Daniele Amapane

Avvocato a Novi Ligure




Informazioni generali

Mi occupo da 26 anni di diritto penale. Iscritto all'Albo degli Avvocati dal 1997. Ho esercitato la professione con studio in Genova e dal 2001 anche in Novi Ligure. Svolgo attività difensiva in processi per reati contro la persona, il patrimonio, la P.A., l'amministrazione della giustizia e in materia di armi e stupefacenti, in materia di reati stradali e di responsabilità medica. Ho affrontato processi sia come difensore dell'imputato che in veste di difensore di parte civile. Iscritto all'Elenco Unico Nazionale delle Difese d'Ufficio. Abilitato al patrocinio avanti alla Corte di Cassazione e al patrocinio a spese dello Stato.

Esperienza


Diritto penale

Mi occupo esclusivamente di diritto penale con particolare riferimento a processi per reati contro la persona, il patrimonio, la P.A., l'amministrazione della giustizia e in materia di armi e stupefacenti, in materia di reati stradali e di responsabilità medica. Mi capita di seguire sia la posizione dell'imputato che quella della parte civile, dalla fase cognitiva a quella esecutiva. Partecipo costantemente a seminari per rimanere aggiornato sull'evoluzione legislativa e giurisprudenziale al fine di offrire un'assistenza defensionale accurata.


Altre categorie:

Reati contro il patrimonio, Violenza, Stalking e molestie, Omicidio, Sostanze stupefacenti, Diritto penitenziario, Incidenti stradali, Malasanità e responsabilità medica, Tutela degli animali, Cassazione, Gratuito patrocinio.


Referenze

Titolo professionale

Partecipazione webinar: "Violenza contro le donne - a che punto siamo?"

Avvocato 360° - Accreditato dal C.N.F. - 1/2023

Il tema, purtroppo sempre più di sconcertante attualità, e che mi capita di affrontare nella aule di Tribunale con una cadenza davvero sempre più frequente, attiene a situazioni variegate in cui la violenza, agita o subìta, si manifesta in diverse forme. La società moderna e tecnologica contempla in effetti numerose modalità con cui gli atteggiamenti violenti, minatori e prevaricatori possono manifestarsi. Osservo peraltro, nella mia esperienza di difensore (talvolta dell'imputato e talvolta della parte civile) che già la riforma del c.d. "Codice Rosso", mi ha consentito in diversi casi di richiedere e di ottenere dall'Autorità Giudiziaria misure di protezione in favore della vittima. Per converso, sempre più frequentemente mi capita di dover fronteggiare, nell'interesse dei miei assistiti, misure cautelari o aggravamenti di misure di protezione che vengono violate dai medesimi soggetti.

Titolo professionale

Partecipazione webinar: "Riforma Cartabia nel processo penale - considerazioni operative"

Avvocato 360° - Accreditato dal C.N.F. - 7/2023

Il D.Lgs. n. 150/22 (c.d. Riforma Cartabia) ha innovato, in alcuni casi profondamente, svariati istituti del processo penale italiano. Imprescindibile quindi, per l'avvocato moderno, tenersi aggiornato costantemente onde poter offrire sempre la propria assistenza in maniera efficace. Nel corso di webinar periodici, gli interventi dei relatori sulle innovazioni legislative e giurisprudenziali, consentono di affrontare le tematiche di attualità giuridica processuale e sostanziale, la cui conoscenza ed approfondimento risultano indispensabili per il delicato compito quotidiano dell'avvocato difensore nella aule di giustizia.

Caso legale seguito

La conoscenza del procedimento e del processo alla luce della giurisprudenza C.E.D.U.

Quando è possibile processare in assenza dell'imputato

Vicenda giudiziaria delicatissima che ho affrontato nell'interesse di un imputato costretto a subire addirittura l'esecuzione di un ordine di carcerazione emesso da una Procura della Repubblica, sulla base della ritenuta conoscenza, in capo al condannato, dell'esistenza del procedimento penale prima e del processo poi, atteso come le notifiche degli atti procedimentali prodromici all'esercizio dell'azione penale e, successivamente degli atti processuali (segnatamente la vocato in ius), fossero avvenute mediante consegna degli atti al difensore nominato d'ufficio, anche in qualità di domiciliatario del proprio assistito. Analizzando attentamente la recente giurisprudenza della Suprema Corte in riferimento alla necessaria esigenza che il processo venga celebrato in assenza solo nei casi in cui emerga la prova della conoscenza effettiva da parte dell'indagato/imputato delle accuse che gli vengono rivolte, sospinta in tale direzione soprattutto da parte dell'orientamento espresso a più riprese dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, mi ha consentito di interporre istanza di rescissione del giudicato onde porre rimedio ad una situazione di reale ed effettiva mancanza di prova circa la conoscenza del procedimento e del processo da parte del mio assistito. La Corte di Appello territorialmente competente, ritenute fondate le doglianze e le argomentazioni svolte dalla mia difesa, ha accolto con ordinanza la richiesta di rescissione del giudicato, con conseguente immediata liberazione del mio assistito (detenuto per 52 giorni) e restituzione degli atti al Tribunale di merito.

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Lo studio

Daniele Amapane
Via Girardengo, 39
Novi Ligure (AL)

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