L'Avv. Simona Briante insieme all'Avv. Onofrio Castiglia, si occupa da più di quindici anni, in particolar modo della tutela dei diritti dei consumatori, contro i giganti della telefonia. Ha concluso numerosi accordi transattivi nelle sedi conciliative di tutte le regioni di Italia o anche in sede di definizione. Ha ottenuto in favore dei propri assistiti tante delibere e determinazioni favorevoli. SOLO PER LE CONTROVERSIE TELEFONICHE non vi è l'esborso di acconti o spese iniziali ed in caso di vittoria e solo dopo che l'utente avrà ricevuto le somme dovute da parte del gestore sarà versato quanto concordato prima di iniziare.
I nostri assistiti, SOLO NEL CASO DI CONTROVERSIE TELEFONICHE, non hanno la necessità di venire allo studio, ma possono essere seguiti a distanza, attraverso l'inoltro della documentazione necessaria mediante wp o mediante email. La documentazione viene valutata prima della presentazione di qualsiasi istanza e si procederà solo nel caso in cui la pratica si ritenga fondata. Si precisa che SOLO PER LE CONTROVERSIE TELEFONICHE non vi sono acconti e spese iniziali ed inoltre non si corrono i rischi di condanne alle spese nemmeno in caso di rigetto
Mi sono occupata sempre di un civile vario e continuo ad aggiornarmi. Negli ultimi anni sono riuscita il più delle volte a perseguire i risultati sperati dai miei assistiti ricorrendo a strumenti stragiudiziali, meno costosi e più celeri
Mi sono occupata in passato di effettuare il recupero dei crediti per alcune società. Ho assistito spesso anche i privati cittadini aiutandoli ad ottenere saldi e stralci per crediti prescritti o con interessi illegittimamente maggiorati. Possiedo, dunque, una visione completa della materia
Mediazione, Negoziazione assistita, Domiciliazioni.
Attestato di partecipazione per lo svolgimento dell'attività di mediazione presso organismo di conciliazione accreditato- CONCILIANDO MED
I gestori telefonici, mediante le pubblicità in tv, sui social e soprattutto mediante la carta dei servizi si impegnano all’erogazione di servizi di telefonia sempre più efficienti ed all’avanguardia. Al momento della stipula del contratto, l’operatore telefonico, in particolare con la carta dei servizi e con le condizioni generali di contratto, si impegna al rispetto di standard di qualità ed efficienza nell’erogazione dei servizi. Nei casi in cui la prestazione telefonica non rispetti gli standard di qualità, al cui esatto adempimento il gestore telefonico si è obbligato mediante il contratto con il consumatore, si può parlare di disservizio telefonico. In altre parole il consumatore ha il diritto di ricevere un servizio conforme a quanto concordato e previsto dal contratto, dalla carta dei servizi e dalle condizioni generali di contratto e quando ciò non accade può vantare il diritto di ricevere gli indennizzi previsti dalla carta dei servizi, oppure alla presenza di determinati presupposti, gli indennizzi anche più elevati previsti da specifici atti normativi. Cosa sono dunque gli indennizzi? Gli indennizzi sono una compensazione economica che l’operatore deve corrispondere all’utente secondo le disposizioni previste o dallo stesso contratto, o da uno o più specifiche previsioni normative. - Quali sono, dunque, i disservizi, per i quali l’utente può ricevere gli indennizzi? - L’indennizzo per il ritardo nell’attivazione del servizio (linea voce, dati, servizi accessori etc etc) rispetto al termine massimo previsto dal contratto; - L’indennizzo per il ritardo nel trasloco dell’utenza; - L’indennizzo per sospensione o cessazione amministrativa di uno o più servizi (voce e/o dati e/o servizi accessori) avvenuta senza che ve ne fossero i presupposti, ovvero in assenza del previsto preavviso; - L’indennizzo per la completa