Con la sentenza dello scorso 19 ottobre, il TAR Catanzaro ha ribadito l’importanza del principio di tutela dell’effettività del diritto di difesa. La controversia concerneva l’ordinanza contingibile e urgente emanata da un sindaco con la quale veniva disposta la chiusura di un’attività di bar con la seguente motivazione: “reato di disturbo del riposo delle persone di cui all’articolo 659, comma 1, del codice penale. ordinanza di chiusura per gg. 3 (tre) dell’esercizio pubblico ‘bar’ …”. A seguito della notificazione del ricorso, l’amministrazione comunale revocava in autotutela l’ordinanza sindacale asserendo di dover “approfondire l’oggetto del contendere”, ammettendo, di conseguenza, che il provvedimento amministrativo fosse stato emanato senza avere espletato una approfondita (e necessaria) attività istruttoria. Il TAR ha, quindi, affermato che: “l’azione amministrativa, nonostante fosse meritevole di approfondimento da parte degli Uffici del Comune al momento della sua adozione, ha comunque costretto il ricorrente ad agire in giudizio per accertare l’illegittimità dell’atto amministrativo lesivo della propria posizione giuridica soggettiva” e che “a fondamento della condanna alle spese di lite vi è il principio di tutela dell’effettività del diritto di difesa (art. 24 Cost.), sicchè la parte non deve essere gravata dalle spese sostenute per una causa che non avrebbe intentato in mancanza della condotta altrui poichè, altrimenti, subirebbe un danno economico per il solo fatto di a
Presta assistenza giudiziale e stragiudiziale a privati, imprese ed enti pubblici in varie branche del diritto. In particolare: diritto civile (risarcimento danni, responsabilità medica, affitto d’azienda, locazione, diritto fallimentare, recupero crediti, contrattualistica, usucapione etc), diritto del lavoro e diritto amministrativo. Laureatosi a pieni voti presso l’Università Cattolica di Milano ha lavorato, per alcuni anni, presso lo studio legale e tributario Pirola Pennuto Zei & Associati di Milano occupandosi di diritto societario. È stato componente del direttivo dell’Aiga e del Movimento Forense di Catanzaro.
Si è occupato di numerosi casi concernenti il risarcimento danni da responsabilità contrattuale ed extracontrattuale, contrattualistica, appalto tra privati, affitto di azienda, locazioni, condomini, recupero crediti, responsabilità medica, risarcimento danni causati da cinghiali, etc.
Si è occupato, sia lato datore di lavoro che lavoratore, di diversi casi concernenti: licenziamenti, demansionamenti, controversie dinanzi l’ispettorato del lavoro, recupero crediti, assistenza giudiziale e stragiudiziale di lavoratori e datori di lavoro, controversie giudiziali e stragiudiziali con la pubblica amministrazione; cause aventi ad oggetto differenze retributive, bonus docenti per insegnanti precari, etc.
Ha seguito numerosi casi dinanzi il Tar. Non da ultimo ha ottenuto una delle pochissime sentenze di accoglimento avverso la bocciatura di un candidato alla prima prova orale di esame di avvocato.
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Paolo Pitaro
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Catanzaro (CZ)
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