Sara Nicolini

Informazioni generali

Mi chiamo Sara Nicolini, sono laureata all'Università di Macerata presso la quale ho svolto un dottorato in diritto civile. Svolgo la professione forense nell'ambito civile da oltre sette anni. L'obiettivo principale è quello di soddisfare il cliente attraverso una buona mediazione onde evitare l'instaurazione di una causa che diverrebbe l'ultima soluzione. Disponibilità, impegno e cortesia contraddistinguono il mio modo di lavorare.

Esperienza

Diritto civile

Studio dei contratti, in particolare, approfondita conoscenza delle nuove tipologie di conclusione e le invalidità alla luce delle influenze europee.

Diritto di famiglia

L'empatia è una delle caratteristiche che contraddistingue la mia personalità. Ciò mi ha permesso di seguire, come seguo, numerosi casi di diritto di famiglia, separazioni e divorzi, cercando di aiutare i miei assistiti, in un momento così drammatico, salvaguardando i superiori interessi dei minori.

Eredità e successioni

L'amplissimo ambito delle successioni mi ha permesso di dover affrontare molti aspetti delle successioni tra i quali l'impugnazione del testamento per lesione di legittima.

Altre categorie

Separazione, Affidamento, Recupero crediti, Diritto condominiale, Locazioni, Sfratto, Unioni civili, Divorzio, Matrimonio, Pignoramento, Contratti, Diritto tributario, Domiciliazioni e sostituzioni.

Credenziali

Titolo professionale

Dottorato in diritto civile

Università degli Studi di Macerata - 6/2017

Formazione post universitaria in materia di diritto civile di tre anni. Affiancamento accademico dei vari professori del dipartimento di diritto privato (civile, privato, contratti di assicurazione e finanza, ecc...)

Pubblicazione legale

Le Sezioni Unite e l’incompatibilità dell’impresa familiare con la disciplina societaria

Riv. Giur. del Molise e Sannio (Quadrimestrale diretta da Pietro Perlingieri), 2015, III, p. 1 e ss.

Nell'articolo in questione si analizza il principio espresso dalle Sezioni Unite soprattutto in senso critico posto che il criterio di interpretazione impiegato dalla Corte (ossia strettamente letterale e non sistematica e/o costituzionalmente orientata), per risolvere il contrasto giurisprudenziale sembrerebbe esser contrario alla ratio della disciplina dell'impresa familiare stessa.