interruzione del servizio (voce e/o dati e/o servizi accessori) per motivi tecnici, imputabili all’operatore; - L’indennizzo in caso di ritardo nell’espletamento della procedura di cambiamento di operatore; - L’indennizzo per il ritardo nella portabilità del numero; - L’indennizzo per l’attivazione o la disattivazione non richiesta della prestazione di carrier selection o carrier pre-selection; - L’indennizzo per l’attivazione di servizi o profili tariffari non richiesti; - L’indennizzo in caso di perdita della numerazione; - L’indennizzo per omessa o errata indicazione negli elenchi telefonici pubblici; - L’indennizzo per la mancata o ritardata risposta ai reclami Precisazioni I gestori telefonici sollevano una serie di eccezioni giuridiche e tecniche al fine di non riconoscere il giusto ristoro economico agli utenti che hanno subito uno o più disservizi, affermando, per esempio, di non aver ricevuto reclami, di essersi trovati dinanzi ad eventi non dipendenti dal loro operato, o a guasti di una complessità tali da giustificare il ritardo nella risoluzione del problema comunicato. Tante volte, imputano la responsabilità allo stesso utente che non ha effettuato la segnalazione, o che non l’ha effettuata correttamente. Tra l’altro questi giganti della telefonia, sono difesi da Avvocati con grandi competenze nella materia delle telecomunicazioni e quindi accade spesso che alcuni utenti, scegliendo di rappresentarsi da soli, non vedano riconosciuti i propri diritti, pur avendo subito danni di una certa rilevanza. Per tutti questi motivi è preferibile avvalersi dell’aiuto di un Avvocato esperto della materia al fine di ottenere la tutela dei propri diritti. Con alcuni articoli, alla cui lettura rimandiamo, abbiamo cercato di fornire alcune indicazioni specifiche per aiutare i consumatori a scrivere il reclamo nella maniera più corretta ed abbiamo anche dedicato degli articoli a delle specifiche fattispecie con suggerimenti pratici. Il nostro studio, fornisce assistenza agli utenti già da molti anni ed ha concluso con gli operatori telefonici innumerevoli accordi transattivi in favore degli utenti, mentre nei casi più complessi ha proseguito con il procedimento di definizione, ottenendo delibere favorevoli. Cosa deve fare l’utente, dunque, in caso di disservizi, per ricevere il rimborso parziale o totale della fattura e/o la cancellazione delle morosità e/o gli indennizzi previsti e/o il risarcimento dei danni subiti a causa del cattivo operato del gestore telefonico? Ecco alcuni consigli utili: - effettuare i reclami, conservandosi la prova della ricezione da parte del gestore; - rivolgersi al Corecom competente per territorio, per il tentativo obbligatorio di conciliazione ed anche per attivare la procedura d’urgenza, qualora ve ne siano i presupposti. Si precisa che, nel caso in cui il tentativo di conciliazione dovesse fallire, si potrà presentare un’ulteriore istanza (di definizione) sempre al Corecom competente per territorio, o si potrà valutare di adire la giustizia ordinaria (Giudice di pace o Tribunale) al fine di ottenere oltre agli indennizzi previsti per legge anche il risarcimento dei danni. Nel caso in cui anche tu abbia avuto, o abbia tuttora problemi con la tua compagnia telefonica non esitare a contattare gli Avv.ti Simona Briante e Onofrio Castiglia, due professionisti altamente qualificati per quanto riguarda le controversie telefoniche e che faranno valere i tuoi diritti di consumatore! La consulenza per le sole controversie telefoniche è gratuita! Non chiederemo l'esborso di acconti o spese iniziali ed in caso di vittoria e solo dopo che l'utente avrà ricevuto le somme dovute da parte del gestore sarà versato a noi quanto concordato al momento di affidamento della pratica !
