Roberta Stoppa - Avvocato civilista

Informazioni generali

Mi chiamo Roberta Stoppa. Sono iscritta presso l'Ordine degli Avvocati di MILANO dal 2005. Ho conseguito l'abilitazione all'esercizio della professione forense presso la Corte d'Appello di MILANO. Sono avvocato civilista e mi occupo in particolare di diritto di famiglia (separazioni - divorzi e convivenze di fatto) e successioni. Ho sempre orientato la mia attività professionale cercando di favorire il più possibile la ricerca di una soluzione conciliativa di ogni singola vertenza ovvero verso obiettivi improntati alla tutela dei minori. Mi occupo anche di contrattualistica - recupero crediti - locazione e sfratti - successioni.

Esperienza

Diritto civile

L'attività del mio studio ricomprende un ampio ventaglio di questioni inerenti il diritto civile tra cui separazioni - divorzi - coppie di fatto - contratti (redazione contratti e contenzioso stragiudiziale - giudiziale) - successioni - diritti reali (tutela della proprietà - servitù - usucapione - usufrutto) - responsabilità civile (sinistri stradali e responsabilità medica - responsabilità civile in generale).

Diritto di famiglia

Una parte significativa della mia attività professionale è riservata al diritto di famiglia. Mi occupo infatti da diversi anni di procedimenti di separazione - divorzio e di convivenze di fatto. Il mio approccio alla materia si sviluppa attraverso una preliminare ed approfondita conoscenza del contesto famigliare in quanto ritengo di estrema importanza che ogni singola iniziativa legale sia sempre orientata a tutela dei figli minori e del coniuge più debole. Ritengo inoltre importante supportare il cliente oltre che da un punto di vista giuridico anche emotivo coinvolgendo - ove necessario - anche altri professionisti.

Eredità e successioni

Mi occupo inoltre di controversie in materia successoria. Si tratta di una materia che ho avuto modo di approfondire nel corso della mia attività professionale essendomi occupata di contenziosi giudiziari riguardanti impugnazioni di testamenti - azioni di riduzione di disposizioni testamentarie lesive della quota di legittima / riserva - divisioni di comunioni ereditarie - donazioni.

Altre categorie:

Recupero crediti, Sfratto.

Referenze

Caso legale seguito

Accordo negoziazione assistita divorzio

Procura di Milano

Si è rivolta al mio studio una cliente chiedendo di essere assistita nell'ambito di una procedura di divorzio. A seguito di trattative con il legale del marito siamo giunti alla formalizzazione di un accordo con il quale è stato previsto il collocamento paritetico della figlia presso ciascun genitore nonché il versamento da parte del padre a favore della madre di un contributo perequativo a titolo di mantenimento della figlia in ragione della maggiore capacità reddituale del padre rispetto a quella della madre. La procedura di negoziazione assistita ha consentito di addivenire in tempi più rapidi allo scioglimento del matrimonio rispetto ad una procedura di divorzio congiunto avanti il Tribunale.

Caso legale seguito

Nullità donazioni per difetto forma

Tribunale di Como

Ho assistito gli eredi in un contenzioso promosso nei confronti della compagna del loro padre defunto. A seguito di una disamina del conto corrente intestato al padre erano emersi consistenti trasferimenti di denaro tramite assegni e bonifici in favore della ex compagna di quest'ultimo. Il Giudice ha accolto la tesi da me sviluppata secondo cui si era trattato di donazioni nulle per difetto di forma (atto pubblico con presenza di testimoni) con conseguente obbligo della controparte - ex convivente di restituire il denaro ricevuto in favore dei miei clienti. Sentenza confermata in appello

Caso legale seguito

Modifica condizioni divorzio

Tribunale di Monza

Ho assistito la moglie in un procedimento di modifica delle condizioni di separazione promosso dal marito e finalizzato ad ottenere una diminuzione del contributo a carico di quest'ultimo a titolo di mantenimento della moglie. Attraverso una analitica analisi e ricostruzione delle condizioni patrimoniali e reddituali del marito ho messo in evidenza che nelle more non era sopravvenuta alcuna modifica delle condizioni esistenti al momento in cui i coniugi avevano sottoscritto l'accordo di separazione e che pertanto non vi erano i presupposti per disporre la richiesta riduzione del contributo. Il procedimento si è concluso con un provvedimento di rigetto della domanda del marito e di condanna di quest'ultimo al pagamento delle spese di lite a favore della mia assistita.

Lo studio

Roberta Stoppa
Via Villoresi N. 1
Garbagnate Milanese (MI)

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