Giuseppe Bruno

Esperienza di lavoro

Assistenza legale, giudiziale e stragiudiziale, in materia di diritto amministrativo, su questioni concernenti contratti pubblici, antitrust, anticorruzione, procedimenti amministrativi, trasparenza e accesso agli atti. In particolare, mi sono occupato delle seguenti attività: - redazione degli atti (ricorsi, memorie, istanze) nei procedimenti innanzi al giudice amministrativo e innanzi alle autorità amministrative indipendenti (ANAC, AGCM); - assistenza nei procedimenti di accesso documentale e accesso civico (redazione istanze e opposizioni); - assistenza nella partecipazione alle gare (dichiarazioni, giustificazioni, riscontri alle richieste di chiarimenti); - progettazione dei programmi di compliance e redazione dei relativi documenti aziendali (compliance antitrust); - supporto alle Stazioni Appaltanti nella predisposizione degli atti di gara.

Esperienza di lavoro

Assistenza stragiudiziale in favore di Amministrazioni Pubbliche e organismi assimilabili sulle seguenti discipline e aree tematiche: - Contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (D.Lgs. 50/2016) - Pubblica Amministrazione digitale, e-procurement , e-health , e in generale digitalizzazione dei procedimenti amministrativi e della loro gestione documentale (D.Lgs. 82/2005) - Obblighi normativi in materia di anticorruzione e trasparenza (l. 190/2012 e D.Lgs. 33/2013); - Disciplina delle società a partecipazione pubblica (D.Lgs. 179/2016). - Trattamento dei dati personali in ambito pubblicistico (Regolamento UE 679/2016 – G.D.P.R., D.Lgs. 196/2003) Ricerche normative, giurisprudenziali e dottrinali; Redazione della newsletter di aggiornamento normativo-giurisprudenziale; Organizzazione della formazione aziendale e, in particolare, predisposizione del relativo materiale didattico.

Pubblicazione legale

Commento a tar lazio – roma, sez. Ii – sentenza, 9 agosto 2019 n. 10499

Caso legale seguito

Malinconico&Gentile, con il name partner Carlo Malinconico (nella foto) e l’associate Giuseppe Bruno, ha assistito con successo il GSE – Gestore dei Servizi Energetici nell’ambito di un giudizio avente ad oggetto il riconoscimento degli incentivi per la produzione di energia da parte di una centrale di proprietà della Enipower, società del gruppo Eni, situata in provincia di Pavia. Il ricorso era stato promosso da Enipower per contestare il diniego opposto dal GSE alla richiesta di accesso al regime di incentivi previsto dal d.m. 5.9.2011 per l’energia prodotta nel 2014. La difesa approntata dai professionisti dello studio si è incentrata sulla correttezza delle conclusioni del GSE in punto di calcolo del calore da incentivare, che la ricorrente erroneamente computava tenendo conto anche di quello riferibile alle esigenze dell’unità stessa. Sulla base di questi e di altri principi in tema di incentivazione dell’energia prodotta da impianti di cogenerazione, il TAR Lazio – Roma, confermando i principi già stabiliti in suo precedente relativo al medesimo impianto (produzione 2013), ha rigettato il ricorso e confermato la legittimità del diniego assunto dal GSE.