Consigli su cosa devono fare i consumatori quando il proprio gestore telefonico non attiva la linea telefonica nei termini previsti dal contratto L’attivazione di una nuova linea telefonica, dovrebbe avvenire nei tempi previsti dalle condizioni generali di contratto consegnate all’utente al momento della stipula del contratto. I tempi previsti per l’attivazione di una nuova linea telefonica possono variare da gestore a gestore anche in virtù della tecnologia che si sceglie (10-30-60-90 giorni). A volte, però, succede che trascorso il termine previsto, la linea non venga attivata e così l’utente, tra segnalazioni e reclami, resta per un lunghissimo periodo senza la linea. Diverse volte, accade anche che l’utente, dopo aver atteso tanto tempo, chieda di essere indennizzato per la mancata attivazione o per la ritardata attivazione della linea ed il gestore telefonico dichiari di non essere tenuto alla corresponsione dell’indennizzo poiché ha incontrato eccezionali e dunque non prevedibili difficoltà tecniche. Cosa fare allora quando l’attivazione non viene eseguita nei termini previsti dalla carta dei servizi della propria compagnia telefonica? Ecco alcuni consigli utili 1. Fare reclami scritti per segnalare il problema e chiedere chiarimenti circa l’accaduto e sollecitare la previsione della data entro cui sarà eseguita l’attivazione (fax, email, pec, raccomandata con ricevuta di ritorno ecc.); 2. NON inviare la disdetta , salvo che il gestore telefonico (Tim, Fastweb, WindTre etc) non attesti per iscritto di non essere in grado di effettuare l’attivazione (la comunicazione telefonica non ha alcuna validità); prima di procedere alla disdetta, dunque, bisogna attendere che il gestore comunichi quali siano le circostanze che rendano impossibile l’attivazione della nuova telefonica. Se l’utente procederà con la disdetta senza i passaggi indicati nei due punti precedenti, comprometterà la possibilità di ottenere un giusto indennizzo per i disagi subiti e non riceverà nulla. Quali sono i diritti dell’utente? Qualora si dovessero verificare ritardi nell’attivazione della nuova linea, gli utenti che avranno seguito i consigli di cui sopra, potranno chiedere con il supporto di un avvocato esperto nella materia: a) di attivare la procedura di urgenza presso il Corecom competente (meglio se assistiti da un legale) se il contratto non sia stato cessato; b) la corresponsione da parte della compagnia telefonica di un indennizzo che varierà in virtù del numero di giorni di ritardo di attivazione rispetto ai tempi previsti. Precisazioni I gestori telefonici adducono tante eccezioni tecniche e giuridiche al fine di non riconoscere il giusto ristoro economico agli utenti che hanno subito questo disservizio, affermando per esempio di essersi trovati dinanzi a un problema tecnico di tale complessità tale da giustificare il ritardo dell’attivazione, o addirittura la mancata attivazione. Tra l’altro questi giganti della telefonia, sono difesi da Avvocati con grandi competenze nella materia delle telecomunicazioni e quindi accade spesso che alcuni utenti, scegliendo di rappresentarsi da soli, non vedano riconosciuti i propri diritti, pur avendo subito danni di una certa rilevanza. Per tutti questi motivi è preferibile avvalersi dell’aiuto di un Avvocato esperto della materia al fine di ottenere la tutela dei propri diritti e nei casi in un cui ve ne siano i presupposti, anche per la presentazione di una procedura d’urgenza volta ad ottenere l’attivazione, o nel caso in cui l’attivazione non sia possibile, la dichiarazione da parte del gestore di impossibilità a procedere. Per ottenere l’indennizzo previsto per legge dunque è necessario: - possedere la prova della richiesta di attivazione della linea; -nel caso in cui il gestore abbia anche comunicato la data prevista per l’attivazione, conservarsi tale comunicazione, anche con screenshot, se è avvenuta mediante sms; - effettuare i reclami, conservandosi la prova della ricezione da parte del gestore, ricordandosi di chiedere con il reclamo anche la data prevista per l’attivazione; - rivolgersi al Corecom competente per territorio, per il tentativo obbligatorio di conciliazione, preferibilmente con un avvocato esperto della materia. Si precisa che, nel caso in cui il tentativo di conciliazione dovesse fallire, nulla è perduto in quanto si potrà presentare un’ulteriore istanza (questa volta di definizione) sempre al Corecom competente per territorio, o si potrà valutare di adire la giustizia ordinaria (Giudice di pace o Tribunale) al fine di ottenere oltre agli indennizzi previsti per legge anche il risarcimento dei danni. Nel caso in cui anche tu abbia avuto, o abbia tuttora problemi con la tua compagnia telefonica non esitare a contattare gli Avv.ti Simona Briante e Onofrio Castiglia, due professionisti altamente qualificati per quanto riguarda le controversie telefoniche e che faranno valere i tuoi diritti di consumatore! La consulenza per le sole controversie telefoniche è gratuita! Non chiederemo l'esborso di acconti o spese iniziali ed in caso di vittoria e solo dopo che l'utente avrà ricevuto le somme dovute da parte del gestore sarà versato quanto concordato prima di iniziare.
