Una mamma si è rivolta al mio Studio per richiedere l'affidamento esclusivo della figlia minore, nata da una relazione con l'ex compagno e riconosciuta da entrambi i genitori. Nel caso di specie è stato dimostrato che il padre - che negli 11 anni di vita della bambina aveva frequentato in modo discontinuo la figlia minore avendo contatti sporadici con la stessa causando stress psicologico e disagio alla minore - non ha mai mostrato un concreto interesse alla vita della figlia, con la quale non ha mai intessuto un vero e proprio rapporto e non ha partecipato in modo fattivo alle sue scelte di vita, non provvedendo in alcun modo al suo mantenimento; inoltre non si è costituto in giudizio ed il Giudice ha rilevato pertanto una condizione di verosimile scarsa adeguatezza all’assunzione di un consapevole ruolo di genitore, tale da rendere necessario l’affidamento monogenitoriale, derogando così la regola dell’affidamento condiviso dei figli ad entrambi i genitori, prevista dall’art. 337 ter c.c., ed accogliendo la domanda di affido esclusivo alla madre, prevedendo inoltre una concentrazione della responsabilità genitoriale in capo alla madre, come richiesto in ricorso ed in udienza, anche con riguardo alle scelte più importanti per la minore, (residenza abituale, salute, educazione, istruzione) e disponendo cioè un affido cd. super–esclusivo o affido rafforzato ai sensi dell’art. 337 quater, 3° comma c.c.
Mi chiamo Sara Mangone, ho conseguito l'abilitazione di avvocato nell'anno 2012, sostenendo l'esame presso la Corte d'Appello di Milano e dall'anno 2014 sono titolare di un Studio legale a Milano. Negli anni ho maturato significativa esperienza nella gestione dei procedimenti di separazione e divorzio, nonchè affidamento e mantenimento figli, ambito di cui mi occupo prevalentemente. Esercito principalmente presso il Tribunale di Milano.
Da anni mi occupo di gestire i conflitti matrimoniali, fornendo assistenza nei procedimenti di separazione e divorzio, nei procedimenti volti a regolamentare affidamento, collocamento e diritto di visita dei figli nati da coppie non coniugate, prestando particolare attenzione al preliminare interesse del minore, al diritto di bigenitorialità e alla tutela, anche economica dell'assistito/a. Nella maggior parte dei casi è il padre ad essere obbligato a corrispondere un assegno di mantenimento al figlio: è fondamentale, soprattutto nella fase di separazione, valutare e ponderare ogni aspetto economico ed ogni esborso.
Ho seguito separazioni sia consensuali che giudiziali. Ritengo fondamentale un preliminare approccio che valuti una soluzione condivisa ed equa per entrambi i coniugi, nel principale interesse e a tutela del benessere psicofisico sia dei coniugi stessi che dei minori coinvolti. Ho occasione quindi di definire procedimenti di separazione consensualmente, instaurando un c.d. "contraddittorio stragiudiziale" con l'avvocato di controparte, trovando una soluzione congiunta idonea per i coniugi. Tuttavia, in alcuni casi, è stato necessario espletare Consulenze tecniche d'ufficio, per la tutela dei miei assistiti.
Nei procedimenti che seguo con passione e determinazione mi trovo anche a dover gestire spesso spinose questioni patrimoniali, sia in separazione che in divorzio. Mi sono occupata, in svariate occasioni, di instaurare procedimenti di divorzio volti ad ottenere anche un assegno divorzile per il coniuge più debole, nonchè di procedimenti di modifica delle condizioni di divorzio per ottenere tale assegno, anche dopo diversi anni dal divorzio, sempre dopo attenta valutazione dei presupposti di legge richiesti.
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Sara Mangone
Via G. Broggi, 13
Milano (MI)
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