Riccardo Giordano

Caso legale seguito

A causa del proliferare della fauna selvatica numerosi sono i sinistri stradali che coinvolgono incolpevoli automobilisti. Nel caso di specie un'automobilista aveva investito un tasso mentre percorreva l'autostrada A26 con provenienza Genova e direzione Gravellona Toce, riportando danni strutturali al proprio veicolo. Si è proceduto a chiamare in causa la società Autostrade per l'Italia e, all'esito dell'istruttoria, la stessa è stata condannata ai sensi dell'art. 2051 c.c. a risarcire il danno subito dal cliente.

Caso legale seguito

A seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 88 del 2019 che aveva ritenuto illegittimo l'art. 222 comma 2 Codice della Strada nella parte in cui rendeva obbligatoria la revoca della patente in caso di omicidio stradale non aggravato, si era proposto incidente di esecuzione ritenendo che detta pronuncia dovesse applicarsi retroattivamente al capo della sentenza che aveva applicato ad un assistito la revoca obbligatoria della patente. Il G.U.P. aveva rigettato la richiesta ritenendo che non si trattasse di una sanzione penale, bensì amministrativa. La Corte Costituzionale nel 2021 ha però accolto l'impostazione che considera la revoca della patente una sanzione penale e che pertanto sono illegittime tutte le revoche obbligatorie della patente disposte in vigenza di una norma incostituzionale. Si è provveduto a ripresentare un nuovo incidente di esecuzione e il medesimo Giudice, preso atto del proprio errore interpretativo precedente, ha accolto la richiesta sostituendo la precedente revoca della patente con una sospensione di anni 4. L'assistito è quindi tornato in possesso della propria patente senza doverne conseguire una nuova come se non l'avesse mai avuta.

Esperienza di lavoro

Due anni di collaborazione con uno dei più prestigiosi e rinominati Studi Legali del territorio il quale mi ha insegnato la professione da Avvocato, il rispetto per i Colleghi, la gestione del rapporto con i clienti.