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Reati stradali e risarcimento del danno | La Cassazione evidenzia l’importanza del risarcimento del danno

Scritto da: Stefano Soardi - Pubblicato su IUSTLAB

Pubblicazione legale:

La sentenza n. 21047 della Corte Suprema di Cassazione, Sezione Quarta Penale, depositata il 29 maggio 2024 e di seguito scaricabile, offre un interessante spunto di riflessione sul tema del risarcimento del danno in ambito penale, in particolare in relazione al reato di lesioni personali stradali gravi o gravissime (art. 590-bis c.p.).

Il caso in esame vede come protagonista A.A., condannato dalla Corte d’Appello di Firenze per un sinistro stradale avvenuto il 12 dicembre 2016.

La difesa dell’imputato ha richiesto l’annullamento della sentenza per estinzione del reato a seguito di condotte riparatorie, sottolineando che il reato, a seguito del D.Lgs. 150/2022, è divenuto procedibile a querela e quindi soggetto alla causa di estinzione del reato ex art. 162-ter c.p. per condotte riparatorie.

La Corte d’Appello aveva già riconosciuto che il danneggiato aveva ricevuto un risarcimento complessivo di 21.822,76 euro, suddiviso tra 10.600 euro dall’assicurazione, 10.222,76 euro dall’INAIL e 1.000 euro a titolo di provvisionale.

La difesa ha quindi sostenuto che l’istanza di estinzione del reato poteva essere avanzata anche in sede di legittimità, nonostante al momento dell’apertura del dibattimento di primo grado il reato fosse ancora procedibile d’ufficio.

La Corte di Cassazione ha accolto la richiesta, annullando senza rinvio la sentenza impugnata per intervenuta remissione di querela, poiché il 16 aprile 2024 era stata formalizzata la remissione di querela da parte della persona offesa con contestuale accettazione da parte del querelato.

La sentenza in esame evidenzia l’importanza delle condotte riparatorie e del risarcimento del danno come strumenti non solo di ristoro per la vittima, ma anche di estinzione del reato, in linea con la normativa vigente che favorisce soluzioni conciliative.

Il risarcimento del danno, in questo contesto, ha svolto un ruolo cruciale nel determinare l’esito del procedimento penale, dimostrando come la compensazione economica possa influire significativamente sulle dinamiche processuali e sulle decisioni giudiziarie.

La sentenza sottolinea anche la rilevanza del corretto adempimento delle obbligazioni risarcitorie da parte dell’imputato e delle compagnie assicurative coinvolte, che devono garantire il risarcimento anche quando il conducente del veicolo non è il contraente della polizza.

In conclusione, la vicenda giudiziaria di A.A. rappresenta un esempio emblematico di come il risarcimento del danno possa contribuire alla risoluzione dei conflitti penali, promuovendo la riparazione del pregiudizio subito dalla vittima e favorendo la remissione della querela.


Avv. Stefano Soardi - Avvocato penalista

Avvocato, fondatore dello studio Soardi Studio Legale, da anni difendo vittime e imputati unicamente in ambito penale, anche avvalendomi del gratuito patrocinio. Mi occupo in particolare di: risarcimento dei danni per le vittime di sinistri stradali e di infortuni sul lavoro - anche mortali - consulenza alle imprese in ambito 231/01, privacy e GDPR, reati in materia di "Codice Rosso" (stalking, maltrattamenti, violenza sessuale) e reati stradali. Per qualunque informazione è possibile consultare il sito di Soardi Studio Legale | Diritto Penale e Compliance.




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Referenze

Intervista pubblica

Ranking avvocati | Soardi Studio Legale unico studio bergamasco inserito dal Corriere della Sera

Corriere della Sera - 2/2024

Con grande piacere si comunica che Soardi Studio Legale è l’unico studio bergamasco inserito dal Corriere della Sera nel prestigioso elenco “Studi legali dell’anno 2024“. Come si legge nell’articolo, la selezione è stata effettuata tra centinaia di studi professionali della commissione scientifica composta da membri dell’Università Cattolica di Milano e dell’Università degli Studi di Milano “con la volontà di testare gli studi legali più strutturati d’italia e la loro capacità di innovare, di valorizzare donne e giovani, di svolgere attività collaterali“. E’ un onore essere accostati a nomi di avvocati e studi legali tanto prestigiosi.

