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Avvocato Valeria Provenzano a Roma

Valeria Provenzano

Avvocato Diritto Penale Roma

Informazioni generali

L'Avv. Valeria Provenzano è titolare di un proprio Studio Legale ed opera nel diritto penale e nel diritto di famiglia. Lo Studio è volto a dedicare ampio spazio all'ascolto della parte assistita, favorendo un rapporto di reciproca fiducia e la massima personalizzazione del caso concreto. Dedizione, impegno e professionalità contraddistinguono lo Studio Legale, che opera prevalentemente a Roma.

Esperienza


Negoziazione assistita

Molti procedimenti di separazione e divorzio seguiti, nonostante vari punti critici sia da un punto di vista patrimoniale che in materia di affidamento dei figli, si sono conclusi con negoziazione assistita. Grazie alle forti doti comunicative, i coniugi sono riusciti a trovare un accordo che permettesse di poter far fronte alle varie difficoltà incontrate, senza dover ricorrere ad un procedimento giurisdizionale, con il minor dispendio di tempo e denaro ed una reale soddisfazione degli assistiti.


Gratuito patrocinio

Lo Studio Legale Avv. Valeria Provenzano, iscritta nell'Albo dei Difensori del Patrocinio a Spese dello Stato presso il Consiglio dell'Ordine di Roma, opera a favore dei non abbienti nel diritto penale e nel diritto di famiglia.


Diritto civile

Lo Studio Legale offre servizio di consulenza ed assistenza, sia stragiudiziale che giudiziale, prediligendo una composizione bonaria delle controversie insorte per migliorare la qualità della vita degli Assistiti che si trovano ad essere investiti di problematiche legali. Lo Studio si avvale della collaborazione di un Tecnico iscritto nell’apposito Albo CTU del Tribunale Civile di Roma.


Altre categorie

Diritto di famiglia, Separazione, Divorzio, Recupero crediti, Diritto penale, Stalking e molestie, Affidamento, Matrimonio, Diritto condominiale, Tutela del consumatore, Mediazione, Violenza, Reati contro il patrimonio, Diritto immobiliare, Malasanità e responsabilità medica, Risarcimento danni, Omicidio, Discriminazione, Sostanze stupefacenti, Diritto penitenziario, Diritto del lavoro, Mobbing, Diritto internazionale ed europeo.



Credenziali

Pubblicazione legale

I trasferimenti immobiliari nella negoziazione assistita "familiare"

Pubblicato su IUSTLAB

La negoziazione assistita è una procedura attraverso la quale i due coniugi, i quali intendono addivenire alla separazione consensuale, si affidano alla presenza di due Avvocati al fine di stabilire le condizioni della separazione stessa, ad esempio l'assegnazione della casa familiare ovvero il mantenimento della prole. Qualora tale accordo comprenda, altresì, il trasferimento di uno o più diritti di proprietà su beni immobili, la disciplina di cui all'art. 6 d.l. n. 132 del 2014, conv. dalla l. n. 162 del 2014, deve necessariamente integrarsi con quella di cui all'art. 5, comma 3, del medesimo d.l. n. 132, con la conseguenza che, per procedere alla trascrizione dell'accordo di separazione contenente anche un atto negoziale comportante un trasferimento immobiliare, è necessaria l'autenticazione del verbale di accordo da parte di un pubblico ufficiale a ciò autorizzato, ai sensi dell'art. 5 comma 3, cit. (Corte di Cass. sent. 1202 del 21 febbraio 2020)

Esperienza di lavoro

Avvocato - Libero professionista - Studio Legale Avv. Valeria Provenzano

Dal 1/2020 - lavoro attualmente qui

Lo Studio legale si occupa del diritto penale, seguendo le persone assistite con la massima serietà ed impegno. Si occupa, altresì, di risoluzione stragiudiziale delle controversie anche in ambito civilistico.

Pubblicazione legale

Assegno di divorzio e nuova convivenza

Pubblicato su IUSTLAB

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno sedato il contrasto insorto relativo alla problematica della possibilità di mantenere integro il diritto all'assegno divorzile in presenza di una nuova e stabile convivenza. In particolare le Sezioni Unite della Suprema Corte affermano che, di per sé, la nuova e stabile convivenza non comporta automaticamente la perdita integrale dell'assegno divorzile. La Corte, tuttavia, in virtù del principio dell'autoresponsabilità, che l'ex coniuge non è legittimato a pretendere la corresponsione della parte assistenziale dell'assegno, non perdendo, tuttavia, la possibilità di vedersi riconosciuta la parte compensativa, qualora dimostri che, in costanza di matrimonio, ha contribuito al patrimonio familiare ovvero abbia rinunciato, per esigenze familiari, ad occasioni di lavoro. La Corte riconosce, altresì, il lavoro propositivo dei mediatori familiari, avvocati e giudici che, sinergicamente, concorrono a realizzare il miglior interesse delle persone (Cass. S.S.U.U. 32198 del 5 novembre 202 1)

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Via Frigento, 6
Roma (RM)