Roberta Calanchini

Informazioni generali

Sono Roberta Calanchini e svolgo la professione forense da oltre 25 anni in provincia di Milano. Mi occupo di diverse problematiche in tema di diritto di famiglia (separazioni, divorzi, affidamento minori), tutela dei soggetti deboli (tutela, curatela, amministrazioni di sostegno), successioni ereditarie, locazioni (contrattualistica e sfratti), sinistri stradali, sostegno alle piccole-medie aziende nella contrattualistica commerciale e recupero crediti. Mi rapporto personalmente con gli assistiti e spiego con chiarezza le finalità del mio intervento, cercando di trovare la migliore soluzione ad ogni questione mi venga sottoposta.

Esperienza

Tutela dei minori

Mi sono occupata della tutela dei minori sia nei casi di assenza che di incapacità dei genitori. Collocamento in strutture protette e gestione della formazione scolastica/professionale in collaborazione con i servizi sociali ed in osservanza delle disposizioni del Tribunale.

Diritto civile

In oltre 25 anni di esperienza professionale i casi seguiti sono stati moltissimi e mi hanno permesso di approfondire anche alcuni aspetti non sempre ordinari. Sono solita confrontarmi con il cliente privato, rispetto al quale l'empatia è fondamentale e con le piccole-medie imprese, che invece si aspettano chiarezza, concretezza e puntualità. L'esperienza gioca un ruolo fondamentale nella capacità del professionista di mettersi a disposizione del cliente e di comprendere appieno le sue esigenze, cercando la migliore soluzione ad ogni problematica venga sottoposta.

Diritto di famiglia

Quasi la metà dei casi seguiti dallo studio riguarda materie ricomprese nella macro area del diritto di famiglia. Separazioni e divorzi sia consensuali che giudiziali. Affidamento dei figli minori e problematiche connesse (anche avanti al Tribunale per i Minorenni). Tutela dei soggetti deboli con dichiarazioni di tutela e curatela oltre che amministrazione di sostegno. Ricopro tuttora il ruolo di amministratore di sostegno, nominata dal Tribunale di Milano sin dal 2010. Eredità e successioni completano la preparazione nella materia.

Altre categorie

Eredità e successioni, Separazione, Divorzio, Incidenti stradali, Incapacità giuridica, Recupero crediti, Sfratto, Locazioni, Pignoramento, Tutela del consumatore, Mediazione, Domiciliazioni, Unioni civili, Matrimonio, Affidamento, Diritto commerciale e societario, Fallimento e proc. concorsuali, Contratti, Tutela degli anziani, Negoziazione assistita, Cassazione, Risarcimento danni.

Credenziali

Esperienza di lavoro

Avvocato titolare - Studio legale Calanchini Roberta

Dal 11/1996 - lavoro attualmente qui

Sono iscritta all'ordine degli Avvocati di Milano dal novembre 1996 e sono iscritta alla sezione speciale dell'albo per l'esercizio della professione con il beneficio del patrocinio a spese dello stato dal 2003. Sono iscritta all'albo speciale dei patrocinanti avanti alla Corte di Cassazione ed alle Magistrature Superiori dal 2009. Svolgo l'attività di amministratore di sostegno dal 2010, con incarichi ricevuti dal Tribunale di Milano, dal Tribunale di Monza e da privati. Collaboro con il servizio di orientamento legale al cittadino per i Comuni di Cernusco sul Naviglio, Segrate e Pioltello.

Esperienza di lavoro

Docente diritto di famiglia - Scuola di counseling e dell'età evolutiva

Dal 1/2005 al 1/2020

Mi sono occupata della formazione di mediatori couselor professionali in ambito giuridico. Nella scuola di cui sopra mi sono occupata dell'insegnamento delle materie legate al diritto di famiglia, al diritto ereditario, al matrimonio, alla separazione e divorzio, all'affidamento dei minori ed alla tutela dei soggetti incapaci.

Esperienza di lavoro

Impiegata presso ufficio legale interno - IFB Leasing Spa

Dal 9/1990 al 9/1992

Ero addetta alla verifica delle posizioni in sofferenza passate dall'ufficio contabilità per il recupero del credito. Avevo contatto diretto con studi professionali di avvocati e commercialisti per la gestione della posizione legale/fiscale

Caso legale seguito

Impugnazione testamento olografo per falsità della sottoscrizione

Testamento con sottoscrizione palesemente apocrifa

A seguito della morte di una anziana, alcuni parenti dichiarano di essere in possesso di un testamento olografo che dispone di parte del patrimonio ereditario (di una certa importanza). Quasi contestualmente altri parenti fanno una analoga dichiarazione, affermando che il loro testamento, sottoscritto in data posteriore al precedente di soli 12 giorni, è l'unico valido, anche se dispone solo di parte del patrimonio. Altri parenti, virtualmente esclusi dalla successione in base ai due testamenti di cui sopra, decidono di impugnare i manoscritti per evidente falsità della sottoscrizione. A seguito di un complesso giudizio in cui sono state svolte attività di istruttoria legate sia all'accertamento della presunta capacità di testare del de cuius al momento della redazione degli scritti, sia all'autenticità delle sottoscrizioni, si accerta in maniera incontestabile che entrambi i testamenti esibiti dagli eredi sono apocrifi (cioè riportano una sottoscrizione di persona diversa dal testatore) e quindi sono nulli per falsità della sottoscrizione. Ne discende l'apertura della successione legittima tra tutti i parenti della defunta che non aveva né coniuge né figli, con inclusione dei parenti che hanno avviato l'accertamento giudiziale sulla validità dei testamenti.

Caso legale seguito

Sinistro stradale con lesioni gravi

Tamponamento a bassa velocità a veicolo fermo in parcheggio

Ho assistito un automobilista che, entrato nella propria vettura ferma in parcheggio e agganciate le cinture di sicurezza, veniva colpito a bassa velocità da tergo, da una vettura che stava effettuando una manovra in retromarcia. A causa dell'urto la vettura parcheggiata veniva sospinta in avanti ed andava a colpire un panettone di cemento. A causa di quest'urto scoppiavano gli airbag anteriori e quello lato guida andava a colpire violentemente il volto dell'autista che era leggermente chinato in avanti in quanto si apprestava ad inserire le chiavi di accensione del veicolo. L'autista in questione riportava un trauma al volto, con microfratture al setto nasale ma soprattutto con lesione della capacità visiva all'occhio destro (quantificata al 15% di danno biologico). Dopo avere eseguito tutti gli accertamenti medici del caso e stabilizzate le lesioni, avviavo la richiesta di risarcimento del danno alla compagnia assicuratrice della vettura responsabile che, però, rifiutava il risarcimento ritenendo le lesioni sproporzionate rispetto all'evento. A tutela delle ragioni del cliente, si rendeva necessario effettuare degli approfondimenti di natura tecnica che potessero dimostrare il nesso causale tra l'evento e le lesioni riportate dal danneggiato. A seguito della ricostruzione cinematica del sinistro e con valutazione medico legale di supporto, dopo ampia discussione con la compagnia, veniva riconosciuto all'autista danneggiato il totale risarcimento spettante.