Un cliente riceve ricorso per separazione giudiziale nel quale la moglie richiede un mantenimento pari ad € 600,00 per i due figli minori. Le parti concordano su tutti gli altri aspetti e sulle modalità di affidamento e collocamento dei minori, ma non riescono a trovare un punto di incontro sul mantenimento. In fase di costituzione in giudizio si fa presente al Giudice che la somma richiesta dalla moglie è del tutto disancorata dalla realtà e non è assolutamente sostenibile per il marito: vengono dunque elencate e documentate tutte le spese che il marito, uscito di casa, deve sostenere e viene richiesto che il padre contribuisca al mantenimento dei figli con la somma di € 300,00 mensile. Il Giudice in udienza tenta di accordare le parti, senza successo. Il marito si dichiara disponibile a compiere un ulteriore sforzo e a a contribuire con il versamento della somma di € 350,00, ma la moglie non accetta la proposta. Il Giudice, constatata l'impossibilità di accordo, si riserva. Successivamente, a scioglimento della riserva assunta, adotta i provvedimenti provvisori ed urgenti in favore dei figli disponendo l'affidamento congiunto dei minori ad entrambi i genitori, il collocamento presso la madre e l'obbligo del padre di corrispondere un contributo al mantenimento ordinario per entrambi pari ad € 350,00 come era stato richiesto dallo stesso.
Mi chiamo Sara Mangone, ho conseguito l'abilitazione di avvocato nell'anno 2012, sostenendo l'esame presso la Corte d'Appello di Milano e dall'anno 2014 sono titolare di un Studio legale a Milano. Negli anni ho maturato significativa esperienza nella gestione dei procedimenti di separazione e divorzio, nonchè affidamento e mantenimento figli, ambito di cui mi occupo prevalentemente. Esercito principalmente presso il Tribunale di Milano.
Da anni mi occupo di gestire i conflitti matrimoniali, fornendo assistenza nei procedimenti di separazione e divorzio, nei procedimenti volti a regolamentare affidamento, collocamento e diritto di visita dei figli nati da coppie non coniugate, prestando particolare attenzione al preliminare interesse del minore, al diritto di bigenitorialità e alla tutela, anche economica dell'assistito/a. Nella maggior parte dei casi è il padre ad essere obbligato a corrispondere un assegno di mantenimento al figlio: è fondamentale, soprattutto nella fase di separazione, valutare e ponderare ogni aspetto economico ed ogni esborso.
Il matrimonio è una scelta importante e spesso i futuri sposi, presi da mille impegni e questioni da gestire per il grande giorno, trascurano alcune questioni legali, ad esempio ponderare attentamente la scelta del regime patrimoniale da adottare. Comunione o separazione dei beni? La risposta non è univoca, ma ogni coppia è a sè, la scelta deve essere operata valutando le specifiche situazioni lavorative e patrimoniali di ciascun coniuge, nell'interesse di entrambi e della famiglia che si sta formando. E' quindi importante essere adeguatamente informati, per evitare il rischio di compiere scelte che potrebbero rivelarsi inadeguate.
Ho seguito separazioni sia consensuali che giudiziali. Ritengo fondamentale un preliminare approccio che valuti una soluzione condivisa ed equa per entrambi i coniugi, nel principale interesse e a tutela del benessere psicofisico sia dei coniugi stessi che dei minori coinvolti. Ho occasione quindi di definire procedimenti di separazione consensualmente, instaurando un c.d. "contraddittorio stragiudiziale" con l'avvocato di controparte, trovando una soluzione congiunta idonea per i coniugi. Tuttavia, in alcuni casi, è stato necessario espletare Consulenze tecniche d'ufficio, per la tutela dei miei assistiti.
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Sara Mangone
Via G. Broggi, 13
Milano (MI)
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