L’utente da noi rappresentato nel mese di marzo 2023 chiedeva di attivare la linea fissa con l’offerta “Tim wifi power smart fibra" Tim comunicava di aver attivato in data 16/03/2023 ma invero la linea non è mai stata attivata. Il nostro assistito, pertanto, riceveva fatture nonostante non potesse fruire di nessun servizio e malgrado i reiterati reclami, non riusciva ad ottenere né l’attivazione del servizio e nemmeno il rimborso/storno delle fatture. Il gestore, sosteneva che la mancata attivazione della linea fosse dipesa, dalla mancanza delle infrastrutture di rete e da cause non imputabili alla sua condotta. RIMBORSO ED INDENNIZZO Grazie al nostro intervento il gestore telefonico è stato condannato a : 1) integralmente stornare o rimborsare (laddove già corrisposti) tutti gli importi fatturati in relazione all’utenza oggetto di istanza (in caso di rimborso, oltre interessi legali maturati dalla data di presentazione dell’istanza sino all’effettivo saldo); 2) corrispondere in favore dell’istante l’importo complessivo di € 2.625,00, quale indennizzo per la mancata attivazione dei servizi richiesti, oltre interessi legali maturati dalla data di presentazione dell’istanza sino all’effettivo saldo; 3) corrispondere in favore dell’istante l’importo di € 100,00, ai sensi dell’art. 1, comma 292, L. 160/19, per l’illegittima fatturazione in assenza di servizi, proseguita anche successivamente alla richiesta di cessazione.
Il nostro assistito chiedeva di poter migrare la sua utenza telefonica da Vodafone a Fastweb ed in particolare chiedeva a Vodafone di eseguire la chiusura del contratto dopo aver effettuato la migrazione del suo numero. La Fastweb non effettuava la migrazione, ma attivava un numero provvisorio ed emetteva fatture per il nuovo numero, e Vodafone effettuava la chiusura del contratto prima che fosse eseguita la migrazione. Grazie al nostro intervento, l’utente è riuscito ad ottenere da parte di Vodafone la corresponsione della somma di €,900,00 a titolo di indennizzo per la perdita del numero di telefono in possesso da molti anni, da parte di Fastweb la chiusura del nuovo numero telefonico in esenzione di spese e penali. La Fastweb, inoltre ha dovuto rimborsare tutte le somme pagate dall’utente per le fatture relative al nuovo numero ed ha dovuto corrispondere all’utente l’ulteriore somma di €. 540,00 per il ritardo nell’espletamento della procedura di portabilità e per la mancata risposta ai reclami. In conclusione l’utente grazie al nostro intervento ha ricevuto da Vodafone e da Fastweb la complessiva somma di €. 1.440,00 oltre che il rimborso delle fatture e la cancellazione delle morosità
Trattasi di un caso in cui l'utente lamentava per alcuni giorni la totale assenza di servizi di linea fissa e dati (internet) e per altri periodi la discontinuità nell'erogazione dei servizi e di malfunzionamenti. L'utente aveva effettuato una serie di reclami, ma senza ricevere nè la soluzione del guasto, nè la cancellazione della morosità per le fatture non pagate. Grazie all'attività svolta dallo studio legale degli Avv.ti Simona Briante e dell'Avv. Onofrio Castiglia, l'utente ha ottenuto non solo la regolarizzazione della posizione amministrativa con relativa cancellazione (storno delle morosità), ma anche il riconoscimento di un indennizzo della somma di €. 1572,00 versato dalla compagnia telefonica mediante bonifico bancario
Ecco cosa devono fare i consumatori quando il proprio gestore telefonico non garantisce una connessione veloce e stabile Fruire di una connessione ben funzionante è diventata una esigenza alla quale non si può rinunciare per ragioni di lavoro, per motivi di studio, per coltivare i propri rapporti sociali etc. etc. In questi ultimi anni, in particolar modo, è capitato a tantissimi di dover lavorare da “remoto”, o a tante persone, con figli in età scolare, di necessitare di una connessione che non subisca inopportune interruzioni per la partecipazione alla didattica a distanza, o integrata. I gestori telefonici, tra l’altro, al fine di aumentare il pacchetto dei clienti, promettono, mediante gli slogan pubblicitari, funzionalità e velocità ed anche nelle carte dei servizi di note compagnie telefoniche, si leggono l’impegno alla “ efficienza” ed “alla continuità” . Cosa fare, allora, quando la connessione ad internet è malfunzionante? Cosa quando il gestore neghi che il problema esista, o non lo risolva nei tempi promessi con le condizioni generali di contratto? Ecco alcuni consigli utili: 1) Il primo consiglio è di certificare l’esistenza del disservizio mediante l’utilizzo di uno strumento super partes , che possa risultare valido anche agli occhi delle compagnie di telecomunicazione ed internet. L’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) mette a disposizione gratuitamente questo strumento di misurazione della connessione, che si chiama test Nemesys-Misurainternet , cui viene riconosciuta validità anche dalle compagnie telefoniche, in quanto rilascia una certificazione ufficiale con valore legale . Con questo strumento viene confrontata la velocità effettiva (risultata nel test) con i valori garantiti contrattualmente dal gestore , cosicché l’utente potrà verificare se l’operatore stia rispettando gli impegni assunti con il contratto. 