Titolo professionale

Master di II livello in diritto penale d'impresa

Just Legal Services - Scuola di Formazione Legale - 9/2015

Principi generali del diritto penale d’impresa; nuovi reati societari e tutela penale del mercato e del risparmio; reati fallimentari; reati tributari; responsabilità amministrativa delle società; diritto penale bancario e contrasto al riciclaggio.

Pubblicazione legale

Incidente stradale e risarcimento | La Cassazione ricomprende l’acufene tra le lesioni conseguenti al sinistro

Pubblicato su IUSTLAB

L’acufene, una condizione caratterizzata dalla percezione di rumori o fischi nell’orecchio in assenza di stimoli esterni, può derivare da traumi fisici, tra cui incidenti stradali . La recente ordinanza della Corte di Cassazione (Cass. civ., Sez. III, Ord., 16/01/2024, n. 1607) – di seguito scaricabile – ha affrontato un caso emblematico in cui una persona ha subito gravi danni alla sua capacità lavorativa specifica a seguito di un sinistro stradale, riportando, tra le altre lesioni, “ acufeni con ipoacusia destra “. Il caso in esame ha visto A.A. convenire in giudizio la società F.lli B.B. Srl e la compagnia di assicurazioni per ottenere il risarcimento del danno patrimoniale derivante dalla perdita di capacità lavorativa specifica, stimato inizialmente in euro 552.244,22 e successivamente rideterminato in euro 693.377,86. La complessità della quantificazione del danno ha richiesto una valutazione dettagliata delle conseguenze fisiche e professionali subite dal ricorrente, tra cui l’acufene, che ha causato un demansionamento da macchinista a impiegato tecnico-amministrativo. L’acufene, in questo contesto, non è stato solo un sintomo medico, ma un elemento determinante nella valutazione del danno subito . La Corte ha dovuto considerare come questa condizione abbia influito sulla capacità lavorativa del ricorrente, riducendo la sua possibilità di svolgere mansioni che richiedono un’ottima capacità uditiva e, di conseguenza, influenzando il suo trattamento retributivo. La sentenza della Corte d’Appello di Venezia, parzialmente riformata dalla Cassazione, ha riconosciuto che il danno da lucro cessante, sia passato che futuro, dovesse includere non solo la componente fissa della retribuzione, ma anche gli accessori connessi alla specifica mansione di macchinista, che la vittima non poteva più svolgere a causa dell’acufene. Questo riconoscimento è fondamentale, poiché sottolinea l’importanza di considerare l’integralità del risarcimento per le vittime di incidenti stradali, includendo tutte le componenti retributive perse a causa delle lesioni subite. La Cassazione, accogliendo il primo motivo di ricorso, ha ribadito che il principio di integralità del risarcimento deve comprendere tutte le conseguenze pregiudizievoli dell’illecito, incluse quelle future e certe, come l’incapacità di svolgere determinate mansioni a causa dell’acufene. Questa decisione ha rinviato il caso alla Corte d’Appello di Venezia per una nuova valutazione, sottolineando la necessità di una quantificazione del danno che tenga conto di tutte le componenti retributive perse. In conclusione, l’ordinanza della Corte di Cassazione rappresenta un importante precedente giuridico per il riconoscimento dell’acufene come danno risarcibile in seguito ad un incidente stradale, evidenziando l’importanza di un risarcimento integrale che consideri tutte le conseguenze negative sul piano lavorativo e retributivo. Soardi Studio Legale assiste da anni le vittime di incidenti stradali e le loro famiglie per ottenere il giusto risarcimento del danno.

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