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Avvocato Paolo Rosetti a Pescara

Paolo Rosetti

Avvocato civilista esperto in Contrattualistica, Procedure Concorsuali, Diritto Europeo

Informazioni generali

Sono Paolo Rosetti, civilista esperto in consulenza a privati ed imprese, sia di diritto privato che in house providing (contrattualistica, recupero crediti, procedure esecutive e concorsuali, diritto del lavoro e famiglia). Offro un rapporto personale e diretto con i miei clienti, e l'impegno a seguire ogni caso da vicino. Naturalmente portato al problem solving, cerco di individuare il concreto interesse del cliente. Considero la via giudiziale l'ultima ratio e quindi, in via preventiva, cerco sempre la migliore soddisfazione del cliente attraverso la mediazione. Maggiori informazioni su LinkedIn e Facebook

Esperienza


Sfratto

Posso vantare numerosi incarichi per la redazione di contratti di locazione, nonché per l'instaurazione di procedimenti di convalida di sfratto. Seguo sempre il cliente anche nella fase esecutiva sino al rilascio dell'immobile.


Locazioni

Posso vantare numerosi incarichi per la redazione di contratti di locazione, nonché per l'instaurazione di procedimenti di convalida di sfratto. Seguo sempre il cliente anche nella fase esecutiva sino al rilascio dell'immobile.


Investimenti

Attraverso la via giudiziale ho consentito a diversi investitori, all'indomani del fallimento della Lehman Brothers, il recupero dell'intero capitale investito in Polizze Index-Linked collocate sul mercato da diversi istituti bancari quali mere polizze vita. Posso, pertanto, vantare un'ottima conoscenza della normativa in materia di Investimenti (TUF) e della relativa giurisprudenza in materia.


Altre categorie

Recupero crediti, Previdenza, Diritto di famiglia, Separazione, Divorzio, Matrimonio, Fallimento e proc. concorsuali, Diritto tributario, Diritto del lavoro, Diritto civile, Diritto penale, Immigrazione e cittadinanza, Privacy e GDPR, Diritto condominiale, Eredità e successioni, Affidamento, Incapacità giuridica, Diritto commerciale e societario, Antitrust e concorrenza sleale, Diritto bancario e finanziario, Usura, Diritto assicurativo, Contratti, Diritto amministrativo, Ricorso al TAR, Diritto internazionale ed europeo, Diritto dei trasporti terrestri, Incidenti stradali, Multe e contravvenzioni, Tutela del consumatore, Diritto dell'informatica, Arbitrato, Mediazione, Negoziazione assistita, Violenza, Reati contro il patrimonio, Risarcimento danni.



Credenziali

Caso legale seguito

Credito da contratto di appalto - Cessione pro soluto del credito - Fallimento del Cedente- Revocatoria dell'atto di cessione - Azione di recupero del credito da parte della Curatela del fallimento della ditta Cedente

2010

Una ditta cede pro soluto, a favore di altra ditta, un cospicuo credito superiore ai 600mila €, derivante da contratto di appalto di opere, appena 18 giorni prima della sua dichiarazione di fallimento. Su incarico della Curatela fallimentare ho intrapreso azione giudiziale per la dichiarazione di inefficacia dell'atto di cessione, sui seguenti presupposti: la cessione era stata eseguita in periodo sospetto ai sensi della Legge Fallimentare (appena 18 giorni prima della successiva dichiarazione di fallimento); la consapevolezza del cedente - poi fallito - di recare grave pregiudizio alla par condicio creditorum attraverso un anomalo mezzo di pagamento, che avrebbe consentito una ingiusta soddisfazione di un solo creditore - il cessionario -, ed un altrettanto ingiusto danno a tutti gli altri creditori della fallita, posto che solo la procedura concorsuale può garantire la par condicio creditorum; il sospetto che l'atto di cessione avrebbe potuto costituire solo lo strumento fraudolento per sottrarre alla procedura concorsuale un credito vantato dalla fallita nei confronti di un terzo, ad esclusivo vantaggio del terzo stesso, ed in danno dei creditori della fallita. Il Tribunale ha accolto in toto le nostre ragioni in fatto ed in diritto, dichiarando l'inefficacia, nei confronti della Curatela, dell'atto di cessione del credito. Munito di tale titolo, ho poi proceduto al pieno recupero del cospicuo credito nell'interesse della massa dei creditori.

Caso legale seguito

Convivenza More Uxorio - Figli - Separazione - Conflitto per il menage della prole - Soluzione attraverso la mediazione

Anni 2018/2019, Chieti

Si è rivolta a me una giovane madre di due bambine che, all'indomani del fallimento di una convivenza more uxorio, aveva precedentemente, con altro collega, sottoscritto un accordo giudiziale per affidamento della prole e relative condizioni economiche che la penalizzava in toto, lasciando all'ex compagno libero arbitrio sui tempi dell'affidamento, nonché sulla scelta delle spese straordinarie da rimborsare alla madre. Ho intrapreso, attraverso diversi incontri sia con la sola cliente, e sia solo con la collega che rappresentava la controparte, un percorso di mediazione che ha condotto a disinnescare tutti i motivi di criticità, impedendo che la prole continuasse ad essere strumento di ritorsione reciproca fra i genitori e, soprattutto, riconducendo tutte le condizioni di affidamento della prole e le relative statuizioni economiche entro l'alveo dei protocolli di intesa dei Tribunali nazionali in materia, e con la maggiore soddisfazione possibile degli interessi di entrambi i genitori.

Caso legale seguito

Impresa in house providing operante nel settore del Trasporto Pubblico - Eccedenza di personale - Accordo tra Azienda e organizzazioni sindacali di incentivo all'esodo ai sensi dell'art. 4, commi da 1 a 7-ter, della Legge 28 giugno 2012, n. 92

2013

Quale consulente di impresa in house providing operante nel settore del Trasporto Pubblico, con una eccedenza di personale anziano, ho partecipato alla realizzazione di un importante piano di incentivo all'esodo, ai sensi dell'art. 4, commi da 1 a 7-ter, della Legge 28 giugno 2012, n. 92 (Riforma Fornero). La norma in questione prevede la facoltà per le aziende, con più di 15 dipendenti, di incentivare l’esodo dei lavoratori che raggiungano i requisiti per il pensionamento, di vecchiaia o anticipato, nei 4 anni successivi alla data di cessazione del rapporto di lavoro. L'incentivo è rappresentato dal fatto che il datore di lavoro si impegna a corrispondere ai lavoratori una prestazione di importo pari al trattamento di pensione che spetterebbe in base alle regole vigenti, ed a corrispondere all'INPS la contribuzione fino al raggiungimento dei requisiti minimi per il pensionamento. Ho seguito e curato l'intera operazione ed, in particolare, la redazione di un piano di massima, l'acquisizione dei nominativi dei lavoratori eventualmente interessati e della loro documentazione INPS attestante la data di decorrenza della pensione di vecchiaia o di anzianità, nonché la presentazione all'INPS dell'accordo siglato con le organizzazioni sindacali che individuava il numero degli esuberi in possesso dei requisiti, fino alla redazione dei singoli atti di cessazione del rapporto di lavoro. L'operazione ha consentito all'azienda un notevole risparmio nei costi di gestione.

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Lo studio

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Viale Marconi 316
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