sul quale l’Amministrazione Mellone punta per incrementare l’economica turistica della marina . Nel 2020, infatti, il Comune di Nardò aveva ottenuto un finanziamento a fondo perduto del programma europeo Interreg Grecia/Italia 2014/2020, per un importo di € 533.000,00, per l’installazione di una idrosuperfic i e con mini terminal nella marina di Santa Maria al Bagno di Nardò. Il finanziamento è condizionato alla realizzazione dell’opera nei prossimi mesi . Sul progetto dell’opera pubblica si è tenuta una conferenza dei servizi nel 2020 per l’acquisizione dei pareri da parte delle Autorità competenti; la conferenza dei servizi si è conclusa lo scorso mese di novembre con l’acquisizione di tutti i pareri favorevoli alla realizzazione dell’opera, compreso quello della Soprintendenza . Sennonchè l o scorso mese di febbraio il proprietario dell'abitazione impugna va al TAR Lecce la suddetta conferenza dei servizi ed i pareri acquisiti all’interno della stessa , in particolare quello della Soprintendenz a, a difesa della sua a bitazione e quale residente del Comitato di Santa Maria al Bagno . L’Amministrazione di Nardò decideva di difendersi in giudizio con l’Avv. Paolo Gaballo , il quale , innanzi al TAR Lecce , eccepi va la tardività del ricorso, poiché notificato oltre il termine di decadenza di 60 giorni dalla conoscenza dei provvedimenti impugnati da parte del ricorrente ed il difetto di legittimazione sia del ricorrente , che del comitato che lo stesso rappresenta, per carenza di presupposti necessari . All’udienza camerale tenutasi lo scorso 10 marzo i legali del proprietario dell'immobile rinuncia vano all’istanza di sospensione che avevano richiesto contro i provvedimenti impugnati. Il pomeriggio dello stesso giorno i suddetti legali notificavano un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica intestato a l padre del ricorrente e comproprietario della medesima abitazione , che contestava, per le stesse ragioni del figlio, i provvedimenti già impugnati da quest’ultimo . L’Amministrazione di Nardò decideva di trasporre il giudizio al TAR Lecce attraverso l’Avv. Paolo Gaballo , che evidenziava la corretta la localizzazione dell’ opera pubblica lungo la costa neretina, trattan do si di scelte che, pur essendo riservate alla discrezionalità dell ’ amministrazione , erano state adeguatamente istruite e motivate, tenendo conto anche del giardino della memoria, visto che lo stesso sarebbe stato riqualificato, valorizzato ed impegnato solo in minima parte, senza alcun impatto . I l Tar Lecce , accogliendo le tesi dell’Avv. Gaballo, ha pubblicato la sentenza che rigetta il ricorso del comproprietario dell'immobile, ritenendolo infondato. Secondo il TAR , “l’amministrazione ha esercitato i propri poteri discrezionali senza omettere di valutare e comparare tutti gli inter e ssi coinvolti dalla scelta localizzativa e in particolare l’interesse alla conservazione del valore simbolico del giardino della memoria” . E’ stato così scongiurato il rischio d i perdita del finanziamento comunitario da parte del Comune di Nardò che ora potrà realizzare il progetto degli idrovolanti, offrendo alla collettività un’importante servizio turistico.

Intervista pubblica

I centri diurni socio riabilitativi negli ambiti territoriali della Regione Puglia

Tele Rama - 10/2021

Durante la trasmissione "Controvento", in onda su tele rama, sono state affrontate le problematiche che vivono i centri diurni socio-riabilitativi degli ambiti territoriali della Provincia di Lecce. In particolare si è affrontata la questione del giudizio amministrativo pendente tra i suddetti centri e l'ASL Lecce per la riattivazione del servizio di trasporto degli utenti diversamente abili presso i centri diurni accreditati dalla Regione Puglia

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