Stefano Garibaldi

Esperienza di lavoro

Ho iniziato a far data dall'anno 2017 una collaborazione con un'importante società avente contratti di appalto su tutto il territorio nazionale. In particolare mi sono occupato dell'azione di rivalsa, ai sensi dell'art. 1917 c.c. nei confronti del responsabile civile in relazione al danno derivante dalla lesione extracontrattuale del diritto di credito subito dalla società mia cliente per non avere usufruito della prestazione lavorativa del lavoratore dipendente infortunatosi in itinere. Nel corso degli anni ho così svolto un'attività di natura prevalentemente stragiudiziale nei confronti delle compagnie assicurative per il recupero del danno patito dalla società, considerato che l'INAIL non copre integralmente il danno subito dal lavoratore, restando in capo al datore di lavoro, parte della retribuzione non coperta dalla garanzia assicurativa Inail (TFR, ratei di tredicesima e quattordicesima). Mi occupo quindi di recuperare questo costo aziendale "scoperto" dalla copertura assicurativa nei confronti direttamente del responsabile del sinistro. Non tutte le società datrici di lavoro conoscono questo importante rimedio che consente il recupero integrale del costo aziendale sostenuto per la mancata fruizione della prestazione lavorativa.

Caso legale seguito

Ho patrocinato una società committente nel'ambito del contratto di appalto internazionale (contratto EPC) per la realizzazione di tre impianti fotovoltaici nel Comune di Corato. La società appaltatrice è di diritto spagnolo ed è stato promosso un arbitrato al fine dell'accertamento della legittimità dell'escussione della garanzia bancaria a prima richiesta per i vizi lamentati dalla società committente, per le criticità rilevate sugli impianti. La causa ha un valore di circa 4 milioni di euro

Caso legale seguito

Mi sono occupato dall'anno 2011 di un caso caratterizzato per la conflittualità elevatissima tra i genitori (coppia non sposata) di due minori. Il procedimento si è svolto avanti al Tribunale per i minorenni e ha coinvolto l'ente affidatario, atteso che i minori sono stati affidati al servizio sociale di competenza. Si tratta di un caso di alienazione parentale, ovvero quel meccanismo per cui i minori, alleandosi con il genitore collocatario, si pongono in maniera irrazionale contro l'altro genitore, rifiutandolo. Si è assistito quindi nel corso degli anni a una situazione di vero e proprio conflitto di lealtà che ha fatto si che i minori assumessero atteggiamenti e agiti onnipotenti e antisociali, rifiutando non solo la figura paterna ma anche le figure adulte in genere, anche a livello scolastico.La situazione è gradualmente migliorata e mi sono impegnato strenuamente per ottenere il graduale recupero del rapporto padre figli, tramite anche educatore. Ho depositato una serie notevole di istanze innanzi al Tribunale per i minorenni che ha sempre provveduto con decreti provvisori, monitorando la situazione. Situazione che finalmente appare oggi migliorata, a seguito di decreto definitivo del Tribunale stesso, con il quale sono stati garantiti i diritti di visita paterni.