Sergio Cupellini

Sentenza giudiziaria

Due lavoratori da me assistiti erano stati licenziati per giustificato motivo oggettivo ma in realtà i licenziamenti, come è stato accertato dal Giudice, erano stati intimati dal datore di lavoro unicamente per ritorsione nei loro confronti. Abbiamo, quindi, ottenuto la declaratoria di nullità dei licenziamenti e l'azienda è stata condannata a reintegrare i lavoratori e a corrispondere loro l'indennità risarcitoria dal licenziamento all'effettiva reintegra.

Pubblicazione legale

In questo articolo si affronta il delicato tema del licenziamento per superamento del periodo di comporto dei lavoratori disabili, alla luce degli ultimi arresti giurisprudenziali, in particolare Corte di Cassazione, sentenza n. 9095 del 31 marzo 2023, che ha dichiarato discriminatorio e, quindi, nullo il licenziamento poiché il periodo di comporto è disciplinato in maniera uguale per i lavoratori disabili e per quelli non disabili da parte del CCNL applicato dal datore di lavoro, il che costituisce discriminazione indiretta.

Caso legale seguito

Ho difeso un lavoratore portatore di handicap grave che era stato licenziato dall'azienda per la quale lavorava per aver superato il periodo di comporto previsto dal CCNL Pulizie/Multiservizi, per aver accumulato più di 360 giorni di assenza per malattia nell'arco dell'ultimo triennio. La Corte d'Appello di Roma ha dichiarato la nullità del licenziamento riconoscendo la discriminazione indiretta del lavoratore, che a causa del suo handicap è soggetto ad assentarsi per malattia in misura maggiore rispetto a lavoratori non disabili. Il lavoratore