Pubblicazione legale:
E' noto che negli ultimi anni l'incidenza degli sfratti per morosità sia notevolmente aumentata. Questa procedura ha delle regole ferree ed una procedura specifica che tutelano l'inquilino e per arrivare al termine dell'iter è richiesto molto tempo, per questo motivo è consigliato iniziare la procedura fin dal verificarsi della prima morosità.
La prima cosa da fare è sollecitare il pagamento degli arretrati con una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno inviata all'inquilino. In essa si sollecita l'inquilino a versare le somme dovute. E' consigliabile rivolgersi ad un avvocato esperto in materia.
Se la morosità persiste è necessario recarsi da un avvocato per la notifica di un atto di intimazione di sfratto con contestuale citazione per la convalida davanti al tribunale dell'inquilino moroso. I termini di questa citazione sono comunque non brevi (20 giorni dopo il perfezionarmento della notifica).
Arrivati dal giudice, l'inquilino ha facoltà di chiedere un "termine di grazia" che stabilirà il giudice, la legge prevede che possa essere di durata fino a 3 mesi. In questo termine l'inquilino deve sanare la morosità. Se non recupera entro il termine, l'avvocato chiederà la convalida dello sfratto.
L'inquilino può, inoltre, opporsi allo sfratto, ad esempio contestando le somme dovute.Termini più brevi se l'inquilino non si presenta all'udienza o non di oppone perché in questo caso il giudice convalida lo sfratto fin da subito ed emette un atto esecutivo con cui gli ufficiali giudiziari potranno eseguire lo sfratto.
L'atto di convalida di sfratto insieme all'atto di precetto, a cura dell'avvocato procedente...
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