2. Una volta in possesso della certificazione Ne.me.sys che attesti il disservizio, occorre effettuare dei reclami scritti (fax, email, pec, raccomandata con ricevuta di ritorno ecc.) necessari sia per segnalare il problema sia per ottenere la riparazione del “ guasto ”. Quali sono i diritti dell’utente? Qualora il malfunzionamento non dovesse essere risolto, entro il tempo di riparazione previsto nelle condizioni di contratto, l’utente dovrà ripetere il test Ne.me.sys per fornire la prova della mancata risoluzione del problema e potrà chiedere: a) un rimborso parziale dei costi di abbonamento (per la parte relativa ai servizi di ADSL, FIBRA ..); b) la corresponsione da parte della compagnia telefonica di un indennizzo che sarà calcolato tenendo conto del numero dei giorni in cui si è verificato il disservizio; c) di migrare verso altro gestore senza l’addebito degli sconti ricevuti in fattura, o di eventuali penali previste per il recesso anticipato. Precisazioni I gestori telefonici al fine di non riconoscere gli indennizzi dovuti, adducono diverse motivazioni come ad es. di non aver ricevuto reclami dall’utente anche nel caso in cui il consumatore li abbia effettuati; di aver incontrato difficoltà tecniche etc etc.; di non essere tenuti a corrispondere alcun indennizzo nel caso di una connessione lenta e discontinua. Le compagnie telefoniche, inoltre, sono difese da Avvocati con grandi competenze nella materia delle telecomunicazioni e quindi accade spesso che alcuni utenti, senza l’ausilio di una guida specializzata nel settore, non vedano riconosciuti i propri diritti, pur avendo subito disagi di una certa rilevanza. Per tutti questi motivi è preferibile avvalersi dell’aiuto di un Avvocato esperto della materia al fine di ottenere, quando ci siano i presupposti, che i propri diritti siano riconosciuti. Il nostro studio, negli anni, ha aiutato moltissimi utenti. Conclusioni Per ottenere l’indennizzo previsto per legge dunque è necessario: - effettuare più reclami , conservandosi la prova della ricezione da parte del gestore; - effettuare più volte il test Ne.me.sys - Misurainternet e conservarsi tutte le certificazioni attestanti l’esistenza del malfunzionamento. - non cambiare gestore senza la consulenza di un avvocato esperto, per evitare di ricevere fatture esorbitanti per il recesso anticipato. - rivolgersi al Corecom competente per territorio, preferibilmente con l’assistenza di un avvocato, per il tentativo obbligatorio di conciliazione. Si precisa che, nel caso in cui il tentativo di conciliazione non dovesse concludersi con un accordo, nulla è perduto in quanto si potrà presentare un’ulteriore istanza (di definizione) sempre al Corecom competente per territorio, o si potrà valutare di adire la giustizia ordinaria (Giudice di pace o Tribunale) per ottenere oltre agli indennizzi previsti per legge anche il risarcimento dei danni. Nel caso in cui anche tu abbia avuto, o abbia tuttora problemi con la tua compagnia telefonica non esitare a contattarci, siamo gli Avv.ti Simona Briante e Onofrio Castiglia, due professionisti altamente qualificati per quanto riguarda le controversie telefoniche, impegnati a far valere i tuoi diritti di consumatore! La consulenza per le sole controversie telefoniche è gratuita ! Non chiederemo l'esborso di acconti o spese iniziali ed in caso di vittoria e solo dopo che l'utente avrà ricevuto le somme dovute da parte del gestore sarà versato a noi quanto concordato al momento di affidamento della pratica ! Avv. Simona Briante
Un disservizio telefonico che si verifica molto frequentemente riguarda i tempi di attuazione del trasloco della linea telefonica che viene chiesto quando la linea fissa o dati deve essere portata dalla vecchia alla nuova abitazione, per poter conservare lo stesso numero di utenza ed anche le stesse condizioni commerciali. I gestori telefonici con le condizioni contrattuali, si impegnano ad eseguire il trasloco entro tempi che possono variare da un operatore all’altro (10, 15, 30, 60 …..). Spesse volte, però, è accaduto, che il trasloco sia stato attuato dopo molti mesi, oltre i tempi previsti e comunicati dal gestore telefonico ed in alcune occasioni è anche capitato che il trasloco non sia stato effettuato ed i malcapitati utenti, dopo aver atteso tanto tempo, abbiano addirittura perso il numero di telefono e siano stati costretti ad attivare una nuova linea. Questa tipologia di disservizio