Pubblicazione legale:
Un disservizio telefonico che si verifica molto frequentemente riguarda i tempi di
attuazione del trasloco della linea
telefonica che viene chiesto quando la linea fissa o dati deve essere
portata dalla vecchia alla nuova abitazione, per poter conservare lo stesso
numero di utenza ed anche le stesse condizioni commerciali.
I
gestori telefonici con le condizioni contrattuali, si impegnano ad eseguire il
trasloco entro tempi che possono variare da un operatore all’altro (10, 15, 30,
60 …..).
Spesse
volte, però, è accaduto, che il trasloco sia stato attuato dopo molti mesi,
oltre i tempi previsti e comunicati dal gestore telefonico ed in alcune
occasioni è anche capitato che il trasloco non sia stato effettuato ed i
malcapitati utenti, dopo aver atteso tanto tempo, abbiano addirittura perso il
numero di telefono e siano stati costretti ad attivare una nuova linea.
Questa
tipologia di disservizio telefonico,
purtroppo si verifica sempre più spesso.
Gli
utenti non sanno come comportarsi anche perché, quando si rivolgono al
call-center, ricevono indicazioni che nella maggior parte dei casi non sono di
alcuna utilità.
Cosa fare in caso di trasloco non evaso o
eseguito oltre i tempi previsti?
1.
Segnalare il problema con reclami scritti
(fax, email, pec, raccomandata con ricevuta di ritorno ecc.);
2.
conservare
copia della richiesta di trasloco per impedire al gestore di negare la
ricezione della stessa;
3.
NON inviare la disdetta, salvo che il gestore
telefonico (tim, Fastweb, WindTre etc) non attesti per iscritto che il trasloco
non possa essere eseguito a causa di difficoltà tecniche, che dovranno essere
comunque descritte in maniera particolareggiata.
Quando l’utente avrà agito così come sopra suggerito,
se il gestore telefonico non attuerà il trasloco, o se non lo farà nei
tempi previsti dal contratto, questi avrà diritto:
a)
alla restituzione della somma pagata al gestore telefonico a titolo di contributo
per traslocare la propria utenza telefonica;
b)
al rimborso degli importi fatturati e
pagati durante il periodo di
mancata fruizione dei servizi, o alla cancellazione della morosità
(storno delle fatture) se non ha pagato.
c)
alla corresponsione da parte del gestore telefonico di un indennizzo che ovviamente sarà più alto, quanto più lungo sarà il disservizio telefonico.
Le società
telefoniche difficilmente riconoscono motu proprio, ossia automaticamente
quanto dovuto ed anzi accade molto spesso che neghino di dover corrispondere un
indennizzo.
Per non riconoscere quanto dovuto, sostengono
di aver incontrato non meglio specificate difficoltà tecniche che hanno
ritardato, o reso impossibile il trasloco dell’utenza telefonica e rifiutano finanche
la restituzione degli importi incassati per fatture non dovute.
L’assistenza di
un legale, in questi casi, è fondamentale per la tutela dei diritti dell’utente,
non solo per ricevere gli indennizzi per il ritardo subito, ma in alcuni casi
anche per sbloccare la pratica del trasloco della linea.
I gestori
telefonici, infatti, si avvalgono dell’apporto di Avvocati specializzati nel settore della telefonia e spesso gli utenti, nonostante i danni subiti, non
riescono ad ottenere quanto dovuto senza l’assistenza di professionisti
altamente qualificati.
Il nostro studio, negli anni, ha aiutato
moltissimi utenti disperati che non riuscivano a traslocare la propria
utenza telefonica.
Gli utenti, non sempre sanno di essere tenuti a pagare soltanto le
somme fatturate nel periodo entro il quale sarebbe dovuto avvenire il trasloco
dell’utenza, ma nel caso in cui lo stesso non venga eseguito, nulla dovrà
essere corrisposto.
Il gestore telefonico, infatti, dovrà restituire tutti gli importi
eventualmente incassati successivamente alla richiesta di trasloco, o stornare
eventuali morosità con ritiro di eventuali pratiche di recupero credito a sue spese.
In alcuni casi si è riusciti ad ottenere sia
il trasloco della linea telefonica, sia il rimborso di fatture pagate e non
dovute nonché il riconoscimento di un giusto indennizzo.
In altri casi i gestori sono stati costretti a
comunicare di non essere in grado di traslocare la linea, con la conseguente
restituzione degli importi fatturati durante il periodo di attesa e la
corresponsione degli indennizzi previsti.
Tanti sono gli scenari che si possono
verificare, che solo un legale pratico del settore può affrontare nel modo
giusto.
Per
ottenere l’indennizzo previsto per
legge dunque è necessario:
-
effettuare i reclami, con tempestività,
conservandosi la prova della ricezione da parte del gestore;
- rivolgersi al Corecom competente per
territorio, per il tentativo obbligatorio di conciliazione.
Si precisa che, nel caso in cui il tentativo di conciliazione
dovesse fallire, nulla è perduto in quanto si potrà presentare un’ulteriore istanza
(di definizione) sempre al Corecom competente per territorio, o si potrà
valutare di adire la giustizia ordinaria (Giudice di pace o Tribunale) al fine
di ottenere oltre agli indennizzi
previsti per legge anche il risarcimento dei danni.
Nel caso in cui anche tu abbia avuto, o abbia tuttora problemi con la tua compagnia telefonica non esitare a contattarci, siamo gli Avv.ti Simona Briante e Onofrio Castiglia, due professionisti altamente qualificati per quanto riguarda le controversie telefoniche e che si impegnano a far valere i tuoi diritti di consumatore!
La consulenza per le sole controversie
telefoniche è gratuita! Non chiederemo l'esborso di acconti o spese
iniziali ed in caso di vittoria e solo dopo che l'utente avrà ricevuto le somme
dovute da parte del gestore sarà versato a noi quanto concordato al momento
di affidamento della pratica!
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