Avvocato Alessio Galluzzi a Roma

Alessio Galluzzi

Avvocato penalista

Informazioni generali

Svolge attività in ambito penale, con particolare riferimento ai reati da stadio (legge n. 401/1989), in materia di stupefacenti, nonché ai reati contro il patrimonio e contro la persona. - Nel dicembre 2021 ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” con votazione 110 e lode. - A partire da febbraio 2022 ha svolto la pratica forense in ambito penale presso lo Studio Legale Contucci – Cacciotti, con cui tuttora collabora stabilmente. - Dal giugno 2024 è iscritto all’Albo degli Avvocati di Roma.

Esperienza


Diritto penale

Da dopo il conseguimento della laurea ha svolto sin da subito attività in ambito penale, con particolare riferimento ai reati contro la persona, in materia di stupefacenti, contro il patrimonio e la persona, nonché in materia di stadio (legge n. 401/1989)


Stalking e molestie

Frequentemente trattati i reati di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) e stalking (art. 612 bis c.p.) che richiedono particolare preparazione giuridica in ragione dell'allarme sociale che generano e delle elevate pene previste per legge.


Sostanze stupefacenti

Frequentemente trattati i reati in materia di sostanze stupefacenti (D.P.R. 309/1980) qualunque esse siano, anche commessi con l'aggravante dell'ingente quantitativo (art. 80 D.P.R. 309/1990) ovvero in forma associativa (art. 74 D.P.R. 309/1990).


Altre categorie

Violenza, Truffe, Diritto penitenziario, Multe e contravvenzioni, Domiciliazioni e sostituzioni, Gratuito patrocinio.



Credenziali

Esperienza di lavoro

Professionista dello studio - Studio Legale Contucci Cacciotti

Dal 2/2022 - lavoro attualmente qui

Nel febbraio del 2022, dopo aver conseguito a dicembre 2021 la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” con votazione 110 e lode, ha svolto la pratica forense in ambito penale presso lo Studio Legale Contucci – Cacciotti, con cui tuttora collabora stabilmente come professionista dello studio. Durante il periodo di pratica forense, nel luglio 2022 si è iscritto al registro dei praticanti abilitati presso il Distretto della Corte d’Appello di Roma e dal giugno 2024 è iscritto all’Albo degli Avvocati di Roma.

Pubblicazione legale

L’amputazione della lett. c) dell’art. 274 c.p.p.: tra il recupero della presunzione di non colpevolezza e il rischio di lasciare insoddisfatte serie esigenze di prevenzione speciale

Filo diritto

Il periculum libertatis di cui alla lett. c), comma 1, dell’art. 274 c.p.p. tende a sfumare il principio di non colpevolezza, in quanto si ipotizza che l’imputato abbia effettivamente commesso il reato per il quale si procede, con conseguente anticipazione del trattamento sanzionatorio nella forma della misura cautelare. La modifica normativa proposta dal quesito referendario permetterebbe, quindi, di recuperare in gran parte l’operatività di tale principio costituzionale, ma precluderebbe in modo significativo l’applicabilità delle misure de libertate in caso di necessità di soddisfare un’esigenza extraprocessuale, vale a dire di tutela della collettività. Lo scritto ambisce ad analizzare gli aspetti principali e le problematiche connesse al pericolo di reiteratio criminis, e ad offrire spunti di riflessioni circa le conseguenze dell’eventuale abrogazione della parte di norma oggetto del quesito referendario.

Pubblicazione legale

I principi di proporzionalità e adeguatezza nel sistema delle misure cautelari reali

Filo Diritto

L’elaborato tratta dell’operatività dei principi di proporzionalità e adeguatezza in relazione alle misure cautelari reali. Come noto, tali principi sono sanciti dall’art. 275 c.p.p. in relazione ai provvedimenti de libertate: essi devono orientare la scelta del giudice nel caso concreto, in modo da rendere l’azione cautelare compatibile con il dettato costituzionale e convenzionale. In assenza di un’analoga previsione legislativa a quella dell’art. 275 c.p.p., dottrina e giurisprudenza si sono interrogate in quale modo, e attraverso quale iter logico-giuridico, i principi di proporzionalità e adeguatezza devono trovare applicazione anche in relazione ai sequestri reali. Sul punto, l’operatività di tali principi è stata recuperata dalla giurisprudenza di legittimità, imponendo al giudice una valutazione cautelare sulla possibilità di soddisfare i pericula del caso concreto con la misura meno afflittiva possibile per il destinatario del provvedimento. L’elaborato analizza, infine, il rapporto di proporzionalità che dovrebbe sussistere tra il valore dei beni oggetto del sequestro conservativo ex art. 316 c.p.p. e l’entità dei crediti da garantire.

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Lo studio

Studio Legale Contucci E Cacciotti
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