telefonico , purtroppo si verifica sempre più spesso. Gli utenti non sanno come comportarsi anche perché, quando si rivolgono al call-center, ricevono indicazioni che nella maggior parte dei casi non sono di alcuna utilità. Cosa fare in caso di trasloco non evaso o eseguito oltre i tempi previsti? Ecco alcuni consigli utili 1. Segnalare il problema con reclami scritti (fax, email, pec, raccomandata con ricevuta di ritorno ecc.); 2. conservare copia della richiesta di trasloco per impedire al gestore di negare la ricezione della stessa; 3. NON inviare la disdetta, salvo che il gestore telefonico (tim, Fastweb, WindTre etc) non attesti per iscritto che il trasloco non possa essere eseguito a causa di difficoltà tecniche, che dovranno essere comunque descritte in maniera particolareggiata. Quali sono i diritti dell’utente? Quando l’utente avrà agito così come sopra suggerito, se il gestore telefonico non attuerà il trasloco, o se non lo farà nei tempi previsti dal contratto, questi avrà diritto: a) alla restituzione della somma pagata al gestore telefonico a titolo di contributo per traslocare la propria utenza telefonica ; b) al rimborso degli importi fatturati e pagati durante il periodo di mancata fruizione dei servizi, o alla cancellazione della morosità (storno delle fatture) se non ha pagato . c) alla corresponsione da parte del gestore telefonico di un indennizzo che ovviamente sarà più alto, quanto più lungo sarà il disservizio telefonico . Precisazioni Le società telefoniche difficilmente riconoscono motu proprio, ossia automaticamente quanto dovuto ed anzi accade molto spesso che neghino di dover corrispondere un indennizzo. Per non riconoscere quanto dovuto, sostengono di aver incontrato non meglio specificate difficoltà tecniche che hanno ritardato, o reso impossibile il trasloco dell’utenza telefonica e rifiutano finanche la restituzione degli importi incassati per fatture non dovute. L’assistenza di un legale, in questi casi, è fondamentale per la tutela dei diritti dell’utente, non solo per ricevere gli indennizzi per il ritardo subito, ma in alcuni casi anche per sbloccare la pratica del trasloco della linea. I gestori telefonici , infatti, si avvalgono dell’apporto di Avvocati specializzati nel settore della telefonia e spesso gli utenti, nonostante i danni subiti, non riescono ad ottenere quanto dovuto senza l’assistenza di professionisti altamente qualificati. Il nostro studio, negli anni, ha aiutato moltissimi utenti disperati che non riuscivano a traslocare la propria utenza telefonica. Gli utenti, non sempre sanno di essere tenuti a pagare soltanto le somme fatturate nel periodo entro il quale sarebbe dovuto avvenire il trasloco dell’utenza, ma nel caso in cui lo stesso non venga eseguito, nulla dovrà essere corrisposto. Il gestore telefonico, infatti, dovrà restituire tutti gli importi eventualmente incassati successivamente alla richiesta di trasloco, o stornare eventuali morosità con ritiro di eventuali pratiche di recupero credito a sue spese. In alcuni casi si è riusciti ad ottenere sia il trasloco della linea telefonica, sia il rimborso di fatture pagate e non dovute nonché il riconoscimento di un giusto indennizzo . In altri casi i gestori sono stati costretti a comunicare di non essere in grado di traslocare la linea, con la conseguente restituzione degli importi fatturati durante il periodo di attesa e la corresponsione degli indennizzi previsti. Tanti sono gli scenari che si possono verificare, che solo un legale pratico del settore può affrontare nel modo giusto. Conclusioni Per ottenere l’indennizzo previsto per legge dunque è necessario: - effettuare i reclami, con tempestività, conservandosi la prova della ricezione da parte del gestore; - rivolgersi al Corecom competente per territorio, per il tentativo obbligatorio di conciliazione. Si precisa che, nel caso in cui il tentativo di conciliazione dovesse fallire, nulla è perduto in quanto si potrà presentare un’ulteriore istanza (di definizione) sempre al Corecom competente per territorio, o si potrà valutare di adire la giustizia ordinaria (Giudice di pace o Tribunale) al fine di ottenere oltre agli indennizzi previsti per legge anche il risarcimento dei danni. Nel caso in cui anche tu abbia avuto, o abbia tuttora problemi con la tua compagnia telefonica non esitare a contattarci, siamo gli Avv.ti Simona Briante e Onofrio Castiglia, due professionisti altamente qualificati per quanto riguarda le controversie telefoniche e che si impegnano a far valere i tuoi diritti di consumatore! La consulenza per le sole controversie telefoniche è gratuita ! Non chiederemo l'esborso di acconti o spese iniziali ed in caso di vittoria e solo dopo che l'utente avrà ricevuto le somme dovute da parte del gestore sarà versato a noi quanto concordato al momento di affidamento della pratica !
