Avvocato Anna Carmela Del Sorbo a Novara

Anna Carmela Del Sorbo

Avvocato civilista


Informazioni generali

Sono l'avvocato Anna Carmela Del Sorbo, con studio professionale sito in Novara. Mi occupo di diritto civile, prevalentemente diritto di famiglia e di pratiche inerenti al risarcimento del danno da sinistro stradale o derivante da responsabilità professionale nonché di recupero crediti. Offro un rapporto personale, diretto, senza perdermi in tecnicismi incomprensibili in modo da assicurare la massima trasparenza.

Esperienza


Malasanità e responsabilità medica

Presto assistenza nei casi in cui è ravvisabile una responsabilità medica. In via preliminare, dopo aver fatto redigere una perizia da un nostro medico fiduciario, si prendono contatti con la controparte onde addivenire ad una definizione bonaria della controversia. Laddove ciò non sia possibile, si passerà alla fase successiva mediante la redazione e il deposito ricorso ex art. 696 bis c.p.c. dinanzi al Tribunale competente.


Diritto civile

Normalmente gestisco pratiche inerenti molteplici aspetti del diritto civile: dal risarcimento danni, al diritto di famiglia nonché obbligazioni e contratti sotto ogni profilo.


Diritto di famiglia

Sono specializzata nel fornire assistenza legale nell’ambito della convivenza coniugale ed in particolar modo nelle questioni inerenti le situazioni di conflitto quali la separazione e il divorzio. Offro assistenza altresì per tutte le questioni che possono insorgere nelle relazioni familiari, sia nei rapporti costitutivi della stessa sia nei casi di problematiche ad essa inerente.


Altre categorie:

Eredità e successioni, Separazione, Divorzio, Matrimonio, Affidamento, Incapacità giuridica, Recupero crediti, Pignoramento, Contratti, Diritto condominiale, Sfratto, Incidenti stradali, Arbitrato, Mediazione, Negoziazione assistita, Immigrazione e cittadinanza, Domiciliazioni, Licenziamento, Diritto immobiliare, Unioni civili, Adozione, Tutela dei minori, Locazioni, Multe e contravvenzioni, Diritto del lavoro, Risarcimento danni.


Referenze

Pubblicazione legale

Reddito di liberta'

Sito Studio Legale Martinuzzi - Del Sorbo

Spesso si parla di violenza sulle donne, sulle modalità per riconoscerla, su come è possibile prevenirla e su come porvi rimedio attraverso varie forme di assistenza, che sia essa di tipo sociale, legale o psicologica. Ma poco si parla degli strumenti economici che sono stati istituiti al fine di emancipare la donna stessa dal soggetto che spesso incarna la figura dell'aggressore all'interno delle mura domestiche, ovvero il compagno o il marito. Frequentemente le donne non riescono ad uscire dal vortice labirintico della violenza anche per la paura di non riuscire a vivere la propria vita in modo indipendente e di non riuscire a mantenere i figli ed a offrire loro una vita dignitosa. Recentemente, si è cercato di porre un rimedio a tale situazione, introducendo nel nostro ordinamento particolari tipologie di contributi economici volti a sostenere la donna vittima di violenza "a tutto tondo" nel proprio percorso di indipendenza. Il reddito di libertà è infatti un sussidio economico istituito per garantire e favorire l'indipendenza economica, l'emancipazione e l'intraprendenza di percorsi di autonomia per le donne vittime di violenza che si trovano in condizioni di povertà. E' riconosciuto proprio per lo scopo di garantire le spese per assicurare alle donne vittime di violenza e in difficoltà economiche sia un'autonomia abitativa, sia un percorso scolastico e formativo per i figli e le figlie minori, sia per acquisire un'autonomia personale a seguito degli episodi di violenza così da "emancipare" la donna da qualsivoglia situazione di dipendenza.

Pubblicazione legale

Ricovero in una RSA: quali sono le spese?

Sito Studio Legale Martinuzzi - Del Sorbo

La R.S.A. (acronimo di "Residenza Sanitaria Assistenziale") è innanzitutto una struttura sociosanitaria residenziale dedicata ad anziani non autosufficienti, ma anche ad adulti disabili, che necessitano di assistenza medica, infermieristica e riabilitativa a tempo pieno. L'anziano non autosufficiente ha sempre il diritto di essere ‘preso in carico’ dalle istituzioni, indipendentemente dal suo reddito. Le Regioni e gli Enti erogatori del servizio (Comuni e Asl) infatti stabiliscono a livello locale le procedure per fornire all’anziano una risposta socio-sanitaria, che tenga conto tanto dell’aspetto clinico quanto di quello socio-assistenziale. Tuttavia, il ricovero in una R.S.A. comporta inevitabilmente delle spese. Le spese relative al ricovero della persona non autosufficiente in tale struttura, invero, di norma vengono ripartite in due tipologie: le spese relative alle prestazioni prettamente sanitarie fornite dalla struttura (quindi quelle mediche) e le spese relative alla "retta alberghiera", con ciò ricomprendendo tutti gli esborsi che esulano dalle prestazioni mediche ed infermieristiche (come vitto, pulizia dei locali, servizio di lavanderia per fare solo qualche esempio). Le prime vengono rimborsate al centro assistenziale dal Servizio Sanitario Nazionale, mentre gli esborsi che esulano dalle prestazioni mediche e infermieristiche, ovvero la cosiddetta “retta alberghiera”, vengono coperte dagli assistiti con le proprie fonti di reddito oppure, in quote variabili, dal Comune, se il ricoverato è in condizioni economiche svantaggiate.

Pubblicazione legale

Le misure di protezione a beneficio delle persone prive, in tutto o in parte, di autonomia

Sito Studio Legale Martinuzzi - Del Sorbo

Nel nostro ordinamento esistono degli strumenti giuridici volti a proteggere persone prive in tutto o in parte di autonomia, ovvero soggetto privi della cosiddetta capacità di intendere e di volere. Il diritto tende infatti a tutelare l'incapace contro il pericolo che egli rechi danno a se stesso. A questo scopo consente, ad esempio, di annullare i negozi giuridici stipulati dall'incapace o di affidare a determinate persone (genitori, tutore, curatore) il compito di provvedere agli interessi dell'incapace avendo cura della sua persona, rappresentandolo negli atti civili, amministrandone i beni o assistendolo nel compimento di certi atti. Le cause che possono limitare o escludere la capacità di intendere e di volere sono la minore età, l'alterazione delle facoltà mentali e altre minorazioni. Per brevità di esposizione ci si soffermerà unicamente ad analizzare gli istituti previsti dal codice civile a tutela delle persone maggiorenni affette da abituale infermità di mente tale da renderli incapace di provvedere ai propri interessi. Il Titolo XII del Codice Civile infatti identifica tali misure con l'interdizione, l'inabilitazione e l'amministrazione di sostegno, istituto introdotto con la l. 6/2004. I presupposti delle tre ipotesi di assistenza e tutela variano a seconda delle condizioni personali della persona da proteggere e delle finalità che si intendono perseguire

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Lo studio

Anna Carmela Del Sorbo
Via Cerruti 17
Novara (NO)

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