Pubblicazione legale:
Consigli su cosa devono
fare i consumatori quando il proprio gestore telefonico non attiva la linea
telefonica nei termini previsti dal contratto
L’attivazione di una nuova linea
telefonica, dovrebbe avvenire nei tempi previsti dalle condizioni generali di contratto
consegnate all’utente al momento della stipula del contratto.
I tempi previsti per l’attivazione
di una nuova linea telefonica possono variare da gestore a gestore anche in
virtù della tecnologia che si sceglie (10-30-60-90 giorni).
A volte, però, succede che trascorso
il termine previsto, la linea non venga attivata e così l’utente, tra
segnalazioni e reclami, resta per un lunghissimo periodo senza la linea.
Diverse volte, accade anche che
l’utente, dopo aver atteso tanto tempo, chieda di essere indennizzato per la
mancata attivazione o per la ritardata attivazione della linea ed il gestore
telefonico dichiari di non essere tenuto alla corresponsione dell’indennizzo
poiché ha incontrato eccezionali e dunque non prevedibili difficoltà tecniche.
Cosa fare allora quando l’attivazione non
viene eseguita nei termini previsti dalla carta dei servizi della propria
compagnia telefonica?
1. Fare reclami scritti per segnalare il problema e
chiedere chiarimenti circa l’accaduto e sollecitare la previsione della data entro
cui sarà eseguita l’attivazione (fax, email, pec, raccomandata con ricevuta di
ritorno ecc.);
2. NON inviare la disdetta, salvo che il gestore telefonico (Tim, Fastweb,
WindTre etc) non attesti per iscritto di non essere in grado di effettuare
l’attivazione (la comunicazione telefonica non ha alcuna validità); prima di
procedere alla disdetta, dunque, bisogna attendere che il gestore comunichi
quali siano le circostanze che rendano impossibile l’attivazione della nuova
telefonica.
Se l’utente procederà con la disdetta senza i
passaggi indicati nei due punti precedenti, comprometterà la possibilità di ottenere
un giusto indennizzo per i disagi subiti e non riceverà nulla.
Qualora si dovessero verificare ritardi nell’attivazione
della nuova linea, gli utenti che avranno seguito i consigli di cui sopra,
potranno chiedere con il supporto di un avvocato esperto nella materia:
a)
di attivare la procedura di urgenza presso
il Corecom competente (meglio se assistiti da un legale) se il contratto non
sia stato cessato;
b)
la
corresponsione da parte della compagnia
telefonica di un indennizzo che varierà in virtù del numero di giorni di
ritardo di attivazione rispetto ai tempi previsti.
I
gestori telefonici adducono tante eccezioni tecniche e
giuridiche al fine di non riconoscere il giusto ristoro economico agli utenti
che hanno subito questo disservizio, affermando per esempio di essersi trovati
dinanzi a un problema tecnico di tale complessità tale da giustificare il
ritardo dell’attivazione, o addirittura la mancata attivazione.
Tra
l’altro questi giganti della telefonia, sono difesi da Avvocati con grandi competenze nella materia
delle telecomunicazioni e quindi accade spesso che alcuni utenti, scegliendo di
rappresentarsi da soli, non vedano riconosciuti i propri diritti, pur avendo
subito danni di una certa rilevanza.
Per
tutti questi motivi è preferibile avvalersi dell’aiuto di un Avvocato esperto
della materia al fine di ottenere la tutela dei propri diritti e nei casi in un
cui ve ne siano i presupposti, anche per la presentazione di una procedura
d’urgenza volta ad ottenere l’attivazione, o nel caso in cui l’attivazione non
sia possibile, la dichiarazione da parte del gestore di impossibilità a
procedere.
Per
ottenere l’indennizzo previsto per
legge dunque è necessario:
-
possedere la prova della richiesta di attivazione della linea;
-nel
caso in cui il gestore abbia anche comunicato la data prevista per
l’attivazione, conservarsi tale comunicazione, anche con screenshot, se è avvenuta
mediante sms;
-
effettuare i reclami, conservandosi la
prova della ricezione da parte del gestore, ricordandosi di chiedere con il
reclamo anche la data prevista per l’attivazione;
- rivolgersi al Corecom
competente per territorio, per il tentativo obbligatorio di conciliazione,
preferibilmente con un avvocato esperto della materia.
Si precisa che, nel caso in cui il
tentativo di conciliazione dovesse fallire, nulla è perduto in quanto si potrà
presentare un’ulteriore istanza (questa volta di definizione) sempre al Corecom
competente per territorio, o si potrà valutare di adire la giustizia ordinaria
(Giudice di pace o Tribunale) al fine di ottenere oltre agli indennizzi previsti per legge anche il risarcimento
dei danni.
Nel caso in cui anche tu abbia avuto, o abbia tuttora problemi con la tua compagnia telefonica non esitare a contattare gli Avv.ti Simona Briante e Onofrio Castiglia, due professionisti altamente qualificati per quanto riguarda le controversie telefoniche e che faranno valere i tuoi diritti di consumatore!
La
consulenza per le sole controversie telefoniche è gratuita! Non chiederemo
l'esborso di acconti o spese iniziali ed in caso di vittoria e solo dopo che
l'utente avrà ricevuto le somme dovute da parte del gestore sarà versato quanto
concordato prima di iniziare.
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