Sono Francesco Forquet, intermediario assicurativo. In varie occasioni mi sono avvalso dello studio Castiglia-Briante che mi ha difeso ad esempio contro le scorrette abitudini delle compagnie telefoniche, gestendo le problematiche con efficienza e con successo facendomi recuperare anche i soldi ingiustamente pagati. Essendo stata la mia esperienza estremamente positiva non posso a fare a meno di consigliare di avvalersi senza alcun dubbio dei servizi e della professionalità degli avvocati Castiglia-Briante.
Vicenda complessa. Il nostro assistito chiedeva al gestore telefonico la declassazione della linea da Business a residenziale. La Tim comunicava di attivare, come da presunti accordi, un profilo tariffario più vantaggioso per l’utente riducendo il canone da €.74,67 ad €.36,67 linea Voce+ADSL con la possibilità di fruire di chiamate illimitate verso fissi e mobili, giga illimitati oltre la spesa di €. 8,00 per 24 mesi per contributo attivazione. L’utente, invece, non solo non otteneva la declassazione, ma pagava importi maggiori e diversi da quelli esposti con la lettera e l'offerta illustrata. L'utente pur non aderendo ad alcuna offerta, effettuava il pagamento delle fatture, ma contestualmente effettuava una serie di reclami senza alcun esito. Grazie al nostro intervento, il nostro assistito otteneva la cancellazione delle morosità, il rimborso delle somme pagate in eccedenza, oltre la somma complessiva di €. 1586,00 corrisposta a titolo di indennizzo. Si rimanda alla lettura della Delibera per una comprensione più dettagliata dei fatti
Sentenza pronunciata in data 17/01/2023 dalla Dott.ssa Stravino della XII sez. del Tribunale di Napoli con la quale è stato disposto in favore di un nostro assistito il diritto a ricevere, per vizi presenti sull’auto nuova, la somma di €.4.200,00 a titolo di riduzione del prezzo oltre €.2.500,00 a titolo di risarcimento dei danni, con compensazione delle spese di CTU. La nostra soddisfazione non scaturisce solo dalla vittoria, ma dal rileggere in sentenza le osservazioni su questioni giuridiche comunque controverse. Il Tribunale di Napoli, ad esempio, ha statuito che se i difetti di conformità si manifestano nei primi sei mesi dall’acquisto, essi si presumono sussistenti ab origine; che il consumatore può denunciare il difetto in qualsiasi modo, non necessariamente con reclamo scritto (la presa in carico del bene per la riparazione equivale a riconoscimento implicito del vizio); ha condiviso il modus procedendi con cui il consumatore è stato seguito nel fedele rispetto degli artt. 130 ss del codice del consumo (le richieste ante causam si fanno seguendo un iter preciso); ha confermato il principio che l'azione estimatoria e quella redibitoria sono sussidiarie; ha stabilito che l’azione di riduzione del prezzo e quella del risarcimento del danno si possono cumulare ed ha accolto entrambe le domande. Abbiamo ovviamente cancellato i nomi delle parti, al fine di rispettare il diritto alla riservatezza di chi si è rivolto a noi.
Il nostro assistito si rivolgeva a noi in quanto la compagnia Ryanair si era rifiutata di riconoscergli il rimborso delle spese che lo stesso aveva sostenuto a causa della cancellazione, non preannunciata, del volo. La compagnia aerea dichiarava di non dover riconoscere alcun indennizzo a titolo di compensazione pecuniaria. Grazie al nostro intervento il nostro assistito ha ottenuto la somma di €. 250,00 per ciascun componente della sua famiglia partecipante al volo cancellato nonchè la somma di €. 512,00 per il risarcimento dei danni patrimoniali
Il nostro assistito chiedeva il trasloco della linea telefonica dalla vecchia alla nuova residenza. Il gestore non solo non l'attuava, ma continuava ad emettere le fatture pretendendone il pagamento. L'utente, da noi assistito, dopo aver effettuato numerosi reclami, dopo ben tre mesi di attesa, chiedeva la cessazione del contratto e restituiva il modem. Grazie al nostro intervento non solo la cancellazione delle morosità (storno delle fatture) dal mese successivo alla richiesta del trasloco, ma anche un indennizzo complessivo di €. 1035,00.
Consiglio vivamente lo studio legale Briante Castiglia, per controversie riguardanti gestori telefonici. Disponibili, professionali ed esaustivi in ogni spiegazione a loro richiesta.
Ho avuto un contenzioso con la vodafone (linea fissa) e grazie all'avv. Briante ho ricevuto il giusto risarcimento. Non é stato necessario recarmi al suo studio, ho potuto inviare la documentazione tramite email. Tutte le comunicazioni verbali le ho fatte e ricevute tramite telefono. L'avv. Briante, mi teneva costantemente aggiornato su ogni sviluppo del contenzioso. Eccezionale
Premetto che vivo in provincia di Milano e mi sono rivolta allo studio legale degli Avv.ti Briante e Castiglia per un mancato trasloco della linea telefonica. Dopo mesi di reclami e di risposte non soddisfacenti da parte di WindTre s.p.a, mi sono rivolta ai legali, che sin da subito si sono attivati sia per farmi ottenere l’attivazione della linea presso la nuova abitazione, sia per il rimborso di tutte le fatture non dovute e sia per il riconoscimento di un indennizzo, che non mi aspettavo di ricevere. Consiglio vivamente!
Mi chiamo Sergio Porcarelli, abito a Catania dalla nascita; appartengo alla 68-99 (invalido al 90%). Conobbi questo studio legale circa 7 anni fa, posso confermare categoricamente che lo studio ha portato sempre a termine con esiti positivi (nonostante 2 regioni separate da grandi distanze) tutte le violazioni-abusi per quanto riguarda la telefonia mobile e fissa, a me rivolti in tutti questi anni, hanno portato risultati certi. Non sono stato mai soccombente (non ho perso mai una causa). Sono stati molteplici i gestori che hanno arrecato disservizi con la mia aggravante di invalidità. Devo anche ammettere onestamente che i ristori sono stati abbastanza corposi. Aggiungo inoltre che prevale un valore inconfutabile: ho sempre riscontrato, un'alta onestà intellettuale, morale e professionale. Lo consiglio vivamente a tutti.
Il nostro assistito chiedeva il trasloco della linea telefonica dalla vecchia alla nuova residenza. Il gestore non solo non l'attuava, ma continuava ad emettere le fatture pretendendone il pagamento. L'utente, da noi assistito, dopo aver effettuato numerosi reclami, dopo ben 71 giorni di attesa, chiedeva la cessazione del contratto e restituiva il modem. Grazie al nostro intervento non solo la cancellazione delle morosità (storno delle fatture) dal mese successivo alla richiesta del trasloco, ma anche un indennizzo complessivo per i motivi che si leggono in delibera di €. 1465,00.
Da anni perseguitato da TIM per bollette non pagate da un ladro di identità, pur avendo due numeri diversi e due Comuni a molti km di distanza. Mai preso in considerazione i miei reclami ricevendo solo ingiunzioni di pagamento anche da recupero crediti. Ma alla fine, rivolgendomi all'avvocato Castiglia Onofrio ho risolto il problema. GRAZIE AVVOCATO CASTIGLIA!
Studio Legale Avv. Simona Briante - Avv. Onofrio Castiglia
Via Giovanni Pontano
Bacoli (NA)
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